Quando voglio scoprire nuovi ristoranti, sperimentare nuovi sapori o sorprendere gli amici (e pure me stesso) organizzando delle cene con piatti gustosi, freschi, colorati e originali, il blog di Giulia Marelli, in arte Arnalda Gourmet, è diventata una tappa obbligatoria! Bella, simpatica e davvero talentuosa….ecco i consigli culinari di Giulia per Modalità Demodè!
1) Raccontaci un po’ di te! Quando è nata la passione per la cucina?
Ho sempre amato la cucina ma per molto tempo mi sono limitata a mangiare e non a cucinare, perché tornavo a casa dal lavoro tardissimo e la soluzione più comoda spesso erano i cibi d’asporto. Ogni tanto mi cimentavo in qualche dolce ma era dopo la mezzanotte… C’è voluto un drastico cambio di rotta per riscoprire la gioia della cucina!
2) Quando hai deciso di fare di questa tua passione un lavoro? Come è nato, e come mai hai deciso di aprire un blog? Se non erro prima lavoravi nel mondo della moda…
Si esattamente, prima lavoravo nello scintillante mondo della moda con dei ritmi non sempre umani. Credo che chiunque abbia provato anche per un breve periodo sappia esattamente a cosa mi riferisco: nottate in ufficio, trasferte organizzate all’ultimo, niente vita personale e discutere per ore se quella borsa è di un nero più nero rispetto a quello più affianco o forse è antracite… Avevo voglia di po’di concretezza in più e volevo fare qualcosa di tangibile che mi desse una soddisfazione immediata. La cucina faceva proprio al caso mio! Così con i miei risparmi mi sono iscritta al Cordon Bleu di Parigi e ho imparato a cucinare partendo dalle basi e rivedendo molte delle mie convinzioni. Unendo questa grande passione alla fotografia e allo scrivere mi sono ritrovata ad aprire un blog di cucina per tutti gli amici che mi chiedevano qualche dritta, sia sui piatti che sui ristoranti. E così è cominciato tutto.
3) Come mai Arnalda Gourmet?
Arnalda, ahimè, è uno dei miei nomi… Per anni a scuola ho cercato di tenerlo nascosto ma in un modo o nell’altro saltava sempre fuori creando grande ilarità. Negli anni imprevedibilmente ha cominciato anche a divertirmi e ho deciso di dargli una seconda possibilità! In realtà Arnalda è quella parte di me che non ha paura di mettersi in gioco e di rincorrere i propri sogni. Ognuno ha un’Arnalda in sé, basta cercarla!
4) Moda e cucina: esiste secondo te un modo per coniugare queste tue due grandi passioni? Moda e cucina possono andare a braccetto?
Moda e cucina sono legate in modo indissolubile, quando metto una pietanza su un piatto è come se scegliessi gli accessori giusti per un bell’abito. L’estetica e il colore accomunano moda e cucina, ma anche la creatività è fondamentale. Il rischio nella moda è di non riuscire a ironizzare su quello che si fa, mentre in cucina è bene non prendersi troppo sul serio: spesso sbaglio ingredienti, carbonizzo torte etc…ma fa tutto parte del gioco!
5) Il tuo piatto preferito?
I miei piatti preferiti non sono esattamente dei piatti femminili, mettetemi davanti a un piatto di brasato e polenta o a un piatto di crauti e vi conquisterò il mondo! In alternativa un buon cinese è un ottimo ripiego!
6) Quello che invece proprio non ti piace?
In realtà sono per definizione un’onnivora. Non mi stanco mai di provare tutto senza timore e grande curiosità. Ciò che non mi piace non è un piatto o un ingrediente in particolare ma è la sua preparazione sbagliata. Tipo la pasta scotta può esser ben peggio di qualunque altra cosa.
Altra cosa che non amo proprio sono le microscopiche dosi che preparano nei ristoranti più raffinati: se ordino un piatto di ravioli non voglio trovarmi davanti un unico raviolo che mi guarda solo e sconsolato da un piatto immenso e vuoto…
7) La tua (o le tue) specialità? Hai un ingrediente che nelle tue ricette non manca mai?
Mi piace moltissimo cambiare con piccoli tocchi i piatti più comuni, dandogli delle note o delle sfumature impreviste. Per questo amo immensamente le spezie. Prova semplicemente ad aggiungere dello zafferano in polvere all’interno di un sugo di pomodoro prima di condire gli spaghetti. Gli spaghetti si tingeranno un pochino di giallo e la salsa avrà un sapore più rotondo e sorprendente. E’ con i piccoli tocchi che si riesce a far propria una ricetta!
8) Che direzione credi stia prendendo il mondo della cucina? Che ne pensi ad esempio di questo boom di reality show dedicati?
Credo che al momento esistano due correnti diverse sia di pensiero che di cucina: da una parte si sta tornado al cibo locale, quello che poteva esser quello dei nostri bisnonni o perlomeno agli stessi ingredienti cucinati con tecniche di cucina più evolute. Con una grande attenzione all’origine dei prodotti e soprattutto alla qualità. Dall’altra imperversa la cucina fusion che spazia prendendo influenze da tutto il mondo. Trovo che entrambe siano molto interessanti.
I reality e tutti i programmi sulla cucina stanno portano noi italiani, popolo di buongustai, a riscoprire il piacere del fare e del cucinare a casa, il che mi sembra molto positivo e allo stesso tempo sta ampliando la cultura gastronomica di ciascuno di noi. La cosa che più mi sbalordisce è che ormai è un fenomeno di massa che spazia dall’adolescente fino alle persone più mature: il cibo è tornato ad avere la sua funzione di aggregazione, oltre a quella di nutrimento.
9) Che rapporto hai con il cibo biologico e a km zero? Quanto credi sia importante una cucina di questo tipo?
In realtà compro solo la frutta biologica, per il resto dei prodotti penso sia molto difficile che siano effettivamente tali. Trovo più importante conoscer la provenienza del prodotto e sapere come è stato cresciuto, magari conoscendo di persona chi c’è dietro alla filiera. Noi italiani siamo molto fortunati perché a km 0 riusciamo a trovare di tutto, ma se abitassi in un paese dove i pomodori non sanno di pomodoro o ci sono solo rape sarei la prima a comprare prodotti d’importazione senza remore!
10) Una ricetta semplice e veloce che consiglieresti a noi di modalita demode?
Più che di una ricetta di cui i blog sono pieni, ho un suggerimento: compratevi un pomodoro cuore di bue maturo e profumato. Lavatelo, tagliatelo a fette e metteteci solo un pizzico di sale e non aggiungete nient’altro. Gustatevelo e godetevelo nel vero senso della parola, concedetevi del tempo per assaporarlo con lentezza. Il sapore del sole e della terra che racchiude è più appagante di qualunque intruglio. Per me questa è la ricetta della felicità e allo stesso tempo la più difficile: trovare il tempo per gustare le cose più semplici.
11) Progetti futuri?
Sono un turbinio di idee! Progetti futuri ce ne sono tanti ma sono ancora solo nella mia mente, vi aggiornerò poco a poco!
12) Ed infine, una domanda di rito…che modalità hai in testa?
Modalità demodé mi rispecchia moltissimo! Ma anche modalità happy: sono un’incorreggibile ottimista, anche nelle situazioni meno rosee sono per il think pink.
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