“Con “Enter the Wu-Tang (36 Chambers)” il Wu-Tang Clan, negli anni ’90, avrebbe contagiato il resto dell’ hip-hop e dell’R’&’B come un virus incrollabile”. (Rolling Stone – U.S.A)
Il WU-TANG CLAN è uno dei gruppi fondamentali della musica urban hanno dato vita con notevole successo e definito il suono “New York” rap dagli ’90 in poi, influenzando senza possibilità di replica gli artisti emersi in seguito.
Nel 1993 debuttarono con lo straordinario capolavoro “Enter the Wu-Tang (36 Chambers)”, album d’esordio che li impose di diritto nel circolo degli immortali del genere. Oggi, a distanza di vent’anni esatti dall’uscita, il progetto originale si riunisce per un tour celebrativo che vede tutti i componenti del Clan sul palco.
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Il Wu-Tang è fin dall’esordio una “posse” di nove ragazzi dei ghetti newyorkesi, benché oggi all’appello manchi Old Dirty Bastard (deceduto nel 2004), che iniziano a rappare e produrre musica sfornando un disco d’esordio innovativo e unico nel panorama di allora, soprattutto nella grande mela, culla dell’hip hop, il cui movimento era in crisi d’identità rispetto al durissimo rap della West Coast, sostenuto con orgoglio dai NWA, dal giovanissimo Snoop Dogg e da Dr.Dre.
Il Wu-Tang Clan ebbe modo di ribaltare le regole del gioco, riuscendo così a creare un immaginario nuovissimo per la East Coast, composto sia da temi caldissimi, quali droga, violenza, sessualità spinta, racconti di gesta di strada sia da metafore che si ispiravano all’Estremo Oriente e alle arti marziali.
Lo stesso nome del gruppo ha un significato “culturale” ricco di simbologie, identità mutevoli, spiritualità, numerologia e riferimenti alle arti orientali che determinano un vero e proprio concept del progetto: temi quali lo “spirito Shaolin” o quello dei guerrieri, non sono semplicemente metafore, ma dei veri e proprio principi organizzativi del gruppo (addirittura ne parla anche un libro “The Wu-Tang Manual”: otto persone diverse che lottano insieme nella quotidianità, in studio e sul palco, ognuno con le proprie caratteristiche.
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Ogni membro del clan ha, infatti, un stile del tutto individuale, riconoscibile anche musicalmente: c’è Raekwon, che il pubblico italiano ha apprezzato dal vivo qualche tempo fa, c’è Ghostface, forse il più talentuoso del gruppo, per non parlare delle atmosfere junkie di Method Man: questi primi tre MC hanno avuto carriere soliste e collaborazioni sfolgoranti, dimostrando, fin dall’esordio, un’abilità stilistica e una proprietà di linguaggio unica e tuttora in evoluzione.
Continuando troviamo THE GZA, rinomato per le sue alchimie e metafore sul mondo degli scacchi, Masta Killa, Inspectah Deck e U-GOD, che non hanno avuto un successo clamoroso da solisti, ma che sono ottimi gregari soprattutto dal vivo.
Infine THE RZA, la mente filosofica del gruppo e produttore, la cui carriera oggi altalena tra musica e cinema; ha, infatti, recentemente esordito come regista con il suo film “The Man With The Iron Fists”, guardacaso, sulle arti marziali, il cui produttore esecutivo è “quel” Quentin Tarantino che tanto lo ha voluto per ideare la colonna sonora della saga di Kill Bill.
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Ad aprire lo show italiano del “clan” uno dei rapper più “real” e hardcore della scena italiana: Noyz Narcos.
Wu-Tang Clan – UNICA DATA ITALIANA –
13 luglio – ALFA ROMEO CITYSOUND 2013 c/o Ippodromo del Galoppo, MILANO
Apertura porte: ore 19.00
Inizio concerti: ore 21.00
Biglietti: € 35,00 + diritti di prevendita
Biglietti in cassa la sera dello show: € 42,00