Una vita a cavallo tra le due guerre, ebre tedesco ma trapiantato in Olanda, Erwin Blumenfeld arriva alla fama come fotografo a New York, dove inizia a lavorare per Harper’s Bazaar e come freelance per Vogue US ed altre riviste di moda. Nel giro di pochi anni diventa uno dei più celebri fotografi di moda negli Stati Uniti, tanto che il New York Times lo definisce “una guida eccezionale dell’immaginario fotografico”.
La mostra “Blumenfeld Studio – New York 1941-1960” si concentra proprio sui lavori che realizza nel suo studio di Central Park a New York durante la Seconda Guerra Mondiale e i successivi anni del boom economico. Dalla fotografia di moda alle campagne pubblicitarie, dai ritratti di personalità, ai manifesti della propaganda, fino ai lavori sperimentali che oggi sono stati riconosciuti come significativi e determinanti per lo sviluppo della fotografia contemporanea.
La sua collaborazione con Vogue e con l’allora direttore Alexander Liberman, durata 15 anni, segna il culmine della sua carriera in America. Negli stessi anni lavora regolarmente con altre riviste americane come Life Magazine e Cosmopolitan, inoltre realizza importanti campagne pubblicitarie per alcuni clienti, tra cui Dior, Elizabeth Arden, Max Factor, L’Oréal e Helena Rubenstein.
Blumenfeld sviluppa il suo stile sperimentando tecniche come il fotomontaggio, la solarizzazione, le diapositive a colori e un’infinità di tecniche ibride, cercando sempre essere considerato come un artista d’avanguardia, piuttosto che come un fotografo di moda, traendo anche spesso ispirazione dalla storia dell’arte, citando i grandi pittori per la realizzazione delle sue foto.
ERWIN BLUMENFELD
Blumenfeld Studio – New York, 1941-1960
a cura di Nadia Blumenfeld Charbit, François Cheval e Ute Eskildsen
in mostra dal 16 febbraio al 30 marzo 2014
tutti i giorni, ore 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00