Adam ed Eve (interpretati rispettivamente dagli immensi Tom Hiddlestone e Tilda Swinton) sono vampiri eterei, altezzosi e eruditi. Adam abita a Detroit, colleziona chitarre e compone musica decisamente eclettica. Eve vive invece a Tangeri e dedica le sue giornate alla cultura e all’intelletto. Entrambi osservatori del mondo che va avanti, e severi nel giudicare l’umanità che non vive veramente (tanto che i due vampiri chiamano gli esseri umani zombie), essi vivono le proprie vite cercando di aver a che fare il meno possibile con il mondo dei mortali, così corrotto, superficiale e ignorante. Adam, animo tormentato, ne è però così oppresso da non riuscire più a controllare la sua sensibilità interiore. Toccherà a Eve, il suo più grande amore, a salvarlo.
Uno dei registi più interessanti del panorama indipendente americano è tornato. E lo fa portando sul grande schermo un film che è una poesia ispirata e romantica. Una ballata rock che è un vero elogio alla creatività e all’intelletto umano. E soprattutto un elogio all’amore, quello vero e puro, che si innalza su qualsiasi altra cosa e che non muta mai.
Solo chi ama se stesso, chi rispetta il mondo che abita, la sua arte e la sua scienza, solo chi sa apprezzare la bellezza del mondo e solo chi quindi ama veramente vive per davvero, come suggerisce infatti il titolo del film.
“Only lovers left alive” è un poema dedicato alla vita, al sentirsi vivi e al vivere appieno le infinite sfumature che la vita ogni giorno ci regala. Un film che condanna l’essere umano che esiste, che respira, ma che non vive per davvero e spreca, non coglie e non apprezza. Essere umano che vive nel buio, nonostante la luce del sole.
Jim Jarmusch è un meticoloso esteta e con una regia (spesso simbolica – vedi il disco che non si ferma mai o le inquadrature che girano su se stesse e che riesce a unire i due personaggi pure quando sono lontani l’uno dall’altro) e fotografia sensazionali cattura lo spettatore con questa storia d’amore sensuale e passionale e ci porta nelle fatiscenti atmosfere notturne di Detroit, e quelle (sempre notturne) affascinanti di Tangeri.
Il tutto è arricchito da una musica sacra, sensuale e spesso rock (diegetica e non) praticamente onnipresente e che riesce a diventare parte integrante della pellicola, e da due meravigliosi e perfetti protagonisti principali.
“Solo gli amanti sopravvivono” è un film dark e visionario che racconta una storia d’amore romantica e immortale. E che dona al panorama cinematografico un po’ di bellezza in più.
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