Dopo lo splendido “Elizabethtown” del 2005 e i documentari del 2011 “The Union” e “Pearl Jam Twenty”, Cameron Crowe torna dietro la camera da presa con “We Bought a Zoo”(In Italia tradotto con l’orrendo “La mia vita è uno zoo”) in uscita domani. E lo fa portando sullo schermo una piacevole favola ispirata ad una storia vera e ad un successivo libro autobiografico dai temi a lui tanto cari(raccontati anche in “Elizabethtown” e “Jerry Maguire”), quali la perdita di se stessi e la conseguente rinascita.
Benjamin Mee(Matt Damon), giornalista di Los Angeles, è rimasto da poco vedovo e con a carico i due figli di 7 e 13 anni. Deciso a voltar pagina, decide di lasciare il lavoro e di comprare casa lontano dalla città. Una casa che si rivelerà decisamente molto particolare: essa è infatti uno zoo chiuso da ormai diverso tempo, il Rosemoor Animal Park, in cui ancora vivono decine e decine di animali. Con l’aiuto del responsabile del parco Kelly Foster(Scarlett Johansson), di altri volontari e della famiglia, Benjamin decide di riaprire lo zoo. Ma non sarà facile, vista l’inesperienza, i pochi soldi, la severità dell’ispettore ingaggiato per capire se lo zoo si rivelerà o meno a norma, il doloroso ricordo della moglie e i problemi con il figlio maggiore.
Non aspettatevi chissà quale capolavoro, “We Bought a Zoo” è un onesto film per famiglie che però nel suo genere ha una marcia in più, e che per quanto mi riguarda mi ha conquistato.
Dal momento del film in cui l’agente immobiliare comunica a Benjamin e alla figlia che la casa di cui si sono innamorati è in realtà uno zoo, in volto mi si è stampato un sorriso che è durato fino alla fine del film.
Cameron Crowe nella sua carriera ha fatto certamente di meglio, ma se c’è una cosa che riesce sempre a fare, è il suo riuscire ad emozionare. In modo sincero, vero, senza che neanche tu te ne accorga. Grazie anche semplicemente ad un’inquadratura, uno sguardo rubato, dei giusti tempi di regia, un personaggio anche di contorno estremamente ben riuscito o anche il più piccolo dei dettagli.
Ed è proprio in questo ultimo elemento che troviamo l’essenza di Crowe che anche stavolta si è circondato di collaboratori che sono efficacemente riusciti a trasmettere la sua visione, la sua totalità. Alla fotografia troviamo Rodrigo Prieto, che in passato ha lavorato con Spike Lee e Alejandro Gonzales Inarritu e che ci regala delle immagini dall’atmosfera magica, suggestiva, poetica.
Da bravo esperto musicale qual’è(in passato ha lavorato come giornalista per Rolling Stones) la musica è sicuramente fondamentale nei film del regista. In questo caso, la colonna sonora è affidata totalmente a Jónsi, compositore e cantante della band islandese Sigur Ros. Mai scelta più azzeccata. Evocativa e toccante, la musica diventa parte del DNA dell’opera. Stupenda.
Per quanto riguarda il cast, Matt Damon convince nel ruolo del protagonista, come convincono Thomas Haden Church e Colin Ford, nei ruoli rispettivamente del fratello e del figlio di Benjamin. Nota di merito va certamente alla davvero espressiva Maggie Elizabeth Jones nei panni della figlia, anche se va detto che il suo personaggio per aver solamente 7 anni è fin troppo saggio. Per quanto riguarda invece Scarlett Johansson e Elle Fanning(la barista dello zoo), la prima ce la mette tutta ma continua ad essere comunque troppo sensuale, mentre la seconda ha fatto di meglio altrove, non riuscendo a dare il giusto equilibrio alla positività ed energia del suo personaggio che rimane comunque poco delineato.
Insomma, “We bought a Zoo” narra di un viaggio introspettivo di crescita che vi farà commuovere, riflettere e allo stesso tempo vi farà tornare bambini. Perché in fondo, chi non ha mai sognato di comprare uno zoo?
Di seguito il trailer del film e una canzone di Jónsi appartenente alla colonna sonora.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lybmViOxjNk[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8waxPo-tfG0[/youtube]