Ci sono mattine in cui ci si sveglia a Milano e si va al bar a consumare “cappuccio e brioche” , e mattine d ‘estate in cui ci si sveglia a Palermo e si va a mangiare una parmigiana a Ballarò .
Scendendo dal Teatro Massimo per via Maqueda ecco che iniziano a comparire le bancarelle, insieme alle voci fragorose dei venditori e agli odori di frutta, verdura, pesce e altre delizie.
Ballarò è il più antico dei mercati palermitani, frequentato ogni giorno da centinaia di persone (di cui molti turisti italiani e stranieri), e prende il nome da Bahlara, un villaggio vicino Monreale dove approdarono i primi mercanti arabi.
Se la parmigiana vi risulta pesante come colazione, potete sempre gustare polpi bolliti, panelle fritte, arancine e panini con la milza… A seguire una bella granita di gelsi per rinfrescarsi e poi dritti al mare!
Questa è una di quelle mattine a Milano. Ciao.. vado al bar a ordinare cappuccio e brioche 🙁
Credits photo: Chiara App
Una passeggiata a Ballarò è l’occasione per tuffarsi nel passato ed esplorare la storia della Sicilia. Infatti, si tratta probabilmente del più antico mercato alimentare di Palermo, di cui scrive, nei suoi appunti, Ibn Hawgal, un viaggiatore arabo del X secolo. – See more at: http://www.guidasicilia.it/ballaro-il-mercato-piu-antico-di-palermo/rubriche/1959#sthash.TVO17IVX.dpuf

La storia e la vera anima del quartiere si trova comunque, nei suoi vicoli stretti e nei suoi angoli oscuri, tra le case basse e fatiscenti e tra le splendide chiese e le edicole votive, tra le macerie dei palazzi sventrati, a volte abitati solo in qualche piano che sembra stia per crollare. Spettacolare anche il mercato, vivace come quello della Vucciria, con i colori accesi della frutta che si mischiano alle sfumature argentate del pesce, con i suoi suoni, le voci e gli odori di carne, pesce e arance.
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La storia e la vera anima del quartiere si trova comunque, nei suoi vicoli stretti e nei suoi angoli oscuri, tra le case basse e fatiscenti e tra le splendide chiese e le edicole votive, tra le macerie dei palazzi sventrati, a volte abitati solo in qualche piano che sembra stia per crollare. Spettacolare anche il mercato, vivace come quello della Vucciria, con i colori accesi della frutta che si mischiano alle sfumature argentate del pesce, con i suoi suoni, le voci e gli odori di carne, pesce e arance.
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