Se siete colti da un’irresistibile voglia di pain au chocolat, di mariniere, di cestini in vimini, di mare cristallino o campi di lavanda e se la colonna sonora delle vostre giornate è scandita dalla voce di Serge Gainsbourg, un giro tra Provenza e Camargue è la meta ideale per una fuga primaverile.
Noi ci siamo fatti travolgere in quattro giorni dai colori, sapori e odori di un Sud della Francia che vi rimarrà nel cuore. Eccovi le nostre tappe:
Arles
Pittoresca cittadina attraversata dal fiume Rodano, Arles è un insieme di viuzze costellate di café colorati, gallerie d’arte e piazzette affollate. Fondata dai Romani, a pochi passi di distanza, vi imbatterete in un teatro antico che diventa sede del cinema estivo o in tracce di antiche terme di Costantino, ma camminando sarà anche un po’ come tuffarsi in un quadro impressionista.
Cosa vedere
Anfiteatro romano si trova nel mezzo di una piazza circondata da palazzi tradizionali con le persiane colorate. Les Arènes si anima da Pasqua a settembre per la stagione taurina: a partire dalla Féria de Paques di metà aprile l’anfiteatro è il luogo di tauromachie nel pieno rispetto della tradizione della Camargue.
Fondation Vincent Van Gogh creata negli spazi di un hotel particulier del XV secolo nonchè sede della Banca di Francia dagli anni ’20, è un omaggio al pittore olandese che ad Arles passò gli ultimi anni di vita dipingendo senza sosta ispirato dal sole e dai paesaggi provenzali. Interamente riprogettata dallo studio di architettura Fluor, la fondazione è costruita giocando con la luce naturale e fondendo insieme un’ala ultra moderna di spazi minimali ad un’altra storica che ospitava gli uffici e gli appartamenti del direttore della Banca.
Non andate assolutamente via senza essere saliti sul rooftop per una vista privilegiata su tutta Arles.
Lungo Rodano all’imbrunire è d’obbligo una passeggiata lungo il fiume per ammirare la magia dei colori del tramonto che si specchiano nelle sue acque tranquille.
Dove Dormire
Hotel du Cloitre potrebbe da solo valere la visita ad Arles. In una piccola via che sfocia nella piazza principale, è un delizioso boutique hotel di 19 camere rinnovato dall’architetto e designer India Mahdavi. Un restauro conservativo in cui elementi di una tipica dimora francese sono mixati ad arredi e quadri dai colori luminosi e caldi. L’ambiente è intimo e vi sembrerà di vivere in un film francese dalla colazione con torte casalinghe, frutta e brioche ai pomeriggi a leggere nella terrazza assolata dell’ultimo piano.
Dove Mangiare
L’Ouvre Boite di fianco all’hotel, in una piccola casetta, si trova un cafè magico. Sedetevi all’aperitivo in un tavolino all’esterno sotto file di lucine bianche a bere un buon bicchiere di vino degustando pesce sott’olio o altre prelibatezze. A pranzo servono ottime insalate o piatti sfiziosi che cambiano di volta in volta.
Au Brin de Thym Escargot, zuppe di pesce e foie gras compaiono nell’invitante menu di questo delizioso ristorante di cucina tradizionale francese. Situato a pochi passi dalla Fondation Van Gogh vi conquisterà per la cucina ricercata dai sapori casalinghi, per il mobilio caldo da casolare di campagna e per le bellissime ciotole in ceramica decorata.
La Chassagnette a 15 km dal centro di Arles, immerso in un parco incontaminato, si trova un magnifico ristorante con una stella Michelin diretto dallo chef Armand Arnal. In un ex ovile riconvertito in Mas, su lunghi tavoli in legno sotto un pergolato con vista orto, mangerete piatti con prodotti della terra colti attorno o prime portate di pesce o carne.
Una volta lasciata Arles, vi consigliamo di addentrarvi nel Parco Naturale Regionale della Camargue. Vi ritroverete ad attraversare risaie, paludi, canneti con fenicotteri rosa e distese selvagge con cavalli bianchi e mandrie di tori della Camargue. Una visita la merita assolutamente Saintes-Maries de la Mer. A fine maggio questa pittoresca cittadina ospita il Pellegrinaggio dei Gitani che accorrono da tutto il mondo per venerare la loro patrona. Per una decina di giorni le strade sono un brulicare di gitani in festa che animano la città con balli, musica e tradizioni secolari. Dopo aver visitato le stradine di case bianche e la chiesa romanica, lasciatevi alle spalle Saint-Maries de la Mer e proseguite alla volta di Aigues Mortes.
Aigues Mortes
Piccola cittadina fortificata, Aigues Mortes è una tappa perfetta per immergervi nei colori e sapori della Camargue. Circondata dalle mura del XIII secolo dentro è un dedalo di vie dove si susseguono negozi di artigianato, café e ristoranti.
Cosa vedere
Le mura non perdetevi il giro dei bastioni e della Tour de Constance medievale, una camminata di oltre un chilometro attorno alla cittadina da cui potrete godere una stupenda vista sulle saline e i suoi colori.
