“Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo?”, dichiarava Eduardo De Filippo, nella commedia Questi Fantasmi, intento a sorseggiare il caffè. Non si tratta semplicemente di una bevanda gradevole da assumere con distrazione, è una tradizione, un rito.

La storia del caffè si intreccia con la cultura di diversi popoli e assume un linguaggio universale!
Le origini risalgono al XV secolo quando la conoscenza della bevanda a base di caffè si estese fino a Damasco, al Cairo per arrivare infine a Istanbul, dove il suo consumo avveniva nei luoghi d’incontro dell’epoca, e dove il Kahvecibaşı (“Capo caffettiere”) era un personaggio importante della corte del Sultano.
Per i suoi rapporti commerciali in Vicino Oriente, Venezia fu la prima a far uso del caffè in Italia, forse fin dal XVI secolo; le prime botteghe del caffè furono aperte a Venezia nel 1645 e il medico e letterato Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana già cantava: “Beverei prima il veleno che un bicchier che fosse pieno dell’amaro e reo caffè”.
Nel XVII secolo, a Londra e a Parigi una libbra di caffè veniva pagata fino a 40 scudi. L’uso si andò poi via via generalizzando per crescere fino all’immenso consumo che se ne fa tuttora.
Verso il 1650, cominciò a essere importato e consumato nel Regno Unito e si aprirono di conseguenza i primi caffè (intesi come circoli e bar chiamati coffee house), come ad esempio quelli di Oxford e di Londra. Nel 1663 nel Regno Unito vi erano già 80 coffee house, cresciuti vertiginosamente fino a superare le 3.000 unità nel 1715.
I caffè divennero presto luoghi di nascita e diffusione di idee liberali, e furono frequentati da letterati, politici e filosofi, diffondendone l’uso in tutta Europa. Nel 1670 aprì il primo caffè a Berlino e nel 1686 a Parigi.
Nel Settecento ogni città d’Europa possedeva almeno un caffè. Le residenze nobiliari erano spesso dotate di appositi edifici destinati al consumo del caffè e della cioccolata in tazza, le kaffeehaus, ispirate a quelle dei giardini reali di Sassonia, le prime (per questo chiamate comunemente in tedesco).

Il caffè incominciò a essere coltivato in larga scala nelle colonie britanniche e in quelle olandesi (in Indonesia soprattutto). La Compagnia olandese delle Indie Orientali incominciò a coltivare il caffè già nell’ultimo decennio del XVII secolo, nell’isola di Giava utilizzando semi provenienti dal porto di Mocha, nello Yemen. Nel 1706 alcune piantine di caffè vennero trasferite da Giava al giardino botanico di Amsterdam; da lì, nel 1713, una pianta raggiunse la Francia.
Nel 1720 Gabriel de Clieu, ufficiale della marina francese, salpò alla volta dei Caraibi con due piantine di caffè di cui solo una sopravvisse arrivando alla colonia francese della Martinica. Da lì, nei decenni seguenti, le piante si diffusero rapidamente in tutto il Centroamerica.
Nello stesso periodo gli olandesi portarono il caffè in un’altra loro colonia, la Guiana Olandese (attuale Suriname) dalla quale raggiunse infine il Brasile, dove, nel 1727, vennero create le prime piantagioni.
Generazioni e generazioni di amanti del caffè che ogni giorno scelgono di concedersi un momento di relax per gustare l’attesa tazzina. Oggi esiste una nuova tendenza che valorizza la storica bevanda e le sue proprietà: sono gli specialty coffee shop aperti in tutto il mondo per far apprezzare la nuova cultura dei caffè più pregiati del mondo.
Considerata la mia curiosità ed esigenza nel scovare le migliori caffetterie del mondo, ho selezionato alcuni caffé che spiccano per particolarità di arredamento, storia e prelibatezze.

