[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=H_n1WhNQ1y4[/youtube]
Nello sfogatoio. Con le cuffie wi-fi. L’installazione di Neitsch che prende vita con la voce di IOKOI. E c’è Arduino dietro a tutto, che ho scoperto essere il congegnio più democratico e geniale che sia mai stato concepito da un italiano nell’ultimi anni. Un hardware open source da poter programmare senza avere una laurea in ingegneria, una scheda sostanzialmente venduta nel mondo per più di 50 mila pezzi ad una cifra accessibile con software condivisi sul web a titolo gratuito per animare a piacimento qualsiasi supporto elettronico.
Ma torniamo al Video Sound Art che ha visto 16.000 visitatori provenienti da tutto il mondo in questi 10 giorni di festival. Tema principe è l’applicazione tecnologica che scende in campo creativo e presenta una vetrina di nuove generazioni di artisti e di grandi nomi internazionali del mondo della motion graphic, del sound design e del video mapping.
A chiudere Video Sound Art, ieri sera, la performance live di IOKOI, giovane musicista, di cui abbiamo parlato quì, che negli ultimi due anni è stata protagonista di un tour in Oriente.
E poi l’installazione mappata, prodotta da VSA e realizzata da Sebastian Neitsch, che coinvolge gli elementi geometrici e li traspone in input luminosi.
Nella stessa stanza è possibile fruire le opere video di Daito Manabe, programmatore/artista/dj/vj/designer giapponese, Aaron Koblin, designer a capo del Data Arts Team del Creative Lab di Google, (vi consiglio una visita sui loro website!) e dei due motion grapher di casa MTV: Ced Pakusevskij e Cristian Acquaro.