OUTDOOR FESTIVAL 2016

Beyond: andare oltre per raccontare una nuova cultura globale

Appuntamento ormai fisso con Outdoor, il festival internazionale dell’arte e cultura metropolitana ideato e curato dall’agenzia creativa Nufactory, in scena alla ex Caserma Guido Reni a Roma fino al 31 ottobre 2016.

Una settima edizione, la seconda in questa nuova e suggestiva location, che continua a promuove la riconversione di spazi urbani attraverso l’arte, la musica e la cultura.

Beyond: l’andare oltre, al di là dell’esperienza locale, per raccontare una nuova cultura globale e metropolitana. Infatti i 15 padiglioni sono pensati e allestiti con una nuova concezione spaziale che non prevede alcuna suddivisione per nazione, metodologia espressiva o estetica diventando luoghi di passaggio e transizione: un percorso privo di barriere dove il visitatore può notare più le influenze reciproche che le differenze tra gli artisti.

 

Abbiamo chiesto alla curatrice di Beyond Antonella Di Lullo un bilancio della manifestazione.

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JOYS

Come nasce l’idea di un festival di street art a Roma. 

Roma è sicuramente una città che offre spontaneamente spazi urbani che ben si prestano ad essere strutture di supporto alla street art più pura e conosciuta (graffiti, tags..). Nonostante sia famosa nel mondo come capitale archeologica di meraviglie architettoniche del passato romano, è anche vero che Roma presenta, soprattutto in alcuni quartieri, edifici che riconducono ad un passato prossimo industriale e che diventano dunque potenziali luoghi in attesa di una riqualifica. E’ soprattutto in questo particolare tessuto che si trovane molte opere di street art. Con Outdoor abbiamo voluto esplicitare questa potenzialità urbana strutturale prima nei quartieri di Garbatella e Ostiense e poi, spostandoci all’interno di ex strutture industriali, alla dogana di San Lorenzo e poi all’ex Caserma di via Guido Reni.

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PANTONE

Come aveva reagito la città la prima volta? E oggi come valutereste l’apporto che avete portato alla Capitale?

Outdoor promuove e attua la riconversione di spazi urbani attraverso l’arte, la musica e la cultura. Sin dal 2010 ha dimostrato quanto i diversi linguaggi culturali abbiano la forza di riattivare luoghi inesplorati, periferici e, dalle ultime edizioni, in disuso. Dalla sua prima edizione il festival è intervenuto nel cambiamento della percezione delle persone e delle istituzioni in merito alla street art a Roma. E’soprattutto questo che crediamo sia importante e che riscontriamo sempre di più ad ogni edizione: la consapevolezza delle persone che visitano Outdoor e che si rendono conto dello spazio, un luogo che viene dunque rivitalizzato. Questa operazione culturale ci dà la possibilità di dialogare in modo davvero attivo con il territorio e quindi con le persone che lo abitano.

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HONET

Cosa ci possiamo aspettare da questa edizione?

Per l’edizione di quest’anno sono stati coinvolti quindici artisti provenienti da ambiti artistici diversi tra loro, chiamati a confrontarsi con il tema del festival i confini e i loro superamento e interagire con gli edifici della caserma, travalicando i propri confini, andando oltre le proprie concezioni di lavoro artistico, mettendosi alla prova con supporti distanti dal loro modo di operare, cercando di oltrepassare i limiti derivanti dalle modalità con le quali normalmente definiscono il proprio gesto artistico.

Il percorso di quest’anno, quindi è stato pensato sulla base di questi presupposti, scegliendo gli spazi per ciascun artista in base alla loro ricerca; inoltre per rimarcare maggiormente il concept di questa edizione alcuni degli spazi espositivi stessi, che come nella passata edizione sono organizzati come padiglioni per nazione, vengono idealmente e fisicamente uniti abbattendo le mura e creando un percorso privo di barriere, in cui saranno presentati anche degli spazi nuovi che non erano visitabili nella scorsa edizione.

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TELLAS

Quali sono i criteri di scelta degli artisti?

Un criterio di scelta importante è stata la creazione di partnership con ambasciate ed istituti di cultura internazionali dei paesi di provenienza degli artisti stessi. Questo ci ha dato la possibilità di facilitare gli spostamenti e a permanenza dei protagonisti di Outdoor durante i mesi precedenti al festival, necessari per creare ed installare le opere negli enormi spazi industriali dell’ex Caserma. Quest’anno abbiamo cercato di dare spazio a diverse forme d’arte. L’unica linea guida che abbiamo dato è stata quella tematica. Il tema di quest’anno è infatti Beyond, l’andare oltre il limite visto come confine da reinterpretare e interrogare secondo diverse prospettive.

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Avete mai pensato di esportare il format in altri luoghi?

Dal 2010 ad oggi, Outdoor si è spostato più volte e, in realtà, nasce senza la pretesa di avere una sede fissa. Gli spazi “chiusi” che fino ad ora hanno ospitato il festival ci sono stati concessi grazie al contributo della Regione Lazio e alla collaborazione con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che ha messo a disposizione sia l’ex dogana a San Lorenzo che la Caserma Guido Reni. Sappiamo già che l’anno prossimo Outdoor si svolgerà in un luogo diverso in quanto, quello che ci sta attualmente ospitando per questa settima edizione, non sarà più in nostra concessione. Noi la vediamo come una sfida, una possibilità di esplorare e trovare spazi a Roma che non vengono tenuti in conto ma che in realtà hanno un grosso potenziale.

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COSTELLO

 

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AFK

Grazie a questa nuova concezione spaziale ci possiamo perdere nei padiglioni osserando gli stencil bicromi dal tono politico del norvegese AFK che si mixano esplosioni di colore di Craig Costello, creando un ponte ideale tra il panorama urbano di Bergen e quello di Brooklyn; le dinamiche installazioni gonfiabili dell’artista di Bristol Filthy Luker giocano con le fiabesche illustrazioni del francese Honet ed entrano in dialogo con le crude e spiazzanti fotografie di Fakso. Attraversiamo i labirinti grafici di Joys e i volumi geometrici di Felipe Pantone approdiamo alle personali ed intime visioni dei paesaggi naturali di Tellas e agli interventi tipografici geniali e divertenti di Mobstr, rimaniamo interdetti dalle provocazioni di Vlady e sorpresi dall’immaginario surreale di Virgilio Villoresi; ci incanta il lavoro immersivo creato dal collettivo  Tundra e dalla crew di Kuril Chto e dai muri, utilizzati come fossero tele, del duo spagnolo Sebas Velasco e Xavier Annunzibai.

E quest’anno anche l’Istituto Europeo di Design di Roma partecipa con Waves, un’installazione site specific che occupa due padiglioni, in cui si fondono diverse discipline: arti visive, design, moda, cinema, new media e comunicazione.

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FAKSO

Un ricco programma di eventi animerà il festival durante i cinque weekend di ottobre: conferenze, cinema ed una vasta offerta di musica internazionale fino ad un ospite d’eccezione: Apparat!

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SEBAS VELASCO XABIER ANUNZIBAI

PH. Alberto Blasetti

 

Orari:

venerdì – 12.00/02.00

sabato – 12.00/03.00

domenica – 12.00/00.00

La mostra Beyond è aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 12-00 alle 24.00.

Costi:

ingresso mostra > 8 euro

ingresso serate > 12 /15 euro