E anche quest’anno siamo arrivati alla conclusione del Festival del cinema di Locarno, giunto alla 64esima edizione. A vincere il pardo d’oro il film argentino/svizzero ” Abrir Puertas Y Ventanas” di Milagros Mumenthaler, che purtroppo non ho visto.
Ho però avuto la fortuna di guardare “Le Havre”, nuova opera del maestro Aki Kaurismaki (suo lo splendido “L’Uomo Senza Passato”). Il film racconta di Marcel (Andrè Wilms) che, in seguito alla terribile notizia della malattia della moglie(Kati Outinen), cade nello sconforto più totale. Per distrarsi, una sera decide di andare a fare quattro passi al porto di Le Havre, la sua cittadina. Li incontra un ragazzino africano che rischia la deportazione. Commosso dalla storia del bambino, Marcel decide di dargli una mano.
Questa la trama di un film che con leggerezza riesce a trattare temi drammatici, riuscendo a regalare agli spettatori più di un sorriso. Presenti in Piazza Grande i due bravissimi attori principali.
Venerdi 12 agosto invece doppia proiezione. Il primo film “Zaya Zamurai” (in italiano tradotto in “Il Samurai Senza Spada”) di Hitoshi Matsumoto, narra la storia di Kanjuro Nomi, un samurai senza spada. In fuga da un passato che l’ha spinto a gettare via l’arma per non combattere più, vaga per la landa assieme alla figlia Tae. Kanjuro è ricercato per aver abbandonato il proprio padrone e sulla sua testa pende una condanna chiamata “impresa dei trenta giorni” che consiste nel riuscire, con una possibilità al giorno, a far sorridere il principe. In caso di successo sarà liberato, in caso contrario, dovrà eseguire il seppuku, il suicidio della tradizione
samurai. Riuscirà Kanjuro, a salvarsi e a proteggere l’adorata figlia??
Un film davvero grottesco, particolare, diverso da tutti i film che trattano il tema dei
Samurai.
A seguire ” Zaya Zamurai” la visione di uno dei miei film preferiti in assoluto: l’intramontabile “Un Americano A Parigi” di Vincente Minnelli e con Gene Kelly.
Guardare un grande classico come questo autentico gioiello, in una location suggestiva come la Piazza, mi ha regalato davvero due ore di fortissime emozioni.
Ad inizio serata inoltre, è stata premiata con un premio alla carriera l’attrice italiana
Claudia Cardinale.
Quest’anno, a differenza degli altri anni, al festival di Locarno abbiamo assistito a film di grande qualità, alternati al glamour di Hollywood ( le anteprime di “Super 8”, “Cowboys&Aliens” e “Friends With Benefits” ne sono la prova).
Un festival completo insomma, e che ha accontentato i gusti di tutti . I risultati si sono visti: rispetto agli anni passati, sia le sale cinematografiche, sia Piazza Grande, hanno avuto una maggior presenza di pubblico. Un grandissimo successo. Non si può dire davvero altro.
Appuntamento quindi all’anno prossimo, per un’edizione decisiva, quella che permetterà di capire se l’organizzazione riuscirà a mantenere un livello così alto come quello ottenuto quest’anno.
Ecco tutti i vincitori di quest’edizione:
CONCORSO INTERNAZIONALE
Pardo d’oro
“Abrir puertas y ventanas” (“Back to Stay”) di Milagros Mumenthaler, Argentina/Svizzera
Pardo d’oro speciale della giuria
“Tokyo Koen” di Shinji Aoyama, Giappone
Premio speciale della giuria
“Hashoter” (“Policeman”) di Nadav Lapid, Israele
Pardo per la migliore regia
Adrian Sitaru per “Din dragoste cu cele mai bune intentii” (“Best Intentions”), Romania/
Ungheria
Pardo per la miglior interpretazione femminile
María Canale per il film “Abrir puertas y ventanas” (“Back to Stay”) di Milagros
Mumenthaler, Argentina/Svizzera
Pardo per la miglior interpretazione maschile
Bogdan Dumitrache per il film “Din dragoste cu cele mai bune intentii” (“Best Intentions”) di
Adrian Sitaru, Romania/Ungheria
Menzione speciale della giuria
“Un amour de jeunesse” (“Goodbye First Love”) di Mia Hansen-Løve, Francia/Germania
CONCORSO CINEASTI DEL PRESENTE
Pardo d’oro Cineasti del presente – Premio George Foundation
“L’estate di Giacomo” di Alessandro Comodin, Italia/Francia/Belgio
Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del presente
“El estudiante” (“The Student”) di Santiago Mitre, Argentina
Menzione speciale della giuria
“É na terra nao é na lua” (“It’s the Earth Not the Moon”) di Gonçalo Tocha, Portogallo
OPERA PRIMA
Pardo per la migliore opera prima
“Nana” di Valérie Massadian, Francia
PARDI DI DOMANI
Concorso internazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio internazionale
“Rauschgift” (“Addicted”) di Peter Baranowski, Germania
Pardino d’argento
“Les enfants de la nuit” di Caroline Deruas, Francia
Menzione speciale della giuria
“Mens sana in corpore sano” di Juliano Dornelles, Brasile
Nomination di Locarno agli European Film Awards – Premio Pianifica
“Opoweisci z chlodni” (“Frozen Stories”) di Grzegorz Jaroszuk, Polonia
Premio Film und Video Untertitelung
“Liberdade” di Gabriel Abrantes e Benjamin Crotty, Portogallo
Concorso nazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio svizzero
“L’ambassadeur & moi” (“The Ambassador & me”) di Jan Czarlewski
Pardino d’argento
“Le tombeau des filles” (“The Girls’ Grave”) di Carmen Jaquier
Premio Action Light per la miglior speranza svizzera
“À quoi tu joues” (“Another Game”) di Jean Guillaume Sonnier
PRIX DU PUBLIC UBS
“Monsieur Lazhar” di Philippe Falardeau, Canada
VARIETY PIAZZA GRANDE AWARD
“Monsieur Lazhar” di Philippe Falardeau, Canada
PARDO D’ONORE SWISSCOM
assegnato al regista Abel Ferrara
EXCELLENCE AWARD MOET & CHANDON
assegnato all’attrice Isabelle Huppert
PREMIO RAIMONDO REZZONICO
assegnato al produttore Mike Medavoy
PARDO ALLA CARRIERA
assegnato all’attrice Claudia Cardinale e all’attore Harrison Ford
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TESTO E FOTO DI PATRICK CALDELARI