SinInk – le “icone religiose” di Marco Fagnani

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Marco Fagnani lavora  come grafico da più di dieci anni, per agenzie di roma, new york, francoforte, milano e di nuovo roma, dove è tornato, per ora, attraverso quelle strade che alla fine lo portano sempre li. Appassionato di arte e cultura pop, di arti visive contemporanee, è  irresistibilmente affascinato dalle icone religiose, che ha avuto, dice, sempre intorno, fin da piccolo, sottoforma di santini, quadri, statue e oggetti vari. Icone che ora ha imparato a dissacrare, facendole sue attraverso inchiostro, vernice, e una visione ironica di un mondo che si prende troppo sul serio.

Da dove nasce l’ idea di Sinink?
L’idea nasce semplicemente dall’inchiostro con cui disegno sulle statue e quadri raffiguranti scene sacre di madonne col bambino o di sofferenti gesù sulle croci, e da quella sensazione di regola infranta, di peccato commesso al riparo da occhi indiscreti.

Raccontaci della prima volta…. (che hai dipinto una mather mors, si intende)
Non ho resistito alla tentazione un giorno in cui passeggiavo per i negozi di souvenir intorno san pietro e ho visto una madonna di guadalupe alta mezzo metro, sgargaiante e pop più di qualunqua altra icona contemporanea. Comprata come regalo per un amico, ho desciso di darle il tocco che le mancava, disegnadoci sopra il teschio, come fanno i messicani durante el dia de la muerte.

C’ è qualcosa di inquietante ed insieme ironico nelle tue opere. Quale delle due senti più?
Mi piace intervenire su queste icone, per dargli un aspetto diverso, più attuale, dissacrando e facendo convergere i linguaggi che mi rappresantano.
Le mather mors, sono un omaggio alla cultura visiva della morte messicana, molto piu interessante e diretta, rispetto alla nostra. La serie sui papi, i laudatores, rappresenta personaggi a metà tra rockstars e wrestlers, che invece di “lottare”, si dedicano a “laudare” sul ring/altare la loro divinità.
POPe star è la rappresentazine della vera star dello spettacolo religioso contemporaneo, mentre la
la Sancta Cola scherza sulla mercificazione della religione tanto commerciale quanto un qualsiasi altro prodotto sul mercato. Tutte queste opere sono uno scherzo, quindi sento molto di più la parte ironica, che se però inquieta anche un pò non mi dispiace.

Dove acquisti i pezzi su cui poi intervieni?
Qui a roma siamo circondati da gadget religiosi di ogni tipo, basta solo tovare il rivenditore di fiducia che ti mette da parte quella madonna in particolare, sottraendola a qualche turista religioso in preda allo shopping mistico. Anche i mercati e i negozi di antiquariato sono una bella fonte di immagini sacre uniche. Per non parlare degli androni dei palazzi dove sono abbandonate povere madonne di lourdes con l’acqua praticamente evaporata e diventate ormai parte dell’arredamento, che se infatti poi spariscono, non se ne accorge nessuno.

Artisti preferiti al momento?
Piero Manzoni, Warhol, Damien Hirst, Banksy, Cattelan, Ryden.

Musica, film, posti che ti ispirano?
Vecchi dischi di rock’n’roll anni 50, swing anni 30 e 40, un pò di indierock straziante, molto apprezzabili anche visivamente, attraverso le immagini delle copertine dei vecchi LP e della grafica sperimentale di molti artisti indie.
Vicoli, antiquari, vecchie librerie, piazze e chiese di roma mi ispirano molto, oltre chè mercati, di qualsiasi natura, rionale, di antiquariato, vintage o della domenica.

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