L’Autunno è il mese del vino per eccellenza e non esiste migliore idea che visitare le cantine più belle e innovative d’Italia.

Architettura, arte e cultura vinicola sono indissolubilmente legati. Visitiamo le più affascinanti cantine delle Langhe e della Toscana.

Cantine Ceretto
In Piemonte le Cantine Ceretto rappresentano il perfetto esempio del binomio vino e architettura con L’Acino, uno spazio dedicato alla degustazione e agli eventi culturali dell’azienda, una meravigliosa bolla interamente trasparente che si affaccia sulle vigne della Tenuta Monsordo Bernardina innestandosi in totale armonia con la vallata. Quì si beve Barbera, Barolo e Barbaresco illuminati dai raggi del sole.




Poco distante si trova la ben nota Cappella del Barolo che ha appena celebrato 20 anni della sua straordinaria storia: una piccola chiesa di campagna mai consacrata e utilizzata come riparo per chi lavorava nelle vigne circostanti fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970 assieme a 6 ettari del prestigioso vigneto di Brunate, dopo anni di abbandono è stata interamente dipinta e restaurata nel 1999 dal maestro dell’arte concettuale Sol LeWitt e dallo scultore contemporaneo David Tremlett diventando una vera icona per il territorio.


Sulla sommitá di Bricco Rocche, centro geografico del Barolo, si erge Il Cubo, un’architettura completamente trasparente, un’opera d’arte moderna e tecnologica posta a suggello della tradizione e conservazione di un capolavoro della natura: il Barolo.



Intorno sculture in ferro e il cancello d’ingresso, opera di Valerio Berruti dal titolo emblematico “Ovunque proteggimi” che celebra e difende l’unione di arte e scienza vinicola.

Cantina dell’Astemia Pentita
Nel ricco territorio del Barolo, sulla collina dei Cannubi, troviamo anche la Cantina dell’Astemia Pentita, la prima cantina vitivinicola pop voluta da Sandra Vezza. Un progetto dalla connotazione innovativa e dirompente, grazie anche ad un’architettura unica nel suo genere che vede due grandi parallelepipedi volumetrici sovrapposti che evocano le forme di due immense casse da vino.


Tutto intorno nessuna recinzione ma solamente filari di vite che si estendono verso le colline e quando il cielo si tinge di rosa l’atmosfera è magica. All’interno colori neutri ed elementi naturali si contrappongono a dipinti colorati, pop appunto, realizzati da artisti locali e arredi di design anni ’70.

E se vi viene fame vi suggeriamo due ottimi indirizzi dove gustare vino e piatti a base di tartufo!

Ristornate Battaglino storica osteria a Bra in cui degustare le specialità della cucina piemontese, pasta fatta in casa (da provare i tajarin sui quali grattare un eccellente tartufo), carne cruda e la mitica salsiccia di Bra, ma anche secondi importanti che lasceranno il segno come la guancia brasata al Nebbiolo.
Nelle belle giornate ci sono anche i tavoli esterni sotto al glicine!

La Speranza nel piccolo centro di Farigliano incastonato da vigne e colline si trova questo ristorante intimo dove la tradizione si mescola perfettamente alla modernità. Si nota un’attenzione speciale al commensale che si esprime in piatti curati e alto livello delle materie prime, è tutto ottimo. Imperdibile la cocotte di uovo con tartufo bianco e la quaglia, domandate un piatto di formaggi arriverà un carrello che vi farà innamorare!

Cantina Antinori
Passando dal Piemonte alla Toscana merita una visita il quartier generale di Marchesi Antinori, distante circa mezz’ora di aiuto da Firenze, che sorprende per la sua visionaria architettura progettata da Marco Casamonti. Uno scrigno prezioso immerso totalmente nell’ambiente circostante di grande valenza artistica e paesaggistica costruito utilizzando i prodotti del luogo: la terracotta dell’Impruneta, pietra e acciaio.

Il percorso si svolge con un’attenta guida che area dopo area illustra tutte le fasi dell’affascinante percorso vinicolo fino al momento della degustazione vera e propria intervallato da opere di arte contemporanea che si innestano quasi naturalmente negli spazi della Cantina.

Opere di celebri nomi come Arienti, Saraceno, Rosa Barba e altri ai quali si aggiungono via via nuove installazioni rendendo ancora una volta forte ed evidente il legame tra vino e creatività.



Un viaggio nel mondo del vino e nella storia della famiglia, “Gli Antinori, vinattieri dal 1385” che si snoda tra interno ed esterno della cantina, permettendo di ammirare da vicino la maestosa scala elicoidale, la vigna che ricopre il tetto della cantina e le aree di vinificazione e affinamento. Al termine, l’assaggio di alcuni vini rappresentativi delle tenute: Conte della Vipera Umbria IGT, Vie Cave Toscana IGT e Villa Antinori Chianti Classico DOCG Riserva.
