BELGRADO

Musei "da fuori", healthy food e bombardamenti

Per prima cosa rispondiamo alla domanda “ma perché Belgrado” che ognuno di voi ci ha rivolto quando abbiamo svelato la meta del nostro weekend.

Stanche di mete europee scontate e con poco più di 3 giorni a disposizione abbiamo optato per, così la definiscono alcuni siti cool, “la Berlino di 10 anni fa”. Facciamo 20, forse. Ma soprattutto probabilmente tra 30 arriverà alla meta del DIY per eccellenza, in ogni caso potrete sempre dire che ci siete stati quando ancora non era diventata mainstream!

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Altri validi motivi per considerare questa meta:

E’ una città perfetta da visitare in un weekend, non serve nemmeno la guida basta camminare a zonzo, prima o poi giri in cerchio!

Il clima è come in Italia (anche se a noi è andata meglio dato che è stato quasi sempre soleggiato e caldo).

Costa meno di nulla, hanno ancora la loro valuta, per farvi capire per una cena si possono spendere dalle 10 alle 20 euro per i posti più ricercati.

E’ ricca di bistrot in stile francese, juice bar, ristorantini bio e vegan tutti curatissimi (tanto per farvi sentire un po’ l’atmosfera hipster).

Il verde non manca, al centro nella cosidetta Cittadella, si estende un parco di ettari e in tutti i quartieri le piazze con alberi e aiuole non scarseggiano.

C’è pure un simil idroscalo (per i non abitanti lombardi è una sorta di lago artificiale con tanto di spiaggia in cemento) dove prendere il sole.

Sono necessarie solo poche ore di volo per raggiungerla e ricordatevi il passaporto perchè non siamo in Europa.

Parlano l’inglese peggio di noi nella maggior parte dei casi quindi potrete lanciarvi in qualsiasi conversazione senza alcun imbarazzo.

Accertatevi di non partire durante le feste nazionali altrimenti rischierete come noi di vedere i “musei da fuori” che forse però sono più belli.

Ah se poi siete maschi, bè troverete sicuramente la meta della vita…

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Qualche tips per scoprire Belgrado.

Conviene muoversi in taxi dato che sono davvero economici ma attenzione a non prendere una macchina privata e occhio sempre al tassametro!

Breakfast/Lunch

Per una colazione healthy & fresh andate all’Elixir Juice Bar con smoothies a volontà, yogurt e cereali e barrette rigorosamente bio.

Supermarket Deli per la colazione/pranzo si trova in una piazzetta ombreggiata che ricorda molto l’atmosfera franco/belga. Abbiamo il sospetto siano italiani dati i numerosi prodotti nostrani in vendita, resta il fatto che sia molto accogliente e curata la location.

Amelie, dall’altro lato della strada, è un delizioso bistrot francese con tavolini esterni realizzati con vecchie singer e naturalmente succhi, centrifughe di frutta e verdura fresca.

Caffe Martaan un gioiellino con il suo cortile interno e le panchine nelle tonalità pastello, da provare per una limonata fresca o una gustosa insalata!

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Shopping 

Un giro al concept store Distante adiacente all’Elixir bar giusto per capire i pezzi di tendenza che funzionano in Serbia.

Visita al concept store Supermarket, non tanto per le proposte che per noi che veniamo dalla capitale del design e moda non sono molto originali, ma per vedere lo spazio in perfetto stile industrial (vale la visita il bagno “Selfie time”) e capire la tipologia di popolazione di tendenza che domina in città.

Vintage, ne esistono alcuni esemplari ma è bene accertarsi su orari e spostamento location, prezzi sicuramente interessanti e se frugate bene esce anche qualche pezzo d’annata!

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Punti di interesse

Gita in bici (o pattini) all’Ada Ciganlija, non vi aspettate nulla di clamoroso ma con il sole e la giusta compagnia si possono trascorrere alcune piacevoli ore ad osservare la fauna piuttosto folkloristica.

Un giro al parco della Cittadella, la Fortezza, dalla quale si gode una splendida vista panoramica sul Danubio.

La sera un giro a Skadarlija, una vietta ciottolata piena di ristorantini e pub forse troppo poco caratteristica per i nostri gusti ma merita ugualmente un pit stop per una bevuta.

St. Sava Temple cattedrale ortodossa nel quartiere Vraçar arsa nel 1959 dagli ottomani e ricostruita 340 anni dopo e internamente ancora non completata. Approfittate per fare un giro nel quartiere elegante e residenziale sede di tutte le ambasciate internazionali.

Dall’altro lato del fiume si erge Zemun, una piccola e antica cittadina dominata dalla “Torre del millennio”, una piacevole passeggiata sulla riva, nella piazza principale e in alto per godere della vista in un bar attorno alla torre. Esperienze utili per apprezzare ancora una volta il proprio Paese e le sue infinite e sottovalutate bellezze… 

La memoria di questa città non si cancella e simboli ne sono i palazzi distrutti dalle bombe NATO durante la guerra del Kosovo del 1999 e l’indimenticabile governo Milosevic. I bombardamenti colpirono ministeri, la residenza presidenziale, alcune stazioni radio-televisive, l’ospedale, case private nella zona di Zvezdara, hotel e ambasciate.

