Consigli di Lettura per l’estate 2015

Più spazio in valigia per i libri

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Sempre più spesso mi capita di sentire battibecchi tra chi si è convertito al kindle e chi rimane affezionato alla carta e anche al peso dei libri, non sempre “comodi” da portare in vacanza.

Io, che non ho ancora ceduto alla lettura su schermo, ho portato coraggiosamente con me ovunque andassi le 490 pagine del romanzo La Versione di Barney, non vedendo l’ora di trovarmi ad attendere un volo in aeroporto o di avere un qualsivoglia momento libero per tirarlo fuori dalla mia borsa.

Gli altri libri consigliati saranno quindi “più leggeri” per consentirvi di portarne anche più di uno con voi in valigia senza dover ricorrere al tablet. Se invece vi siete irremediabilmente abituati alla sottiletta sono sicura che siano tutti titoli facilmente reperibili per il download.

 Franny And Zooey – J.D. Salinger

 “gli oggetti che rivelano davvero il nostro carattere sono quelli apparentemente casuali lasciati sparsi sul comodino.”

Di Salinger tutti conoscono il noto Giovane Holden, ma questo romanzo meno famoso è a mio parere più interessante e profondo. Composto di due lunghi racconti, il romanzo tratta delle vicende della famiglia Glass, e più in particolare della crisi spirituale di Franny, la sorellina di sei fratelli maschi, tutti ex bambini prodigio. Un libro senza trama che si svolge in due soli unici ambienti: il pub in cui Franny incontra il suo fidanzato (nel primo episodio) e l’appartamento newyorkese dei Glass. In verità, a voler ben vedere, i momenti salienti si svolgono in due bagni. Quello del ristorante in cui Franny sviene ripetendo un mantra, e quello di casa Glass in cui Zooey, fratello minore di Franny, intrattiene con la madre una delle conversazioni più avvincenti che mi sia mai capitata di leggere. Una crisi adolescenziale, la religione e le filosofie orientali, i legami familiari, un mondo intero descritto attraverso piccoli gesti e oggetti. La ricchezza di dettagli , mai però eccessiva, nel dipingere ambienti e personaggi rende Franny e Zooey uno di quei libri di cui ricordi anche i particolari a distanza di tempo. Nessuno che abbia letto il libro potrà ad esempio dimenticare la Signora Grassa… ma io non posso dirvi chi è. Dovrete arrivare all’ultima pagina per saperlo.

Mercoledi delle ceneri – Ethan Hawke

 “Io ho una teoria secondo la quale se una donna vuole tenersi stretto un uomo basta che gli dica due cose: che crede in lui e che ha il cazzo grosso. Non ci vuole altro. Non c’è neanche bisogno che sia vero”.

Pochi lo sanno ma Ethan Hawke ha scritto alcuni romanzi. Chiedo venia a Salinger per aver aver inserito lui e l’attore americano nella stessa lista, ma magari qualcuno non è pronto ad affrontare capolavori della letteratura sotto l’ombrellone. Un lui e una lei attraversano l’America in auto. Stanno per avere un figlio ma la loro storia è sofferente e si sta consumando. Anche questo diviso in 2 capitoli, uno per Jimmy e uno per Christy. In entrambi i protagonisti parlano in prima persona della loro storia , partendo dalle loro infanzie difficili e tendendo a una “redenzione” .

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Sotto la pelle – Michel Faber

 “Shared suffering, she’d found, was no guarantee of intimacy.”

Romanzo da cui è stato tratto il recente film Under the skin interpretato da Scarlett Johansson. Leggendolo infatti qualche anno fa mi ero subito persuasa che sarebbe stato un ottimo soggetto per un film. Un’aliena viene operata chiurugicamente in modo da assomigliare ad un’umana in modo da poter adescare poveri autostoppisti, che saranno mutilati e ingrassati per divenire bistecche per conto di una multinazionale operante nel pianeta natale dell’aliena, dove la carne umana è un cibo raffinato e richiesto. Una storia cruenta fatta di mutilazioni e sofferenza, in cui quasi ci si affeziona a Isserley, l’aliena, condannata a radersi la peluria tipica della sua specie e a portare protesi e “malformazioni”: sofferente nel dover assomigliare a un “Vodsel”, modo in cui gli alieni definiscono noi umani, definendosi invece umani loro stessi. Chiara la volontà di criticare l’arroganza degli esseri che, nella consapevolezza di avere un’intelligenza superiore, non hanno rispetto e pietà per le altre specie viventi.

