MACKLEMORE&RYAN LEWIS – live a Milano il duo con ancora qualcosa da dire

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La loro prima volta live in Italia. L’ultima data europea del loro “The Heist World Tour”, sold out ovunque. E l’anniversario di “The Heist”, album che li ha fatti conoscere alle masse e ha fatto si che il duo fosse la vera rivelazione musicale di questo 2013. Macklemore & Ryan Lewis avevano davvero parecchi motivi per festeggiare lo scorso 9 ottobre. E lo hanno fatto nel migliore dei modi, con un concerto, che doveva essere all’Alcatraz ma che hanno dovuto spostare nel decisamente più capiente Mediolanum Forum, incredibile.

Un’entrata ad effetto, giochi pirotecnici, visual, fuochi, coriandoli, palle enormi che cadono sul pubblico…ma soprattutto loro, quel genio di Ryan Lewis e Macklemore, con un carisma e talento tale da oscurare tutto ciò che gli è intorno.

 

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Non mancano i momenti cazzoni come quando propongono l’inno ai vestiti di seconda mano “Thrift shop”, “White walls” o “And we danced” (in cui Macklemore si è presentato sul palco indossando rispettivamente una pelliccia, un abito da mariachi e un outfit da divo della disco dance d’altri tempi), come non mancano i loro super anthem come “Can’t hold us” (riproposta anche nel finale), “Irish celebration” e “Wings”, in cui è impossibile rimanere impassibile e non scatenarsi. Ma è nei momenti più intimi che Macklemore sorprende. Se c’è infatti una cosa che ho capito, è che a Macklemore piace parlare e aprirsi ai propri fans. Quasi ogni canzone è infatti preceduta da simpatici aneddoti, storie su come sia nata una determinata canzone o sul suo passato e su come la pensa su determinate cose. Ed è proprio in due di questi momenti che Macklemore riesce ad emozionare: quando ci ha raccontato  dei problemi con alcool e droghe che hanno segnato il suo passato, e di come essi abbiano bloccato la sua creatività (cantando successivamente “Otherside”, proposta in una splendida versione acapella); e quando con umiltà ci ha convinto e commosso con un discorso sui diritti civili e uguaglianza, che ha preceduto la meravigliosa “Same love”, canzone a favore dei matrimoni omosessuali.

Lo so, lo so….che paraculo starete pensando. Invece proprio per nulla. Basta infatti sentirlo parlare o sentirlo esibire per capire la grande passione che quest’uomo mette in quello che dice o fa. E l’incredibile successo di questo world tour ne è la prova.

Grandissimi.

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