8 mila. Le persone presenti( nonostante la fastidiosissima pioggia che fortunatamente ci ha lasciato un po’ di tregua proprio due minuti prima dell’inizio della serata) per l’anteprima europea di “Cowboys & Aliens” presentato alla 64esima edizione del Festival del film di Locarno. Presente il cast hollywoodiano: il simpatico regista Jon Favreau, il sempre affascinante Harrison Ford (premiato con il premio alla carriera), Daniel Craig (ancora meglio dal vivo che sul grande schermo) e Olivia Wilde (bella da mozzare il fiato e pure simpatica). Dopo una breve intervista per parlare del film e la consegna del premio alla carriera a Ford, al via la proiezione del film.
1873. Uno straniero (Daniel Craig), senza ricordarsi nulla del proprio passato (l’unico indizio è una specie di manetta hi-tech attaccata al suo polso) si imbatte in una poco accogliente cittadina nel bel mezzo di un deserto dell’Arizona. Ma quando il paesino viene attaccato dai predoni del cielo, gli abitanti, capitanati dal colonnello Dollarhyde( Harrison Ford), decidono di affidarsi nelle mani dello straniero, che lentamente inizia a ricordarsi chi è, e della viaggiatrice solitaria Ella(Olivia Wilde), per cercare di sconfiggere queste misteriose creature del cielo.
Questa, in poche parole, la trama del film. Un film che, tra un effetto speciale e l’altro, scorre velocemente e regala due adrenaliniche ore di pure intrattenimento.
Finita la prima proiezione, segue la visione di un altro film americano, anche se decisamente molto diverso.
“Drive” è il titolo di questo a mio avviso splendido film premiato a Cannes (miglior regia a Nicolas Winding Refn) e lodato dalla critica. La pellicola parla di uno stuntman cinematografico (Ryan Gosling) che, nel tempo libero, diventa autista al servizio di rapinatori durante i loro colpi. Quando una rapina in banca però, non va come previsto le cose precipitano in un vortice di sangue e vendetta.
Un film decisamente violento (è infatti vietata la visione ai minori di 18 anni) ma una sceneggiatura solida, una regia fluida e mai banale, una fotografia splendida e una colonna sonora accattivante fanno di questo film un vero gioiellino.
Insomma, due film americani molto inusuali per ciò che ci ha abituati in passato Locarno. Soprattutto per quanto riguarda il primo film. Ma per una sera va benissimo così. Per una volta a Locarno si è potuto assaporare un pizzico di glamour di Hollywood. Una Hollywood però molto speciale, grazie alla magica atmosfera che la location riesce a ricreare. Il pubblico sembra aver apprezzato parecchio. Io per primo.
Foto e Testo di Patrick Caldelari