Un viaggio nella Terra degli Incas, all’insegna del trekking, una natura suggestiva, siti archeologi, leggende, assaggi di ceviche e bevute di pisco.

Il Perù è un paese incredibile, decisamente il viaggio che mi ha cambiato la vita. E’ stata la mia prima esperienza da solo-backpacker nel 2016, dopo la quale ho deciso di lasciare tutto e partire alla scoperta del Sud America. Ultimamente ci sono tornata accompagnando un gruppo ed è stato altrettanto emozionante: è certamente un viaggio abbastanza impegnativo a livello fisico ma vi regalerà tantissime soddisfazioni, permettendovi di immergervi tra storia millenaria, siti archeologici, cultura e tradizioni vive, misteri e leggende e una natura suggestiva tra oceano, Ande, altipiani e foreste.

Lima
Iniziamo il viaggio dalla capitale, Lima – Ciudad de los Reyes, Città dei Re – è la più grande città del Perù e la seconda più popolata del Sud America, dopo San Paolo. Posizionata sulla costa Pacifica, si caratterizza per un clima molto singolare: un alto livello di umidità, scarse precipitazioni e un cielo perennemente coperto da un velo grigio, che dona un’aria malinconica al paesaggio urbano. Non vi serviranno più di tre giorni per visitarne i quartieri più interessanti: Centro Storico, Miraflores e Barranco.
Per il Centro Storico partite da Plaza de Armas, nucleo della città, dove troverete i ragazzi locali del Free Walking Tour che vi accompagneranno in giro per le principali attrazioni storiche, culturali .

A Miraflores – il quartiere più moderno, riconosciuto per i suoi centri commerciali e boutique alla moda – consiglio di affittare una bicicletta e farsi un giro per il Malecón, il ‘lungomare’: qui potrete ammirare l’oceano dalle alte scogliere e visitare il parchetto ‘Parque de l’Amor’, dove si incontrano numerose poesie d’amore.

Infine, Barranco – il quartiere più hippy e bohémien di Lima, dove camminare tra i coloratissimi murales, fare shopping e fermarvi per un aperitivo prima di cena al bar Ayahuasca.

Se vi avanza tempo, raggiungete il Circuito Magico del Agua verso sera per vedere l’imperdibile spettacolo di luci d’acqua con fontane e laser interattivi.
Per gli amanti dell’adrenalina, la capitale del Perù è sicuramente riconosciuta come famosa meta per surfisti ma anche per il parapendio: qui potrete infatti sorvolare le impressionanti scogliere sull’oceano!

Mentre per i buongustai, non perdetevi Central Restaurante: nominato al quarto posto tra i migliori del mondo e il miglior ristorante dell’America Latina. Da prenotare con largo anticipo.
To do list: mangiare un *Ceviche e bere il *Pisco!
*Ceviche o “comida acida”, è il piatto per cui il Perù è conosciuto nel mondo, a base di pesce crudo marinato.

*Pisco, è un’acquavite tipica, considerata bevanda nazionale del paese.
Provate il cocktail Pisco Sour, nella cui ricetta sono previsti albume d’uovo, sciroppo di zucchero, succo di limone e un paio di gocce di angostura!

Per dormire hostel Kokopelli: catena di ostelli in Perù con super good vibes. La trovate a Lima, Paracas, Arequipa e Cusco, se mostrate il braccialetto della prima prenotazione, avrete diritto ad un 20% di sconto sulle successive.
Verso Sud fino a Paracas
Dopo esserci immersi nella movida della capitale, ci spostiamo verso Sud in bus fino a Paracas, un piccolo paesino di pescatori sulla costa. Qui affittate la bicicletta o un quod e giratevi tutta la Riserva, chilometri di distese di sabbia, dune fino ad arrivare alle scogliere a picco sull’oceano: rimarrete senza parole dalla bellezza del paesaggio!

Super consigliata anche l’escursione in giornata in motoscafo alle Isole Bellestas, dove sarà possibile ammirare da vicino pinguini, leoni marini e cormorani.


Proseguendo il viaggio, nelle vicinanze potrete decidere di sorvolare con un piccolo aereo i famosi geoglifi di Nasca, oltre 13000 linee tracciate sul terreno del deserto di Nasca, che formano oltre 800 disegni dalle forme più varie; oppure fermarvi un giorno nella bellissima Oasi di Huacachina e partecipare alle diverse attività organizzate sulle dune sabbiose: dal sand-boarding alle sfrecciate con i ‘buggy’, una sorta di jeep disegnate per guidare sulla sabbia. Per le tratte più lunghe, come quella per raggiungere la prossima destinazione, vi consiglio di viaggiare con i bus notturni (Cruz del Sur) che, dotati di sedili-letto, sono super confortevoli.