Caffé Florian (Venezia – Italia)
Il Caffè Florian è uno dei caffè più antichi d’Italia e nel mondo. Fu inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla Venezia Trionfante”, ma fin da subito i Veneziani lo ribattezzarono prendendo spunto dal nome del proprietario. Il Caffé Florian inoltre garantisce una vasta gamma di prodotti gourmet, selezionati da maestri torrefattori, del cioccolato e delle foglie di tea.
La cioccolateria Florian include anche una selezione di cioccolatini e praline, confezionati all’interno di sofisticate scatole da collezione impreziosite con gli acquerelli dell’artista Adrian Tuchel, tutti dedicati allo storico Caffè di Piazza San Marco. L’inconfondibile forma a barchetta e il profumato impasto del gianduiotto, i tre sottili gusti dei cioccolatini in formato napolitaines, e ancora la morbida e vellutata consistenza dei cioccolatini pralinati: golosità che possono soddisfare tutti i palati!
A tal proposito citerei di versi di Silvio Pellico: “Passai sotto quei cari portici delle Procuratie, e dinanzi al Caffè Florian, ov’io aveva goduto sì belle sere nell’autunno trascorso.”
Non perderti la nostra guida di una Venezia non turistica e la lista dei migliori bàcari della Laguna!


Truth Coffee Roasting (Cape Town – Sudafrica)
Truth Coffee Roasting è un luogo leggendario in città, in Sudafrica e a livello internazionale. E’ stato nominato il miglior coffee shop del pianeta dalla rinomata rivista anglosassone The Telegraph.
Il caffè è stato costruito intorno ad una macchina per la tostatura del caffè in ghisa del 1940 ed è da questo elemento che proviene l’ispirazione del designer Haldane Martin che ha caratterizzato un locale unico nel suo genere. Questo Café è famoso in tutto il mondo per l’artigianalità del suo lavoro a partire dalla scelta alla tostatura dei chicchi di caffè, nonché del risultato sorprendente di un aroma inconfondibile.
Segui la nostra guida on the road del Sud Africa.


The Attendant (Londra – Regno Unito)
Questo caffè in Foley Street a Fitzrovia nasce come toilette vittoriana. L’ambiente è stato rimodernato conservando i pavimenti e gli orinatoi (reinventati come decorazioni sul bancone) ed è stato trasformato in un Café. Si trovano miscele provenienti da tutto il mondo mentre il latte arriva da una piccola fattoria di bovini Jersey di Somerset. Sorseggiate il vostro caffè tra le porcellane vittoriane per una esperienza sicuramente indimenticabile!
Ma oltre al caffè Londra è la mecca della cucina, segui i nostri suggerimenti!


Madame Claude (Berlino – Germania)
Il mondo sottosopra al Madame Claude di Berlino è più vero che mai infatti, si può prendere un caffè sul soffitto! Questo locale particolarissimo è stato arredato come se fosse tutto al contrario. Seduti nel salotto, alzando lo sguardo, si possono ammirare delle scarpe slacciate vicino ad un comò o delle poltroncine in tessuto anni ‘50 su cui nessuno siederà mai.
Questo bar è anche la meta preferita di chi non vuole perdersi un buon concerto nella capitale tedesca, in particolare degli appassionati di musica e dj set.


Dreamy Camera Cafè (Gyeonggi-do – Corea del Sud)
Il Dreamy Camera Cafè in Corea del Sud è senza dubbio uno degli esempi di caffetterie più surreali al mondo: interamente contenuto all’interno di una gigantesca macchina fotografica, in particolare alla Rolleiflex, è posizionato nel giardino privato di una villetta.
Questo bar è sia caffetteria sia museo dedicato alle macchine fotografiche d’epoca. L’ideatore? Un pilota in pensione con il pallino per le macchine vintage.


Ion Adventure Hotel – Nesjavellir (Islanda)
All’interno dell’ION Luxury Adventure Hotel in Islanda si trova uno dei bar più al nord del mondo: il Northern Lights Bar che grazie alle sue ampie vetrate consente di godere di una vista eccellente sull’Aurora boreale.
Segui la nostra avventura on the road in Islanda!


Ddong Café (Seoul – Corea del Sud)
Restiamo in Corea per il più folle dei caffè, a Seul esiste infatti una caffetteria a tema escrementi che incredibilmente è diventata celebre a livello internazionale. Al Ddong Cafè nulla è lasciato al caso e tutto, dal menù alle decorazioni all’interno del locale, è inerente al tema. Le tazze hanno la classica forma della tazza del water, i piatti quella dell’orinatoio maschile e spesso sulla schiuma del cappuccino riescono a creare un’ulteriore decorazione sempre in tema.
All’esterno della caffetteria c’è anche un chiosco dove poter prendere caffè take-away e un 똥빵 (ddong bang), ovvero il tortino a forma di cacca, una rivisitazione del classico pesciolino venduto per strada e ripieno di fagioli rossi. Se non amate i fagioli rossi, potete optare per il ripieno di cioccolato…

