E’ormai chiaro che l’estate 2012 parla inglese. Con la scusa delle Olimpiadi Londra è stata smantellata da cantieri e scavi multipli, ma ha studiato una serie di eventi e iniziative collaterali che potrebbero anche farvi rinunciare a qualche match una volta arrivati lì. Per esempio, scappare in Cornovaglia per la mostra dedicata a Alex Katz “Give Me Tomorrow“, in programma alla Tate St.Ives fino al 23 Settembre 2012 per celebrare gli 85 anni del pittore. Proprio il periodo giusto per ammirare le opere dell’artista di Brooklyn: colori assolati, tratti nitidi, figure spesso in contesti vacanzieri. Paesaggi che colpiscono per la loro semplicità e purezza, landscapes di mare e spiagge, famiglie già sazie dell’ American Dream ed in cerca di un new tomorrow.
“Mi piace realizzare immagini che siano tanto semplici da non poterle evitare e tanto complesse da non riuscire ad afferrarle”.
Il paradosso di Katz sta qui, nel contrasto ambiguo tra l’afferrabile immediato – questo suo stile fotografico, da locandina pubblicitaria anni 50 – e l’espressività dei suoi ritratti, anche se stilizzati al minimo, come se non fosse pittura ma grafica. Così empatiche perchè senza tempo, senza definizione di luogo, senza identità. Eppure allo stesso tempo più vicine e intime di qualsiasi opera pop, di cui Alex Katz dà un’anticipazione importante. Sono frame perfetti, patinati, quasi spiati con occhio di meraviglia per la compostezza così upper class. Ad Ottobre 2012, la mostra proseguirà poi Turner Contemporary Museum di Margate, nel Kent.
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