Assistiamo all’evento che ogni anno consacra i giovani talenti del Fashion Department della Royal Academy a livello internazionale. Uno show di proporzioni macro con una platea di 6,000 spattatori, una passerella kilometrica ma soprattutto 4 ore di sfilate che comprendono i progetti dei ragazzi del I° anno fino ad arrivare ai diplomati del 4°anno. Un excursus attraverso differenti influenze culturali e stilistiche che i giovani creativi hanno interpretato in maniera disinvolta, elemento che ha da sempre caratterizzato la storia di questa nota accademia che ha generato tra i più dissacranti fashion designer di tutti i tempi.
Una sperimentazione a ritroso esaltata dalla libera interpretazione degli studenti dei primi due anni che andando avanti perde quell’energia, quella voracità di chi sta scoprendo nuove materie, forme, volumi per livellarsi alle logiche di mercato. Lo styling e il soundtrack accuratissimi contribuiscono a rendere alcuni progetti al confine tra performance art/teatro sperimantale e costume d’epoca coinvolgendo il pubblico anche quando sembra troppo stanco per continuare a seguire con la stessa grinta delle prime ore.
Una giuria di guru del fashion system che vede il direttore del 3° anno del Fashion Department Walter Van Beirendonck insieme a Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Dirk Bikkembergs, Suzy Menkes, Diane Pernet solo per citarne alcuni, riuniti in un unico spazio post industriale che ricorda le fabbriche in mattoni rossi dell’East London.
Tutti i premiati dello SHOW2013 al seguente link.
Un concetto di sfilata che va molto oltre le logiche milanesi che prevendono uno stringatissimo e fitto calendario di appuntamenti, ma un evento democratico che vede una zona antistante comune che riunisce i giovani studenti, i loro “maestri”, stampa e blog internazionali. Come un’intera fashion week che si consuma tutta in una notte! Una festa senza etichetta, nè età, nè ruolo che sorprende e affascina, siamo riuniti per condividere un momento unico, l’occasione di poter vedere il lancio di una nuova promessa..
Prima dell’evento incontriamo la giovanissima neodiplomata di Anversa, Katrien Van Hecke, che ci illustra le sue tecniche di stampa di origine vegetale. Abiti e mini bomber in seta impalpabile, cromie spontanee creano effetti armonici inaspettati e dinamismi tridimensionali.
Ancora grazie all’Ente Turismo Fiandre (@turismofiandre) per averci permesso di partecipare ad un evento indimenticabile!