Ormai la cucina giapponese è entrata nelle nostre abitudini alimentari ed i ristoranti che ne propongono i piatti tipici nascono sempre più di frequente in tutte le città europee. Nell’immaginario di molti purtroppo la secolare tradizione culinaria giapponese si riduce a Sushi e Sashimi, o al massimo ad un piatto di Udon. Così come all’estero la cucina italiana a volte è sintetizzata in pasta, pizza e al massimo parmigiano!
La scorsa domenica ho avuto un insolito invito a cena ” Per le 20.30 da me: Yoji cucina l’ OKONOMYAKI!”
Per chi non lo sapesse l’Okonomyaki (letteralmente okonomi = ciò che vuoi, yaki = alla griglia) è un tipico piatto di street food giapponese e Yoji Tokuyoshi è il sous chef dell’Osteria Francescana di Modena (il ristorante italiano più alto nella classifica dei 50 miglior ristoranti al mondo: quinto posto).
Yoji arriva con tutti gli ingredienti per preparare questo piatto e ci dice ” E’ molto semplice! Ora vi faccio vedere…” . Certo è molto semplice se uno chef porta l’occorrente selezionando i migliori ingredienti !
Ecco tutto ciò di cui avrete bisogno per la prepazione dell’ OKONOMYAKI per 10 pesone nella sua ricetta tradizionale (le varianti sono particamente infinite)
– 300 grammi di Farina – 10 uova – 1 litro d’acqua per la preparazione dell’impasto
-verze, carote e cipolle crude tagliuzzate sottili
-un purè di carne di branzino, brodo di gambero e teste di calamari
– Gamberi e calamari freschi
I gamberi e i calamari si fanno soffriggere in padella per meno di un minuto, una volta dorati si aggiunge il composto precedentemente preparato con impasto di farina e uova, purè di pesce e verdure crude.
Come per una frittata si attende che un lato sia cotto e compatto per girare l’okonomyaki affinchè sia ben cotto da entrambe la parti. Yoji lo fa con un movimento di padella veloce ed esatto che ci lascia stupefatte!
Quando la cottura è ultimata si aggiungono in sequenza : salsa OKONOMYAKI (una salsa agrodolce , densa e scura), aonori (alghe secche in polvere ) e per finire Katsuobushi (sottili fiocchi di tonno secco affumicato).
Ripetere il procedimento per ogni okonomyaki da preparare finchè non si è sazi!
Yoji Tokuyoshi è arrivato in Italia 7 anni fa, con pochi soldi e molta motivazione, per cercare lavoro nelle cucine dei ristoranti italiani e dopo tante ricerche finalmente ha avuto l’opportunità di accedere ai fornelli di uno degli chef più importanti del momento: Massimo Bottura. A fine cena gli chiedo ” Yoji ma cosa cucini se torni a casa stanco la sera ed hai voglia di qualcosa di buono?” . Lui ride e mi risponde ” Un piatto di pasta!”.
Grazie Yoji!