Les Salins du Midi a piedi accompagnati da guide naturaliste, a bordo di un trenino o in bicicletta, le saline vi conquisteranno con i contrasti cromatici delle acque rosa, del bianco puro del sale e il blu intenso del cielo. Visitabili da aprile a ottobre sono la dimora di 200 specie di uccelli e la prima riserva di fenicotteri rosa in Europa.
Plage de l’Espiguette a pochi chilometri da Aigues Mortes in un paesaggio naturalistico incontaminato si estende una spiaggia assolutamente suggestiva. Dune di sabbia alte permettono di accedere ad una distesa infinita sempre ventilata e per questo amata da chi pratica kitesurf.
Dove dormire
Hotel Les Templiers questo hotel è un piccolo gioiello che racchiude cimeli nomadi e di viaggi lontani. Storica casa di mercanti situata nel centro storico è stata riprogettata dagli attuali proprietari che hanno decorato le stanze con libri, quadri, tappeti e mobili antichi creando un’atmosfera calda e accogliente.
Dove mangiare
La Guinguette de la République tovaglie a quadri bianchi e rossi, menu scritto sulle lavagne e un dehor con tavolini sotto una grande albizia in fiore. Ai piedi dell’Hotel le Templiers, La Guinguette è un ottimo ristorante in cui gustare piatti della tradizione locale di pesce e carne, cucinati con materie prime fresche e stagionali.
L’Express Bar storico bar dei locali con estimatori illustri come Ernest Hemingway, è in un angolo della piazza Saint-Louis. Gestito per decenni da madame Assunta è una tappa fissa dal petit dejeuner con baguette del mattino al pastis dell’aperitivo e vi conquisterà per quell’allure tipicamente francese e gli arredi vintage.
Avignone
Considerata capitale della Provenza, Avignone è una città vivace e ricca di storia. Incastonato fra le mura medievali il centro si sviluppa attorno al possente Palazzo dei Papi ed è sede di vari hotel particulier di design, ristoranti, negozi e piazze all’italiana.
Cosa vedere
Palazzo dei Papi sede della dissoluta corte papale nel trecento e vanto della città, è uno dei palazzi gotici più grandi d’Europa. Vi perderete tra saloni maestosi, stanze affrescate, cucine immense e storie di fasti andati.
Ponte d’Avignone se siete cresciuti anche voi con questa ninnananna nelle orecchie un salto è d’obbligo. Il Ponte Saint-Bénézet attraversa il Rodano e ne restano oggi solo quattro campate, ma potrete comunque passeggiarvi e godervi la vista sulla città in mezzo al fiume.
Les Halles è un mercato provenzale gigantesco che riunisce il meglio dei sapori, odori e colori di questa regione rappresentati da 40 commercianti divisi per aree (formaggi, rosticceria, carne, pesce, fiori, frutta e verdura). Interamente al coperto lo riconoscerete dal magnifico muro vegetale che dal 2006 anima la facciata d’ingresso sulla Place Pie.
Festival di Avignone è uno dei più importanti festival mondiali dedicati alle arti performative giunto alla 71esima edizione. Se capiterete in città a luglio avrete solo l’imbarazzo della scelta tra spettacoli di danza contemporanea, teatro, musica e installazioni site specific. E’ un festival cittadino, ma la maggior parte degli spettacoli andranno in scena nel Cortile d’Onore del Palazzo dei Papi.
Dove dormire
La Banasterie se alla miriade di appartamenti disponibili su AirBnb preferite un soggiorno in cui non dovrete pensare a nulla, questa dimora classificata Monumento Storico è il posto giusto. Ad accogliervi ci sarà Tanguy, decoratore di interni e stilista, che ha totalmente ripensato gli spazi mixando mobili antichi a pezzi di design contemporaneo e arredato le tre camere, due suite e un appartamento ognuno con una propria identità. L’unica incombenza? Dover scegliere la vostra camera ideale!
Dove mangiare
La Bergerie Corse se amate le specialità corse, una sosta qui è d’obbligo. Vicino al mercato coperto des Halles una coppia di signori vi delizierà con specialità fatte a mano, oltre a formaggi aromatizzati, salumi, vini e birre dell’isola. Musiche corse, bandiere Testa Mora appese, tavoli in legno e botti faranno da cornice ad ottimi pranzetti o aperitivi.
La Manutention è un ristorante che merita assolutamente una visita. Adiacente al cinema Utopia e progettato negli spazi di un ex deposito militare, ha un’allure bohémienne molto particolare all’interno e tavolini esterni immersi in una corte verde e tranquilla circondata dagli spessi muri della corte papale. La cucina stagionale attinge da una rete di fornitori delle vicine fattorie e offre piatti di carne e pesce serviti con verdure e vini bio.
La Vache à Carreaux a pochi passi dal Palazzo dei Papi troverete questo piccolo ristorante dalle luci soffuse, i muri in pietra e un’atmosfera accogliente e rilassata. Le loro specialità sono a base di formaggi dal demi-camembert cotto nel vino bianco alla fondue, tutti accompagnati da una ricca carta di vini.