Cosa vi siete persi! Un percorso sperimentale e interattivo che attraverso elementi e linguaggi diversi indaga la complessità sociale dell’era globalizzata.
Fault Lines di Allora & Castilla promosso dalla Fondazione Nicola Trussardi esprime già dalla scelta del titolo una contrapposizione: linee di faglia, fratture, distanze, fragilità sul punto della rottura.
Un cubano e una di Philadelphia. Le sale barocche di Palazzo Cusani, oggi sede dell’Esercito Italiano, e le performance sonore stridenti. Contraddizioni che donano ulteriore valore al senso dell’esposizione.
“Credo che questa mostra sia più site responsive che site specific. Ovvero, parte da un sito e lo considera come momento, come luogo, come discorso, come punto di partenza del quale esaminare aspetti storici e programmatici della sua configurazione materiale come i lampadari, gli stucchi, gli affreschi, caratteristiche peculiari di questo luogo. Di Palazzo Cusani, abbiamo considerato entrambi gli aspetti, strutturali e storici, una pratica che tendenzialmente usiamo sempre. Non siamo interessati a trattare un luogo come un luogo neutro”. Guillermo Calzadilla
Lo specchio di una società frammentata che vive trasformazioni profonde che concorrono a modificare le geografie instabili e gli equilibri precari in cui il corpo è terreno di confronto, scontro e strumento di sharing internazionale.
Poetica e destabilizzante è la selezione dei due artisti che va dai video di maiali arrosto, al suono del piccolo flauto in osso di 35.000 anni fa, alla tromba nel tubo di scappamento della motocicletta ad una carrellata di centinaia di animali impagliati. Scenari apocalittici, metafore in divenire e teoria musicale.
Un’antologia complessa forse troppo per essere concentrata in un unico spazio che si libera nella sola opera “facile per tutti”, parlo del pianoforte forato al centro in cui è inserito un giovane che muovendosi per la stanza suona la Nona di Beethoven. Inno alla gioia. Fratellanza. Comunità. Inizio o fine?
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