Ci sono dei luoghi dove la mente va a rifugiarsi in qualche giornata di lavoro nel caos della città.
Il mio spesso è il Al Trabucco da Mimì’, posto speciale per posizione, struttura, storia e unicità. Per me significa tante serate tra amici dal tramonto a tarda sera, un appuntamento immancabile delle mie vacanze pugliesi.
Quest’anno puntuale ci sono tornata per rilassarmi con lo splendido tramonto che si gode dal ristorante, posizionato sul promontorio attiguo alla Baia di San Nicola (Peschici, Gargano), e ho trovato molte novità, opera di Domenico e Vincenzo Ottaviano, ultima generazione della famiglia che gestisce il trabucco dagli anni 50 .
La famiglia Ottaviano è una delle più antiche famiglie di costruttori di trabucchi dell’intero promontorio. Dagli anni venti infatti gli esponenti di questa famiglia hanno costruito molte di queste strutture per la pesca nella zona del Gargano, divenendone in parte proprietari come ricompensa per il lavoro svolto. Come riportato nella storia ufficiale :
“Mimì dopo aver fatto fortuna in Canada tornò a Peschici con la moglie Lucia nel 1956, e rimise in sesto il vecchio trabucco custodito dal padre. Mentre Mimì continuava a trascorrere le calde giornate estive sul trabucco, vedeva sempre più turisti affascinati dal suo congegno. Spinto dalla moglie Lucia, capì che non potevano farsi sfuggire questa occasione e aprirono un piccolo bar.”
Da lì ad oggi il Trabucco è diventato un vero e proprio ristorante grazie all’apporto di tutta la famiglia di Mimì, ai suoi figli e ai suoi nipoti, appunto Domenico e Vincenzo, che ricordo ancora ragazzini dare una mano tra i tavoli in alta stagione. Ora li ritrovo adulti e perfettamente coscienti delle potenzialità del trabucco e di come vogliono gestirlo, nel rispetto della tradizione ma con tanta voglia di innovazione. Forti degli insegnamenti trasmessi dalla famiglia e dagli studi universitari a Parma e dei viaggi oltreoceano, i due gemelli si sono posti degli obiettivi coraggiosi.
Io e il fotografo arriviamo tardi per l’intervista quindi Domenico (lo chef) ci racconta brevemente la storia della sua famiglia mangiando velocemente un piatto di pasta prima del turno di pranzo ( tutto prenotato anche oggi!).
“Non ricordo a che età ho iniziato a lavorare qui” mi dice con gli occhi sorridenti di chi è cresciuto davanti a questo panorama mozzafiato e che ora freme per rendere quel posto una meta per “viaggiatori e non per soli turisti”.
Un’azione combinata di un’offerta più raffinata e di un servizio migliore unito all’uso dei social network stanno portando infatti una clientela più mirata e in gran parte anche più giovane grazie alla creazione di un’area “aperitivo” dove poter bere un bicchiere di vino, birra artigianale o di bollicine accompagnati da alici fritte, spiedini di polipo, bruschette e altre prelibatezze tipiche. Il tutto reso indimenticabile da un tramonto sull’adriatico che illumina di rosa il bianco paese di Peschici .
Vincenzo si occupa della selezione dei vini e delle birre oltre a tenere testa agli assetati che prendono d’assalto la zona aperitivo al rientro dalle spiagge della zona. Una fornita cantina di soli vini pugliesi, con buoni vitigni internazionali ma una predilezione per quelli autoctoni e una selezione di birre artigianali pugliesi e italiane per i più esigenti . Unica eccezione staniera è la scelta di Champagne francesi. Vincenzo mi racconta che avrebbe voluto frequentare un master accademico per specializzarsi meglio ma alla fine ha preferito fare esperienza sul campo in una cantina di Champagne francese dove andrà alla fine della stagione e intanto progetta viaggi in California e Giappone durante i mesi invernali.
Domenico racconta tutto questo e molto ancora nel suo blog “Altrabucco Foodblog, Il Gargano in cucina”, dove potrete seguire in diretta (come su Fb e instagram) come si svolgono le giornate al Trabucco tra pesca di cefali e nuove ricette . Vi verrà l’acquolina in bocca !
Le soddisfazioni arrivano copiose, sia dalla clientela affezionata, sia da chi scopre il posto per la prima volta, come dagli articoli su riviste italiane e internazionali e dall’utilizzo del trabucco tra ai simboli della Puglia per la campagna #Weareinpuglia.
L’atmosfera al tramonto è magica ma il trabucco offre un’esperienza altrettanto piacevole di giorno, quando i colori sono vivi e si mangia all’ombra delle canne, davanti all azzurro a perdita d’occhio seduti sulle panche di legno nella verande esterne costruite con travi dei vecchi trabucchi, pali portati dalle mareggiate invernali, tronchi contorti e scultorei; e ancora boe, nasse, reti…
Infatti data l’ora ci fermiamo anche noi per un piatto di troccoli con gli scampi. La formula è la stessa di tanti anni fa. Ti metti in coda, scegli dalla lavagna, ordini e ti cerchi un tavolo con vista .
Vi consigliamo di prenotare ( è possibile prenotare direttamente sul sito web) per non rischiare di arrivare li e rimanere con l’amaro in bocca! Il ristorante è stato prenotato anche con mesi di anticipo quest’anno..
Avanti così ragazzi ! Ci vediamo la prossima estate!
Foto Francesco Lamonaca