Il tema dei nuovi servizi social e del community-sharing sta esplodendo. Dalla mobilità, all’assistenza alla persona. Oggi, come mai prima, bisogni sociali e nuove tecnologie possono incontrarsi e giocare un ruolo determinante nel supportare quelle che sono le mutate esigenze della “generazione crisi”. Crisi economica, del lavoro certo, ma non delle idee. BlaBla car, AirB&B, CoWo e tutto ciò che finisce con “sharing” risulta come una forma innovativa di mutuo sostegno che mischia genio creativo e smart communities. Uno degli esempi che troviamo più interessante lo raccontiamo con un’intervista ad uno dei creatori di “Wiceversa – dalla Comunità alla Community e viceversa”, progetto in concorso su EdisonStart per promuovere la prima App per il Crowdfunding di comunità!
Iniziamo dal nome, Wiceversa. Cosa volete comunicare?
Wiceversa indica reciprocità, un percorso che parte da uno stadio di condivisione delle problematiche e dei bisogni in una data comunità e che a quella data comunità ritorna dopo aver attraversato i canali social e del crowdfunding.
Siamo tutti nauseati dalla politica di questo paese, ma non ci rendiamo conto che la politica è nel nostro quotidiano, siamo noi. Smettiamola di puntare il dito e cerchiamo di crearci le condizioni migliori per vivere e vivere insieme. Niente retorica, solo idee.
A chi vi rivolgete?
A tutti quelli che vogliono sperimentare nuovi modelli di relazione sociale da portare all’attenzione delle comunità e dei suoi rappresentanti istituzionali. Utilizzando due strumenti orami in rapida diffusione, il crowdfunding e le mobile App, insieme ad un lavoro di ricerca sociale e percezione del bisogno daremo la possibilità alla e-comunity di sostenere direttamente tramite il proprio device uno o più progetti emersi con metodi di pianificazione partecipata.
Cosa intendete per pianificazione partecipata e percezione del bisogno?
La risposta a questa domanda si chiama Cohabitation Strategies (www.cohstra.org), un collettivo che vive tra New York, Rotterdam e Ibiza (e già per questo mi sembrano ammirabili!) e che svolge interventi di riqualificazione urbana partendo dalle persone che abitano le zone più marginalizzate e periferiche delle grandi città. Facendo emergere talenti e bisogni di una comunità si costruiscono strategie condivise di sviluppo locale.
Avete scelto di proporre Wiceversa focalizzandovi sulla zona 7 di Milano, perché Quarto Cagnino?
Wiceversa rientra in un più ampio intervento di riqualificazione urbana che stiamo progettando su quel territorio dove oggi non esistono o quasi servizi al cittadino e dove crediamo possa nascere un vero e proprio Distretto Culturale. Stiamo lavorando da oltre un anno per creare un Polo Culturale Urbano e ridare fruibilità ad un’antica cascina della zona. Siamo convinti che cultura e integrazione sociale oggi siano due leve di rinascita, prima di tutto relazionale e poi anche economica.
Chi siete e chi ha avuto l’idea?
Ci siamo presentati al bando come gruppo informale perché rappresentiamo diverse realtà associative e professionali. Al centro di questo team c’è l’impresa sociale srl BAAM! che ha fatto nascere il progetto e mira ad essere la protagonista della rinascita di quell’area di Milano. Insieme a BAAM! e a CohabitationStrategies ci sono l’Associazione Culturale Ludwig – Officina di Linguaggi Contemporanei per il lavoro di mediazione culturale e coinvolgimento della comunità, il progetto LandscapeCoreography che ha già esperienza di attività community-based ed Alvise Susmel (fondatore di mobiloud, 50pixels e Poeticoding società di programmazione e sviluppo di app e piattaforme web tra le più apprezzate in Europa) per tutta la progettazione tecnica.
Quindi ora cosa aspettate a farci scaricare Wiceversa ed iniziare a finanziare i nostri quartieri?
Hai fatto bene a dire nostri perché Wiceversa nasce per Quarto Cagnino, ma può essere replicato ovunque ci sia una comunità pronta a partecipare. Noi siamo pronti, adesso aspettiamo il voto sul portale EdisonStart, di quanti credono nella nostra idea e vogliono supportarci.
#wiceversa – cambiati la città!
Per votare vai su http://goo.gl/7h40pp e registrati (ci vuole un minuto).