Mode à Paris!


%name Mode à Paris!L’atmosfera della settimana della moda parigina è contraddistinta da un’allure di eleganza che detta stile disegnando e ridefinendo le forme del prêt-à-porter.

Sono pochi quelli che possono ancora vantare di sfilare nella Ville Lumière, costosa e selettiva non ammette gli improvvisati ed è tempio di noti nomi o esordi d’eccezione.

Due stilisti a confronto: il primo conosciuto, osannato e rispettato a livello internazionale che propone l’evento, la sfilata da manuale con passerella chilometrica e sala immensa, gremita di nomi che contano, un pubblico fremente, mille flash illuminano l’ultimo capolavoro del nostro imperatore in rosso: Valentino.

Ma Valentino non c’è e si sente… in pensione da un annetto è stato prontamente sostituito dai suoi fidati assistenti che restano nella scia di un grande senza nulla promettere, senza far sognare e gli spettatori parchi di applausi restano con i piedi ben saldi a terra.

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L’altro è Roland Mouret, conosciuto già da alcuni, nuovo per il popolo, è il total jersey per tutti, staff compreso, segno distintivo sono le cerniere che come guide d’oro solcano la schiena, giochi di tagli e drappeggi studiati attentamente scivolano sinuosamente sui corpi.

L’atmosfera è contenuta, discreta, sospirata e chi assiste riesce a volare alto verso un mondo che senza fretta veicola una profondità di concetti, saremo curiosi di continuare a seguirlo nelle sua proposte tutt’altro che banali.

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Ma Parigi è anche Madeleine Vionnet, una voce limpida che dalla fine dell’Ottocento declama la liberazione della donna da stecche e busti, pronta per rinascere come marchio dall’ingegno imprenditoriale di Matteo Marzotto che lascia a Rodolfo Paglialunga la difficile eredità.

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Il Musée des Arts Décoratifs le dedica una retrospettiva ricca e approfondita che racconta la storia dello sbiego, del drappeggio, delle tonalità di colore attraverso il suo archivio di capi storici; riduttivo chiamarli abiti queste sono vere e proprie architetture dello stile, pannelli sovrapposti che originano una struttura complessa, la saggia scomposizione dei materiali in geometrie ortogonali crea il capo finito, perfetto, eterno.

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I dettagli e gli accessori del
prêt-à-porter questa stagione saranno ricordati per la loro eccessività nelle forme portate alle estreme conseguenze, conducono l’essere umano verso lidi inesplorati che evidentemente non avranno bisogno di piedi calzati per essere visitati!



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* photo images from Paris courtesy by Santo Costanzo