La tappa successiva, Arequipa, anche chiamata ‘Ciudad Blanca’, per il colore della pietra con cui sono stati costruiti la maggiorate degli edifici del centro storico, è la seconda città del Perù per popolazione e dimensioni. Si trova a ben 2.335 metri sopra il livello del mare per cui preparatevi perché qui l’altura comincerà a farsi sentire (rimando al prossimo capitolo alcune indicazioni approfondite a questo proposito). Qui l’atmosfera è molto tranquilla, partite dalla principale Plaza de Armas e perdervi per le stradine nei dintorni; vale assolutamente la pena dedicare del tempo alla visita del Monasterio di Santa Catalina, considerato il convento più grande del mondo, oltre 20.000 mq tra celle, cortili, piazzette e giardini; andateci verso sera, quando le pareti si illuminano e l’atmosfera si fa magica.


La cosa che più mi ha colpito di questa città è stato lo skyline, dove a sovrastare è l’enorme vulcano Misti, con i suoi 5.821m, per questo vi consiglio di godervelo al momento del tramonto o seduti al parco Yanahuara o facendovi un aperitivo sulla terrazza de La Serena!

Gita in giornata: tour a Colca Canyon, un incredibile spettacolo della natura, dove grazie a soste in alcuni Miradores, potrete ammirare da vicino il volo mattutino dei condor della zona.





Per mangiare bene avrete l’imbarazzo della scelta: La Capitana, una picanteria per un pranzo easy, locale tipico simile alle nostre trattorie, di solo locals; Sonccollay, ristorante di cucina ancestrale preincaica (assaggiate il lama!); Chicha, del famoso chef peruviano Gaston Acurio o Zig Zag, per mangiare piatti tipici della zona.

A questo punto, man mano che proseguiamo il viaggio, si cominceranno a percepire gli effetti dell’altura. Provate il mate de coca, bevanda calda usata da millenni nelle Ande per le sue proprietà benefiche, a base di foglie di coca, pianta sacra per gli Incas, utilizzata come digestivo e attenuazione di nausea e mal di testa dovuti all’altezza. L’ingestione o la masticazione delle foglie aiuta a non sentire la fame, la fatica e la mancanza di ossigeno. Andate con cautela, ci sono persone che soffriranno solo leggeri mal di testa o accelerazioni del battito ma ad altre potrebbe mancare l’ossigeno, avere svenimenti o vomito, per questo attenzione a tutte le precauzioni del caso, come non bere alcol, bere tanta acqua, non fumare, mangiare leggero, almeno per i primi giorni, per dare tempo al corpo di adattarsi.

Da Puno verso Titicaca
La prossima sosta è davvero speciale, arriviamo a Puno e da qui iniziamo la nostra navigazione sul famoso Titicaca – situato tra Perù e Bolivia a 3812 mq sul livello del mare, lungo 193 km e largo 64 – è il lago navigabile più alto al mondo ed è considerato uno dei chakra della Terra, qui l’energia è davvero molto forte e coinvolgente.


Esistono molte ipotesi sul significato della parola Titicaca, forse derivante dal termine “Titi Khar’ka”, che nella lingua Aymara significa Puma grigio: la leggenda vuole che Inti, il Padre Sole, accortosi che contro il popolo dell’altopiano erano stati mandati dei branchi di terribili puma grigi, pianse per quaranta giorni e quaranta notti. Il suo pianto creò il lago, dove tutti i puma grigi affogarono. La popolazione decise di vivere vicino al loro lago che per loro divenne un lago sacro, anche perché considerato luogo di nascita del dio creatore del mondo, Viracocha. Numerosi i misteri e le leggende che ruotano intorno alla storia del lago, lasciatevi affascinare dai racconti ma soprattutto dai bellissimi panorami.


Il lago conta una quarantina di isole, tra le più famose Amantani e Taquile dal lato peruviano e Isla del Sol e della Luna, dal lato boliviano. Consiglio assolutamente di dedicare almeno due giorni alla visita delle isole e di non perdervi l’opportunità di dormire una notte a casa delle famiglie locali, vi racconteranno delle loro abitudini, tradizioni e se sarete fortunati potrete provare i loro abiti e partecipare ad una delle danze serali. Questa esperienza potrete farla scegliendo un dei tour in una delle tante agenzie di Puno, che comprenderà la navigazione del lago, il pernottamento ad Amapani e visita alle isole Uros e Taquile.





