
- Gloria Swanson
Edward Steichen è stato uno dei personaggi più prolifici, influenti e controversi della storia della fotografia. Affermato e riconosciuto pittore e fotografo a livello internazionale, dopo alcuni anni di reportage di guerra,n el 1923 è nominato responsabile della sezione di fotografia delle edizioni Condé Nast in particolare delle riviste Vogue e Vanity Fair, una delle posizioni più prestigiose ed ambite nel campo della fotografia commerciale. Ed è alla sua produzione fotografica di questo periodo che la Galleria Carla Sozzani (corso Como 10) dedica Edward Steichen: gli anni Condé Nast, una retrospettiva in mostra fino al 12 febbraio.
Sebbene questo incarico andasse contro il nobile principio “l’arte per l’arte” abbracciato dal suo mentore il fotografo Alfred Stieglitz, Steichen decise di cogliere questa opportunità dopo aver concluso che la natura della fotografia è di essere utile:
“Ho voluto lavorare su commissione, come un ingegnere”.
Nei quindici anni successivi, grazie alle possibilità e al prestigio conferito dall’impero Condé Nast, Steichen realizzò un’opera di ineguagliabile brillantezza, il suo straordinario talento e le sue eccezionali energie riuscirono ad enfatizzare e rendere affascinante la cultura contemporanea e le sue personalità— nella politica, letteratura, giornalismo, danza, teatro, musica, moda, opera e cinema.
Nessun altro fotografo ritrattista avrebbe potuto confrontarsi con Steichen per il numero di audaci e coinvolgenti studi che produsse per Vanity Fair e Vogue. Chi altro poteva vantare di aver fotografato molti dei migliori registi al mondo, attori, attrici, pittori, atleti, drammaturghi, produttori, poeti, giornalisti, ballerini, cantanti, scrittori?
Negli anni venti e trenta, Steichen creò un nuovo stile della fotografia di moda, che fino ad allora era stata un’incoerente e pittorica espressione, non al passo con la filosofia modernista sostenuta dagli stessi stilisti attratti dalle avanguardie del tempo.
L’esposizione diretta di Steichen alle nuove correnti artistiche a livello internazionale e la sua naturale ed eclettica inclinazione lo resero l’ideale interprete della moda nel mondo della fotografia. Il suo stile innovativo, dettagliato ed illuminato ha rivoluzionato la fotografia di moda ed è ancora oggi presente nelle fotografie dei suoi discendenti quali George Hoyningen-Huene, Horst p. Horst, Richard Avedon, Robert Mapplethorpe e Bruce Weber.
L’elenco completo dei ritratti di Steichen stupisce per la sua varietà. Tra più di mille soggetti fotografò una generazione di registi, attori, ballerini, statisti, scrittori , musicisti etc…Spesso nei ritratti di attrici ed artiste c’è un chiaro riferimento alla moda: Colette indossa abiti di Chanel; Hepburn di Schiaparelli, Swanson di Chanel. Ciò che colpisce oggi, circa settantacinque anni più tardi, è la versatilità del suo approccio. Steichen non guardò mai indietro, anzi costantemente riuscì a trovare nuovi e privilegiati modi per fotografare le sue modelle e i loro abiti.
Edward Steichen
gli anni Condè Nast
Milano – Galleria Carla Sozzani www.galleriacarlasozzani.org
Fino al 12 febbraio