THE RULE OF LEAD – LA REGOLA DEL PIOMBO “Siamo invisibili finché non compiamo un atto d’amore”
è un thriller il primo film di Giacomo Arrigoni che ha investito nel progetto e ha raccolto un team di giovani professionisti appassionati e un cast di attori di talento che hanno portato il loro entusiasmo al progetto.
La ricerca delle inusuali location è stato il compito più complesso: ottenere il permesso di girare in un’antica villa fatiscente e tra le vecchie giostre e le montagne russe di uno degli ultimi luna park italiani abbandonati è stata una vera sfida.
Molteplici ostacoli non hanno condizionato un progetto nato low budget soltanto nel nome e non nelle ambizioni. Per non risparmiarsi nessuna difficoltà, il regista ha concepito una storia che ha richiesto più di venti attori (quattro dei quali bambini tra i 9 e i 4 anni!), frequenti cambi di look, effetti visivi che hanno reso necessario riprese in blu screen e anche una piccola folla di comparse.
Incentrato sul tema scottante dei “bambini invisibili”, i bambini abbandonati e dimenticati nelle mani di organizzazioni criminali che li sfruttano per furti e per il racket delle elemosine, “La Regola del Piombo” affronta un problema sociale di rilevanza internazionale attraverso il linguaggio della finzione cinematografica.
Una moderna favola dark il film parla al cuore dello spettatore mettendo in scena l’insolita e contrastata amicizia tra una ragazzina sola e un fantasma di un assassino venuto a redimere la sua anima tramite un atto d’amore: salvare due bambini di strada dalla loro prigionia. Il rapporto tra visibile e invisibile: i protagonisti sono tutti personaggi invisibili, esseri abbandonati e dimenticati dalla società o anime che hanno perduto la loro forma umana e vagano alla ricerca di un gesto d’amore che li renda presenti, strappandoli dall’oblio e dall’oscurità. Un percorso di redenzione per trasformare l’anima da piombo in oro.
Abbiamo incontrato Giacomo Arrigoni, regista e sceneggiatore italiano esordiente, e abbiamo avuto un’intervista in esclusiva prima dell’uscita del film che, al momento, sta affrontando diversi festival internazionali e che non vediamo l’ora di poter vedere sul grande schermo!
Giacomo ha vinto numerosi premi con i suoi cortometraggi “Al Buio”, “Il Cercatore”, “L’Ombra della Legnaia” e “Sintonia”. “The Rule of Lead – La Regola del Piombo” che ha scritto, diretto e prodotto in co-produzione con Magestic Film è il suo primo lungometraggio. Ha lavorato con il premio Oscar Giuseppe Tornatore ed è stato nella Giuria Internazionale dell’I’ve Seen Films International Film Festival 2011 accanto a Ridley Scott, Robert Rodriguez e Rutger Hauer.
Come si arriva a girare un film?
Con tenacia, ostinazione, passione e follia. Senza dimenticare un consistente aiuto da parte del destino e di qualche centinaio di persone…
Quante volte hai pensato “forse è meglio che lascio perdere”?
Solo un istante prima di prendere la decisione definitiva e dare inizio all’intera lavorazione… L’ho pensato come domanda rivolta al vento e ho aspettato una risposta qualunque, un qualsiasi tipo di segno dall’universo. Il giorno dopo la risposta è arrivata davvero e da quel momento non ho più dubitato, nemmeno nelle situazioni più difficili!
A cena con i più grandi filmmakers internazionali. Chi inviti?
Steven Spielberg, Woody Allen, Quentin Tarantino, Martin Scorsese, Tim Burton e Aki Kaurismaki.
.. E cosa gli cucini?
E’ meglio che li porti a cena fuori…
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Parlaci del tuo lungo “La Regola del Piombo”. Un ricordo bellissimo e un momento odioso che hai vissuto durante le fasi di realizzazione di questo intenso progetto.
Ricordo con un brivido l’entusiasmo tutte le persone che si sono impegnate per aiutarmi a realizzare questo film. Un momento magico è stato vedere gli abitanti di Pallare, il paese dove abbiamo girato alcune scene, scendere nelle strade dopo aver assistito dalle loro finestre a una ripresa di diverse ore sotto il sole e portare biscotti e bibite al cast e alla troupe. Dal mio punto di vista non ci sono stati momenti odiosi, perchè tendo a vedere le situazioni complesse e potenzialmente fastidiose come occasioni da ribaltare in chiave positiva per scovare un “tesoro nascosto”. Ma ricordo con divertimento quando l’auto di uno degli attori è rimasta incastrata sopra un tronco nel pieno della notte (un po’ come accade al protagonista di “Big Fish”!) e non c’è stato alcun modo di liberarla fino all’alba, quando sono nuovamente intervenuti… gli abitanti del paese!
Progetti per il futuro.
Molte altre storie da raccontare con le immagini!
La nostra consueta domanda finale è.. Che modalità avete in testa?
Modalità dream-on: attivata.