Cusco e il trekking
Ci spostiamo successivamente verso Cusco, decisamente la mia città preferita del Perù. Cusco, in lingua quechua, significa Ombelico del Mondo, in quanto centro nevralgico dell’Impero Inca, la capitale di quello che era conosciuto come Tawantisuyu (che nella lingua quechua significa Quattro Regioni). Città importantissima per la cultura e la religione Inca, è qui che venivano celebrati i più importanti rituali in omaggio alle diverse divinità, in particolare al Dio del Sole e alla Pacha Mama, la Madre Terra. Nel centro è possibile visitare la piazza principale, Plaza de Armas, con una vasta scelta di ristoranti, bar e negozi dove passare qualche ora di relax, e ancora la Cattedrale e il Templo del Sol. Molto tipico e ricco di ogni tipologia di mercanzia, il famoso mercato locale di San Pedro: frutta, verdura, succhi, tamales, empanadas, tutti prodotti locali e artigianali. Non può mancare una visita al quartiere San Blas, con i suoi numerosi negoziati di artigianato e baretti per bere una cerveza.

Aperitivo: Limbus, terrazza con vista e cocktail buonissimi, zona San Blas.
Mangiare: Limo, Cicciolina, Pachapapa (posto perfetto per provare il Cuy, porcellino d’India).
Nightlife: Mama Africa, club con musica elettronica, hip-hop, fino alle 6 delle mattina!


Prendete Cusco come base per fare il trekking a Vinicunca, anche chiamata Montaña de Siete Colores o Rainbow mountain, una montagna delle Ande alta 5.200 m, caratterizzata dalla presenza di striature parallele di 7 colori differenti, dovute ai minerali che si sono depositati nel corso degli anni, uno spettacolo paesaggistico davvero unico al mondo!







Cusco è anche il punto di partenza perfetto per percorrere la Valle Sacra degli Incas, formatasi dal fiume Urubamba, noto anche come fiume Vilcanota, che in quechua significa Fiume Sacro, da qui il nome di Valle sacra. Fra i punti di interesse della zona: le saline di Maras, vasche naturali scavate nella montagna da cui viene estratto il prezioso sale; Moray, antico laboratorio agricolo dove gli Incas coltivavano mais e patate; Chinchero, famoso per il mercatino dell’artigianato; Ollantaytambo, el Tambo di Ollanta, vale a dire Ullantay Tampu, ossia rifugio per Nobiltà Inca, qui è possibile visitare il famoso Tempio del Sole.


Destinazione: Machu Picchu
Machu Picchu, che significa vecchia montagna – considerato uno dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO ed eletto come una delle 7 Meraviglie del mondo moderno – è un sito archeologico Inca situato a circa 2430 m di altitudine, a cui era collegato tutto l’Impero, tramite il celebre sentiero, Qhapaq Ñan. Tradizionalmente considerato centro politico, religioso e amministrativo, secondo un’ipotesi più recente era una residenza reale di campagna progettata da Pachacutec, il sovrano Inca che con le sue conquiste militari diede inizio all’inarrestabile ascesa dell’Impero.

Ci sono diversi modi per raggiugnere Machu Picchu, uno dei più famosi è sicuramente l’Inca Trail, trekking di 43 km da compiere in 4 giorni, dalla Valle Sagrada a Intipunku (la porta del Sole per Machu Picchu). Se siete interessati a questa avventura, vi consiglio di prenotarla per tempo visto che è a numero limitato e sempre molto richiesta. Altro trekking, più impegnativo ma anche più scenografico, è il Salkantay, il punto più alto è un passo oltre i 4.700 m di altitudine vicino al ghiacciaio che ricopre il picco di Salkantay (6.271 m). Io personalmente ho scelto l’Inca Jungle Trail, che prevede tratti in mountain bike, zip line, rafting e trekking: ci sono diversi pacchetti, con attività e giorni che possono variare a seconda delle vostre esigenze.



Se decidete di non seguire nessun trekking, Ollantaytambo è uno dei migliori punti di partenza per arrivare a Machu Picchu, da questa cittadina si può prendere infatti il Perù Rail, il treno che, attraversando tutta la valle con il fiume Urubamba al lato, vi porterà ad Aguas Calientes, l’ultimo caratteristico paesino ai piedi del Machu Picchu. Il treno costa sui 110 dollari e il viaggio dura circa due ore. L’alternativa economica consiste nel prendere da Cusco la mattina presto un collettivo che vi porterà ad Hidroelectrica e da qui dovrete camminare circa 3 ore lungo le rotaie del treno per raggiungere Aguas Calientes.


Una volta arrivati ad Aguas Calientes, il mattino successivo potrete decidere di salire in cima con il bus, che in mezz’oretta vi porterà all’entrata del sito (24 euro a/r); oppure, la seconda opzione, quella più faticosa ma che vi darà maggiore soddisfazione, prevede di salire a piedi lungo l’antico sentiero inca, con una scelta di circa un’oretta. Acquistate il biglietto d’ingresso almeno tre mesi prima e considerate la prima entrata al mattino presto alle 6, costo a partire da 65 dollari. Una volta in cima, non vi resta che godervi il panorama, avrete circa 3 ore di tempo per girarvi tutto il sito, esperienza assolutamente indimenticabile!
