Fino al 17 novembre vi consigliamo un’immersione all’Hangar Bicocca per The Visitors di Ragnar Kjartansson, una grande installazione costituita da nove proiezioni video in scala 1:1, che analizza le relazioni tra dimensione del concerto live, la tradizione della performance, poesia e cinema.
Per l’occasione è stato concepito un allestimento basato sulla ripetizione e circolarità delle azioni. Kjartansson sintetizza le discipline ed esplora il confine che separa realtà e finzione, in bilico tra il melanconico e la parodia.
Nei nove video di The Visitors compaiono musicisti differenti, tutti amici dell’artista (fra cui Kristín Anna e Gyða Valtýsdóttir, sorelle fondatrici della storica band islandese dei Múm, e Kjartan Sveinsson, tastierista fino al 2012 dei Sigur Rós), che cantano e suonano per più di un’ora, ciascuno con uno strumento diverso, la stessa melodia della canzone Feminine Ways, ispirata alla poesia composta dell’ex moglie, Asdís Sif Gunnarsdóttir.
Le nove scene sono girate in alcune stanze della fatiscente dimora ottocentesca di Rokeby Farm, nell’Upstate New York. Le tracce audio e video, girate separatamente, sono proiettate contemporaneamente su grandi schermi che avvolgono il pubblico con una performance corale e continuativa.
Ispirata nel titolo e nel tema all’omonimo e ultimo album del celebre gruppo svedese ABBA, The Visitors offre una riflessione intorno al tema della forza e della persistenza dei legami affettivi, condotta sulle note costituisce un elemento fondamentale della sua intera composizione artistica ed è utilizzata, come lo stesso artista afferma, “da elemento quasi plastico”.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lcwGnWuXJuU[/youtube]
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The Visitors (2012) is a large installation consisting of nine video projections on a scale of 1:1. It brings into play the relationships between live concerts, the tradition of performance, poetry, and immersive cinema, based on the repetition and circular nature of actions and settings. Ragnar Kjartansson’s performance practice has embraced the entire spectrum of art ever since he began. Through theatre, music and sculpture, as well as visual art, Kjartansson creates performances and actions that take from a number of disciplines. In them he explores and tests the borderline between reality and fiction, always poised between melancholy and parody. Hangar Bicocca Milano until 17.11.2013