Eccoci a fare i conti con l’anno nuovo. Ho posto la canonica domanda sui buoni propositi ad alcuni amici ed in cima alle classifiche delle buone intenzioni ci sono: viaggiare di più, usare meno i social network, fare più attività fisica, lavorare meno..
Io vi propongo, come l’anno scorso, di leggere più libri. Per ora l’intenzione si è tramutata soprattutto nel comprare più libri, atto che di per se può rendere felici. Quindi un aperitivo in meno e un giro in libreria in più a volte basta per migliorare una giornata. A seguire, spegnere il computer, accomodarsi sul divano e prendersi del tempo per leggere.
Questi i libri che ho amato nel 2014
MIRANDA JULY- Tu più di chiunque altro
“What a terrible mistake to let go of something wonderful for something real.”
Di Miranda July e del suo universo bizzarro avevamo già parlato qui a proposito di uno dei suoi più noti film Me and everyone we know. Ma Miranda è una donna eclettica come poche, quindi se amate la sua estetica vi consiglio No one Belongs here more than you. Divertentissima la presentazione che fa la July del suo libro qui con una serie di scatti dei fornelli di casa sua. Il libro si compone di brevi episodi che si leggono piacevolmente e velocemente, e che ci portano in un mondo che non accetta la mera logica, preferendo di gran lunga lo stupore e la meraviglia.
DAVID GROSSMAN – Che tu sia per me il coltello
“Mi è insopportabile non dire tutto, ma proprio tutto, a una persona che sembra in grado di capire.”
Yair vede Myriam per un secondo in un bar, ne rimane colpito, e decide di iniziare a scriverle delle lettere. Un monologo lungo quasi sei mesi e metà libro, in cui si immagina una storia d’amore che prende contorni sempre più intensi, fino a quando lui si arrende e si interrompe. Allora Myriam inizia a scrivere un diario, rivolgendosi a lui ma non inviandogli le sue parole. In una terza e ultima fase, finalmente inizia un dialogo. Un romanzo dalla struttura particolare, in cui è facile cedere all’immedesimazione.
“È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.”
Letto a 20 anni per un compito assegnato all’Accademia ( disegnare i costumi e le scenografie per la mise en scene del libro), e ripreso in mano 13 anni dopo quasi per caso. Calvino ha scritto questo libro in un tempo lungo, a più riprese, con intervalli lunghi, come se queste città immaginarie affiorassero a poco a poco nella sua memoria . Città metaforiche, luoghi della mente, un viaggio nella coscienza. Un libro che stimola la fantasia.
PHILIP ROTH – L’animale Morente
“Un uomo non avrebbe i due terzi dei problemi che ha se non continuasse a cercare una donna da scopare. È il sesso a sconvolgere le nostre vite, solitamente ordinate.”
Un professore universitario, senza remore morali, approfitta della sua posizione e del suo carisma per “portarsi a letto” le sue ex-studentesse. Sullo sfondo la rivoluzione sessuale degli anni 60. Nonostante la brevità del libro ci ho messo un certo tempo ad arrivare all’ultima pagina di questo libro, abbandonato per mesi sul comodino (anzi sotto) . Chi conosce Roth sa che può essere disturbante per il suo cinismo e per il suo esporre i fatti con una crudezza che non perdona. Nonostante questo ho trovato L’animale morente un romanzo che vale la pena di essere letto perchè tratta i grandi temi di sempre ( amore, sesso e morte) in modo bieco ma magistrale.
DORIS LESSING – Un luogo senza tempo
Credo che il titolo originale fosse molto più appropriato (The Making of the Representative for Planet 8), ma come per alcuni film si ha il brutto vizio di banalizzare . Il Pianeta 8 appunto, da sempre caratterizzato da un clima caldo, abitato da esseri semplici, abili nel loro lavoro, deve affrontare una prossima glaciazione e il difficile incarico di convincere gli abitanti ad attrezzarsi proteggersi dall’arrivo di questo grande mutamento climatico spetterà a Canopus, il pianeta protettore. Un tema ricorrente in molti film e libri quello della catastrofe imminente che può far scomparire il nostro mondo. Non amo la fantascienza in nessuna delle sue forme, ma un passaggio lampo, non troppo ragionato, in libreria prima di prendere un treno da Milano mi ha fatto ricredere. Ero appassionata già alla stazione di Bologna!
WASSILI KANDINSKY – Lo spirituale nell’arte
Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo,
e spesso è madre dei nostri sentimenti […]
Non c’è nessun dovere in arte. L’arte è eternamente libera.
Fugge il «dovere» come il giorno la notte
Lo sapevate che i colori hanno un sapore e un odore e un suono? E’ la vostra mente che riconosce questi stimoli .. E lo sapevate che il colore giallo è dotato di un movimento radiante e di un effetto centrifugo? No..? Allora meglio che diate una letta a Kandinsky, che con questo saggio ha indagato sulla connessione tra opera d’arte e dimensione spirituale.
«II mio libro Lo spirituale nell’arte, come Il Cavaliere Azzurro, si proponeva soprattutto di risvegliare la capacità, indispensabile in futuro, di cogliere nelle cose materiali e nelle cose astratte l’elemento spirituale, che rende possibili infinite esperienze».
SIMMEL – La moda
“La moda esprime quindi la tensione tra uniformità e differenziazione, il desiderio contraddittorio di essere parte di un gruppo e simultaneamente stare fuori del gruppo, affermando la propria individualità. “
Per finire un bel trattato di sociologia che dovrebbero leggere tutti prima di approcciarsi a qualsivoglia discorso sulla moda. Dall’inizio dei tempi due sono stati i bisogni dell’uomo che hanno creato il concetto di moda : il bisogno di conformità e il bisogno di distinguersi. Un conflitto che si autoalimenta in continuo oscillare tra l’esigenza di imporre la propria personalità unica e la tensione al voler appartenere ad un gruppo e ad un’epoca in senso lato.
Questo libro è stato un gradito e inatteso regalo, perchè se è un piacere acquistarli, i libri è ancor più bello regalarli o riceverli (ammesso che siano azzeccati !)
Buona lettura