La versione di Barney – Mordecai Richler

 “L’umanità, con tutta evidenza imperfetta, non ha ancora concluso il suo ciclo evolutivo. In un prossimo futuro, magari solo per comodità, i genitali dei due sessi saranno al posto oggi occupato dalla testa, e le bevute, sempre meno necessarie, le faremo sotto la cintura. Il che consentirà a giovani e meno giovani di incastrarsi a dovere senza preliminari romantici e senza quel defatigante armeggiare con cerniere lampo e bottoni. In altre parole, gli umani saranno in grado di stabilire quello che Forster chiamava “un semplice contatto” aspettando che scatti il verde al semaforo, in coda al supermercato, sulla panca di una sinagoga o di una chiesa. Tanto il brutale “fottere” quanto il più delicato “fare l’amore” lasceranno posto a frasi tipo “Oggi passeggiando per la fifth Avenue ho incrociato una bona pazzesca, e le ho dato una bella capocciata”. “L’aspetto sorprendente di questa evoluzione culturale è che i luoghi proibiti dove si daranno convegno i peccatori (sbottonandosi la patta o calandosi le mutande per fare due chiacchere come si deve) non saranno più i bordelli, o casini che dir si voglia, ma le biblioteche, sotto costante minaccia di chiusura a opera della Buoncostume letteraria. E la nuova malattia sociale sarà l’intelligenza. Quando tutto questo accadrà, ricordati che per la prima volta lo hai letto qui”

 Che dire di questo romanzo geniale? Viene da chiedersi come sia arrivata a 34 anni (il libro è stato pubblicato nel 1997) senza averlo mai letto! Mordecai Richler scrive una autobiografia non ufficiale costruendo il personaggio di Barney Panofsky. Un personaggio meschino, patetico, a tratti disperato, goffo, ma su cui indulgiamo fin dalle prime pagine amando la sua involontaria purezza d’animo, la sua ironia dissacrante, la sua visione sulla vita. Suddivisa in tre parti, corrispondenti alle tre mogli, la narrazione procede per salti temporali e geografici: dagli anni bohemien parigini a quelli della vecchiaia in solitudine. Vi avviso: vi prenderà così tanto da saltare la fermata della metropolitana, da perdere ore di sonno alla sera e da consigliarlo insistentemente a chiunque !

Il Weekend – Peter Cameron

 “..poteva andare meglio, ma non è andata poi così male.”

“Lo scorrere dei giorni leviga il dolore ma non lo consuma: quello che il tempo si porta via è andato, e poi si resta con un qualcosa di freddo e duro, un souvenir che non si perde mai”

La narrazione avviene nell’arco di pochi giorni. Lyle conosce Robert e sente di poter avere di nuovo sentimenti per una persona; lo invita quindi a passare un week end dai suoi ricchi amici Myriam e John, che vivono in campagna con il loro figlio neonato. In quella casa è però morto Tony, fratello di John ed ex compagno di Lyle. Un week end in cui accade tutto.. o niente. Di qui la straordinaria capacità dell’autore di rendere in modo straordinario un racconto ordinario. Da leggere tutto d’un fiato, in un Weekend. Se avete più di un week end consiglio sempre di Cameron: Un giorno questo dolore ti sarà utile e  Quella sera dorata.

 Amore (愛) – Inoue Yasushi

 “ e se tentassi di vivere?”

Sugi si rintana in un piccolo Hotel incastonato su una scogliera per passare gli ultimi tre giorni della sua vita leggendo il resoconto del favoloso viaggio che nel XIII secolo Guillaume de Rubrouck compì attraverso l’impero dei Mongoli, prima di togliersi la vita. La giovane Nami arriva sola all’hotel e si registra con il nome di Mors. Nasce tra i due un dialogo che salva entrambi un attimo prima che fosse troppo tardi. Un libro poetico, come solo i giapponesi sanno esserlo, semplice nel parlare di mare, morte e amore; un libro che lascia addosso un brivido e una sensazione di leggerezza suggerita anche dal colore azzurro della copertina.

Buona lettura !

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