Era la fine degli anni ’90 quando i miei amici hippy andavano in vacanza in Salento, terra promessa di campeggi libertini, spiagge libere e selvagge, schitarrate, sagre di paese e prezzi modici.
Il Salento, regione senza confini veri e propri, che si estende dallo Ionio all’Adriatico, divenuta una ormai notissima meta turistica, ora presa di mira da italiani e stranieri che investono nella regione… Come una volta facevano nelle colline toscane.
Ebbene il mondo intero si è accorto della bellezza del sud della Puglia e anche io ci sono tornata per pochi giorni, un po’ diffidente, sperando di non trovarmi a rimpiangere le sagre, bevendo uno spritz con amici radical chic (magari gli stesse che negli anni ’90 erano hippy!).
A prescindere dal caos di agosto che purtroppo rovina il 90% delle località italiane, il Salento conserva comunque una grande autenticità di paesaggi e di tradizioni.
Pochi giorni a disposizione ma abbastanza per ritrovare il colore intenso dell’acqua dell’Adriatico, i tramonti sullo Ionio, la bontà della cucina, la campagna rigogliosa, l’odore di fichi, la gentilezza delle persone, e per conoscere chi, straniero o locale, sta investendo in maniera intelligente sul territorio.
Qualche piccola dritta per un weekend salentino con base a Galatina.
1. Alloggiare nell’entroterra.
Il Salento è una penisola quindi trovare alloggi sul mare è abbastanza semplice, ma per godere della tranquillità e della “atmosfera di paese” consigliamo di alloggiare nell’entroterra, in una delle tipiche masserie salentine o in palazzi del ‘700 come Palazzo Mongiò dell’Elefante a Galatina.
Acquistato da Antonio Lodovico Scolari e Christian Pizzinini, entrambi professionisti nell’ambito della comunicazione, e già innamorati del Salento avendo comprato e ristrutturato in precedenza due case a Nardò, il Palazzo è stato completamente rinnovato nel 2013 rispettando il carattere e il valore della struttura preesistenze, ma trasformandola in un gioiello di design vintage, in una galleria d’arte, in una abitazione da rivista, e infine in una struttura ricettiva (trovate Palazzo Mongiò dell’Elefante su AirBnb). I letti di Giò Ponti e le istallazioni site specific di arte contemporanea si fondono con i muri scrostati e i pavimenti originali: il tutto brilla inondato dalla luce piena che entra dall’esterno.
Ma niente paura, uscendo vi ritroverete catapultati di nuovo in un atmosfera fuori dal tempo in cui tutto è vintage per davvero! Le facciate dei palazzi del ‘700 si susseguono ed è impossibile non sbirciare nel cortili e nei negozi, nelle case della gente, fermandosi ad ammirare le piazze, le chiese (tappa obbligata la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria), i negozi di alimentari…
2. La colazione
Paese che vai, colazione che trovi. Iniziate la giornata con un pasticciotto e un caffe freddo con latte di mandorla “soffiato” in uno dei bar del centro storico prima partire alla volta dell’esplorazione della costa. Da tradizione il pasticciotto andrebbe comprato nella famosa pasticceria Ascalone dove è stato inventato il dolce tipico ripieno di crema, diventato immancabile nelle vetrine di qualsiasi bar della zona.
2bis. La cena
A pranzo ve la caverete con un rustico leccese, altra specialità tipica della zona, ma a cena consigliamo di trovare un ristorante tipico come Gustavo Braceria dove poter gustare i piatti locali al fresco di un giardino di campagna (il menu è fisso).
Più “gourmet” è invece Anima e Core, dove ordinare sicuramente i crudi di pesce. La terrazza gode di una bella vista ma l’interno del palazzo è di gran lunga più affascinante.
3. Muoversi in auto
Non tutti sanno che a Brindisi finiscono le Autostrade e di li in giù si va di statali, stradine e a volte anche sterrati. Questo è il bello del Salento. Oltre l’affascinante strada costiera che disegna il perimetro della penisola passando per Leuca ( la città più a sud del tacco, dove si incontrano i mari), ci sono mote strade che tagliano l’entroterra passando per campagne, uliveti a perdita d’occhio, paesini dal fascino struggente… e tutte le strade (o quasi) portano al mare. Questo è sicuramente un buon motivo per procurarsi un’auto per poter esplorare liberamente la zona e scoprire paesaggi insoliti come quello delle Cave di Bauxite.
4. Gita a Lecce
Visitando il Salento non si può prescindere da una visita a Lecce. Una delle città più belle d’Italia, ricca di storia e dotata di un centro storico meraviglioso in quanto a bellezza estetica e vivacità culturale. E’ qui che abbiamo avuto il piacere di cenare da BROS, ristorante dei giovanissimi fratelli Pellegrino, testimonianza perfetta di chi torna nella terra natia per investire nel territorio valorizzandone al ricchezza dei prodotti e proponendo con coraggio un modello di cucina “inusuale” per il luogo.
5. Le spiagge
La principale attrattiva della zona sono di sicuro le spiagge. Sabbiose, rocciose, impervie o caraibiche, ce n’è per tutti i gusti.
Dal lato adriatico consigliamo Porto Badisco, dove anche in agosto si può trovare un posticino al sole sulle rocce da cui tuffarsi in un mare verde acqua. Per pranzo scorpacciate di ricci.
Dal versante ionico la più bella rimane Porto Selvaggio, perchè come dice il nome è rimasta selvaggia essendo una riserva naturale. Ci si accede con una passeggiata di 20 minuti circa attraverso la macchia mediterranea
Ovviamente il Salento è molto più di questo breve excursus della nostra veloce esperienza… Quindi organizzate subito un viaggetto, magari fuori stagione e seguendo i nostri consigli andate alla scoperta di questa terra magnifica!
Tutte le foto (ad eccezione del capitolo spiagge) sono di Francesco Lamonaca.