Come si fa ad attraversare le nuvole? Jacob Hashimoto realizza una gigante installazione di 10.000 aquiloni in carta e bamboo assemblati per colore e forma per trasmettere quell’atmosfera di disvelamento, di profondità, di infinito. La stessa sensazione ovattata data dalle celebri immagini delle nubi che avvolgono il monte Fuji ricreata dall’artista per il MOCA Pacific Design Center di L.A. ed esposta fino all’8 giugno.
Hashimoto, erede della post-war abstraction, combina simultaneamente pittura e scultura attraverso una mimesi della natura con pattern digitali e stampe 3D, il ricordo va a quelle prime animazioni da videogiochi dei primi anni ottanta. Il risultato? Un’esplosione caledoscopica di luci e colori, leggeri come l’aria e allo stesso tempo espressione di densità, una serie di infiniti livelli ordinati e composti in un unico spazio.
Sebbene tutto faccia pensare al Giappone in realtò Hashimoto è un artista contemporaneo di NY che attinge alla sua origine orientale e approfondisce i suoi studi a 360° dalla grafica, visual all’utilizzo di materialil handmade, rientrato nel sostegno del The Nimoy Fund for New and Emerging Artists, che si prefigge di “define new categories of culture, challenge traditional categories of art making”, ha avuto occasione di esporre in numerose gallerie a lilvello internazionale (compreso il MACRO di Roma nel 2010).
Questa è la terza edizione del GAS GIANT, presentata già a Venezia nel 2013 per la Fondazione Querini Stampalia by Studio la Citta e precedentemente a Chicago nel 2012 al Rhona Hoffman Gallery.
Natura e artificio, immaginario e reale, corporeo e inconsistente, rappresentativo e astratto, terra e cielo. Gli opposti convivono nell’opera handmade di Hashimoto.
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