Per me una sola cosa conta:
l’istante e l’eternità, l’eternità che,
come la linea dell’orizzonte, non smette di arretrare.
H.C.B.
Henri Cartier-Bresson non voleva fare il fotografo. Ma i viaggi, che hanno il potere di rivelare i veri talenti delle persone, lo portarono a scoprire la sua innata volontà di fissare gli attimi veloci per l’eternità. Fu dopo un viaggio in Costa d’Avorio infatti che comprò la sua Leica 35, da cui non si separò per molti anni, durante i quali immortalò immagini in tutti gli angoli del mondo: Cina, Messico, Canada, Stati Uniti, Cuba, India, Giappone, Unione Sovietica e infine Italia e la sua Parigi.
Per lui fotografare significava “mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”
Dopo Roma, è Caserta ad ospitare la mostra fotografica di Cartier-Bresson, allestendo l’esibizione nelle sale principali degli appartamenti reali della Reggia borbonica.
Il progetto della mostra è nato qualche anno fa, quando un gruppo di amici ha pensato di festeggiare il compleanno di Henri Cartier-Bresson chiedendo a intellettuali, scrittori, critici, fotografi o anche semplicemente grandi amici del maestro di commentare ognuno la sua immagine preferita . Ne è nata una selezione di capolavori unici descritti dalle parole affettuose e autorevoli di grandi voci del secolo scorso.
Quarantaquattro fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in bianco e nero, accompagnate dal commento – tra gli altri – di Aulenti, Balthus, Baricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg e Varda.
Un’ ottima occasione per visitare anche la mostra permanente Terrae Motus di cui vi avevamo parlato qui, e per godere della maestosità del palazzo vanvitelliano con i suoi splendidi giardini.
HENRI CARTIER-BRESSON: Immagini e parole
1 Novembre 2012 – 14 gennaio 2013
Reggia di Caserta