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Lunch

Pranzo nella “kafana”, tipica locanda, Question Mark in cui provare carni speziate, insalate e salsine varie. Preparatevi ad una digestione impegnativa!

Zavicaj taverna affollata di specialità tipiche serbe con le tovaglie a quadrettini e l’atmosfera da baita di montagna, per rifocillare qualsiasi stomaco per molte moltissime ore!

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Street art & Design

Savamala è un quartiere adiacente alla riva del Danubio, dedicato alla street art e all’espressione creativa con spazi più o meno organizzati come il Mikser Festival, piccoli locali con zone esterne che propongono proiezioni indipendenti e mostre di fotografia, esposizioni di design e autoproduzioni. Una spia evidente dell’energia crescente dei giovani rimasti, desiderosi di contaminarsi con il mondo e promuovere la propria cultura recuperata dalle ceneri di un Paese che da soli 10 anni ritorna a vivere.

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Aperitivo/Dopo cena

Kc grad è un piccolo centro culturale proprio al centro di Savamala tra graffiti e edifici in allestimento, al tramonto godetevi una birra nel giardino con il sound di playlist di tutto rispetto, sulla musica a Belgrado sono assolutamente allineati.

A pochi metri una valida alternativa è il Klub Dvoristance, forse anche più suggestivo per il suo look da “centro sociale in accezione london hipster”!

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Dinner

Comunale chi l’avrebbe mai detto che saremo capitate in un ristorante italiano?! Sembra sia uno tra i più cool della città e non potevano non testarlo e non per fare polemica ma tranne la location, che come avrete compreso sono sempre curate nei minimi dettagli, non ci ha entusiasmato a livello di proposte culinarie. Forse perchè siamo abituate a carni e vino italiano di qualità, leggermente pretenzioso anche nel conto (rispetto alla media) ad ogni modo vale una visita per l’area nightlife che lo circonda e che quì è totalmente posh, con ragazze taccatissime e uomini in camicia, il sound poi che arriva dai locali è in linea con il loro stile. Non per noi.

Radost si entra in punta dei piedi, sembra di essere ospiti nell’appartamento di qualcuno e l’accoglienza dei gemelli è sicuramente delle migliori! Non è che in questi giorni abbiamo visto molte bellezze maschili local ma qui vince decisamente lo charme dei “padroni di casa”… Parliamo del cibo sano, fresco, bio e con proposte vegan e vegetariane fantasiose e creative. Promosso senza dubbi su tutta la linea.

Incredibile ma a Belgrado per cena dovete prenotare perchè i posti più nascosti e particolari vanno subito in over booking! Questo è il caso dell’organic restaurant Gnezdo posizionato sotto un ponte, si accede da una buia scalinata piena di murales in un edificio fatiscente con finestre spaccate e quando stai per girarti e scappare per paura di trovare un tossico nell’angolo vedi una piccola indicazione che ti incita a salire, seguiamo la segnaletica e inciampando nei nostri piedi giungiamo in questo delizioso luogo dall’arredo quasi casuale, come una bella casa abbandonata in cui ci aspettiamo di vedere Gwyneth e Ethan che si baciano innocentemente alla fontana, subito set cinematografico, fantasia, sogno, estasi… No non c’è posto! Quindi prenotate perchè anche il menù ci sembrava indimenticabile.

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Nightlife

Drugstore. Il locale underground numero uno da fare invidia anche a Londra e Berlino, ma attenzione ce ne sono due e l’altro è sul fiume, pettinanto e da evitare (almeno per i nostri standard) questo invece è sperduto in una ex fabbrica, in stile industrial ma con dei bagni più belli di quelli del Tunnel, anche se ci vuole poco, e ha un “Cristo in croce” a grandezza naturale illuminato con un faro rosso proprio nel dancefloor. A tutti gli amanti della musica oscura e techno, ma anche per chi come noi ama i posti non commerciali e le location suggestive, controllate gli eventi sulla pagina facebook e attenzione al taxi che scegliete essendo una zona fuori dal centro potrebbe essere conveniente stabile la tariffa all’inizio!

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Riflessioni post. Belgrado ha un potenziale che si fa sentire, si avverte l’energia nei giovani e la volontà di entrare in quegli itinerari di arte, design e stile, deve ancora trovare la sua identità al momento frustrata dai dettami che caratterizzano le principali mete europee di tendenza, ci crediamo. Forse tra 10, 2o, 30 anni. Noi intanto ci siamo passate per poterlo dire un giorno.

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Per una guida dei Balcani: vedi parte 1 e parte 2