Qualche giorno fa mi trovavo alla presentazione di un libro scritto da una cara amica: il protagonista del libro è inglese e si ritrova, per una serie di eventi, a confrontarsi con la cultura siciliana. Nel sentir raccontare di questo abisso inconciliabile che sono questi due mondi (l’anglosassone e il siculo), ho pensato al mio recente viaggio a Malta, e all’improvviso ho capito perché Malta è un luogo così straordinario, ovvero fuori dall’ordinario.
Malta è quel luogo dove cultura anglosassone e simil-sicula (nella misura in cui l’isola faceva parte del Sud Italia ) si sono fuse, in un melting pot che comprende anche cultura araba, africana e ancora altre contaminazioni antiche e recenti.
Per la sua posizione geografica al centro del Mar Mediterraneo d’altronde l’isola è stata sempre una terra contesa da tutti e attraversata da popoli e commerci fin dall’antichità, anzi, come forse non tutti sanno, fin dal Neolitico.
Ne è testimonianza un’identità molto connotata, derivata da un mix di culture differenti e contrastanti che si sono scontrate e conciliate nei secoli, complice uno “splendido isolamento” in mezzo al mare, che solo un’arcipelago così lontano dalla terra ferma può garantire.
Quindi isolamento, via vai di popoli, antiche culture e nuovi coloni, una lingua che “parla” arabo, italiano e inglese, una cucina trasversale e un’architettura contaminata fanno di Malta un luogo unico che andrebbe esplorato al di là delle spiagge.
E’ vero che se il mare, il buon clima e le belle spiagge sono già di per se un’ottima ragione, evitando i mesi bollenti e affollati come luglio e agosto, un’eterna primavera è pronta ad accogliervi per fuggire al caldo, soprattutto in mesi in cui l’Italia è già in versione autunnale. Per chi volesse andarci con l’interesse di scoprire un po’ di più sull’isola non mancano spunti per gli amanti della natura, dello sport, dell’arte e dell’enogastronomia.
Vediamo se vi convincerò che ci sono molte valide ragioni per visitare Malta! Di seguito le nostre five reasons why.
1. VALLETTA
Città della cultura 2018, La Valletta è la capitale di Malta e anche la città più turistica dell’arcipelago. Fondata nel XVI secolo dai Cavalieri Ospitalieri, è stata costruita in su una penisola rocciosa tra due profonde insenature: questa posizione e la conformazione a dislivelli della città rende quasi qualsiasi punto della città in qualche modo scenografico. Macchinetta fotografica alla mano non potrete fare a meno di scattare centinaia di foto alla baia su cui si affaccia Valletta e da cui si scorgono le altre città, così come alle strade caratterizzate da facciate e balconate colorate, e poi alle piazze e ai vicoli caratteristici…
In città non mancano gli appuntamenti con l’arte e la cultura. Classica tappa obbligata è la Concattedrale barocca dove è possibile ammirare tele Caravaggio; un nuovo luogo per l’arte è invece il MUZA, museo nazionale di arte ospitato all’interno dell’Auberge d’Italie.
Vecchio e nuovo convivono con armonia a Malta sin dall’ingresso in città attraverso il City Gate progettato da Renzo Piano, così come il palazzo del parlamento e il teatro a cielo aperto all’interno delle rovine della ex teatro Reale.
Must do: un giro tra i porti su una luzzu, classica imbarcazione maltese, una passeggiata agli Upper Baracca Gardens da cui godere della vista più bella sul Gran Harbour.
La Valletta è molto piccola quindi è possibile girarla a piedi tutta in un giorno. Per i pasti consigliamo colazione allo storico caffè Cordina, pranzo vista mare all’Harbour Club o da Gululu all’interno del rimodernato mercato Suq tal-Belt; infine un aperitivo al caffe Society per iniziare una serata nella movida della città.
2. BIRGU
Stanchi del “caos” de la Valletta? Spostatevi a Birgu e vi sentirete in un lampo in un’altra epoca. Niente negozi di grandi catene multinazionali, niente caos, ma solo la tranquillità di un piccolo borgo sul mare da esplorare a piedi. Tendenzialmente Birgu è inserita nelle visite delle “3 città” che sono le tre città che affacciano Gran Harbour ovvero: Birgu,detta Vittoriosa, Senglea e Cospicua. Nel borgo si trovano le Auberges dei Cavalieri, gli alberghi residenziali dei Cavalieri di Malta.
3. GOZO
In 20 minuti di piacevole traversata in ferry boat si arriva da Malta a Gozo, isoletta più selvaggia, incontaminata e rurale: sicuramente meno turistica. Per gli amanti della natura, del relax e delle belle spiagge Gozo è un paradiso!
4. MDINA
Recatevi alla scoperta di Mdina, l’antica capitale, dove ormai abitano poche centinaia di persone. Mdina è stato uno degli insediamenti più antichi dell’isola (dai tempi dei fenici) ma è fiorita in epoca araba per poi essere abbandonata dopo un devastante terremoto. Mdina è stata un grande un crocevia di popoli e tra le mura bianche di pietra calcarea si respirano 3000 anni di storia. Appena fuori da Mdina, a Rabat, diventate subito local con una la colazione alla maltese: pastizzi (rustici al forno ripieni di piselli) e te fit tazza da Crystal Palace, prima di partire alla scoperta dell’isola.
5. LE SPIAGGE
Dicevamo che Malta è molto di più di un arcipelago dove “spiaggiarmi” ma bisogna ammettere che le spiagge sono una tappa irrinunciabile complici le temperature miti e la bellezza di alcune baie dai colori stupefacenti. La più famosa, detta Blue Lagoon, si trova a Comino (isoletta disabitata ra Malta e Gozo), ed è raggiungibile quasi solo via mare. A Gozo una delle spiagge più belle invece è Ramla bay, mentre a Malta la più affascinante è sicuramente Golden Bay e la adiacente baia di Għajn Tuffieħa: la passeggiata sul promontorio di terra argillosa scura e arida che si staglia sul blu è un’esperienza che vale il viaggio.
6. CIBO E VINO
Avevamo detto 5? Ecco il bonus se non siete ancora convinti
Last but not least il cibo, perchè diciamoci la verità: cos’è un viaggio se non si mangia? O detta meglio… Come si fa a comprendere un Paese e un popolo se non si comprende il suo approccio al cibo e le sue abitudini a tavola? Perse in decenni di colonia inglese, le tradizioni della cucina maltese sono più che mai vive. Una cucina “povera” nell’accezione positiva del termine che attinge dalla cucina italiana (siciliana in particolare), araba, africana, britannica e levantina. Quello che ora chiameremmo fusion a Malta esiste da secoli, ed è percepibile un forte movimento di recupero delle tradizioni culinarie rispolverate in chiave contemporanea.
Da assaggiare assolutamente: Pastizzi (vedi sopra), Ftira (pane o focaccia farcita con prodotti locali, pomodoro, olio, aglio, capperi, tonno etc..), Coniglio stufato, Imqarete (dolce di datteri), tante specialità di pesce fresco e molto altro ancora.
Per portare un souvenir a casa comprate miele, datteri selvaggi e vini naturali. Oppure uno dei divertentissimi souvenir che reinterpretano detti e luoghi di Malta, creati dai ragazzi di Te fit Tazza . Andrew Farrugia, cofondatore di Te fit Tazza, è uno dei testimonial del progetto Oltre ogni racconto, progetto nato per far scoprire Malta attraverso la voce di 4 testimonial locali .
Grazie a VisitMalta per averci fatto vivere questa meravigliosa avventura!