Un giardino nella propria tasca, un trionfo di colori indipendentemente dal grigiore della giornata. Sì, perché il portafoglio non è solamente l’oggetto in pelle destinato alla raccolta di biglietti da visita, scontrini e qualche banconota stropicciata. Il portafoglio si trasforma in accessorio da abbinare alla camicia e nasce un concept unico: Nati con la Camicia.
La voglia di trovare un oggetto simbolo capace di racchiudere in sé la classicità della sartoria made in Italy, la frenesia e il continuo updating del fashion sono gli elementi che hanno portato alla riscoperta di un capo evergreen: la camicia.
È lei infatti la vera “musa ispiratrice” di questa collezione. Ma come può essere rivisitata in chiave moderna? Personalizzando alcuni degli elementi che la compongono in modo da poter soddisfare le personalità e gli stili più diversi. Un accessorio perfetto non solo per contenere, ma soprattutto per esprimere il proprio stile.
La scelta del tessuto sdoppiato ha l’obiettivo di rappresentare la personalità in tutte le sue sfaccettature, nei modi di essere, di comportarsi, di vivere.
Sobrietà fuori e ostentazione dentro: all’esterno l’immagine di noi nella società in cui viviamo, all’interno il lato funny e irriverente che mostriamo a pochi.
La palette colori spazia dai grandi classici della camicia, gessato, azzurro, grigio, al tartan, al quadrettato, al rigato e perfino al nylon ma sempre rigorosamente con un interno fiorito dalle tinte pastello. Modelli e materiali sono una limited edition: stoffe di seconda mano, tessuti presi in centri come magazzini di smaltimento di stoffe, che rendono la collezione unica e originale, e molto eco-friendly.
Il prodotto finale è frutto di lavorazione artigianale per lo più manuale e rende ogni portafoglio unico nel suo genere. Tutte le rifiniture esterne sono eseguite con fili di colori diversi abbinati con cura alla stoffa, un dettaglio che esalta l’accessorio creando un contrasto di colori.
Alcune domande agli ideatori di Nati con la camicia, Raen Bonato e Giampietro Bizzotto, che ci coinvolgono con una saggia ironia di imprenditori under 25!
Come nascono le nuove idee?
Nascono dall’osservare la camicia: cuciture, parti nascoste, taschini e quant’altro che possano essere da input creativo per la nascita di nuovi prodotti. Altra cosa che guardiamo è la praticità e la comodità. Ultimamente l’idea di un prodotto smart e che sia bello da indossare è il nostro mood.
E come si realizza chi non nasce con la camicia?!
ehehh qui c’è da aprire una parentesi. Una delle cose che ci da grande voglia di farcela e carica è il non essere figli di. Ciò comporta difficoltà in termini economici e di conoscenze che sono quelle che ti fanno dimezzare i tempi in tutto.
I due soldi che abbiamo investito un anno fa hanno permesso all’azienda di prendere piede. Ora tutto ció che guadagnamo lo reinvestiamo. A 23 anni è un sacrificio non da poco. Tutti vorremmo i soldi per andare a Cortina d’inverno e Saint Tropez l’estate (almeno noi sí), ma sono scelte che ognuno fa e nel nostro caso sono scelte figlie di una visione a medio lungo termine che speriamo porterà i suoi frutti. Tornando alla domanda: si realizzano avendo grande spirito di intraprendenza, una bella faccia tosta pronta a prendersi tanti no e porte in faccia e tanta fiducia in se stessi e nei propri mezzi (per quanta consapevolezza di ció ci possa essere a 20 anni).
Un buon prodotto deve veicolare un concept accattivante ed essere riconoscibile. Dal logo al packaging descriveteci le fasi operative del vostro progetto.
Siamo consci che tutto ció che si progetta per non disperdersi e per dare un forte senso di marca deve andare tutto in una sola direzione. Il logo e il nome sinceramente sono stati la cosa piú lunga e difficile da trovare anche se una volta trovati ci è sembrato fatto su misura per ció che produciamo: nati con la camicia che vuol dire anche nascere fortunati è la sintesi perfetta del primo accessorio che abbiamo fatto nascere: il portafoglio (che se vogliamo riprendere il detto nati con la camicia dalla parte economica – i soldi) e il polsino che si rifá indiscutibilmente a camicia.
Il packaging e il libretto richiamano il discorso del fatto a mano con materiali naturali e di recupero, tema attorno al quale si concentra la nostra collezione di accessori. Il fatto poi di utilizzare le pezze di scarto dei tessuti da camicia sottolinea ancor di più il processo creativo e di realizzazione.
Progetti per il prossimo anno. Avete pensato allo sviluppo di un nuovo modello?
Abbiamo pensato agli sviluppi di nuovi modelli. Porta telefono che da fine mese sarà in vendita negli stores, porta i-pad e computer, porta documenti e finalmente una pochette da donna che stiamo finendo di progettare. In realtà ci sarebbero un’enormità di accessori da produrre ma facciamo un passo alla volta mantenendo l’attenzione e la cura di progettazione e confezione del portafoglio.
Web, blog ma soprattutto social network. Siete ovunque e attivissimi, funziona?
Il nostro intento è semplicemente quello di mostrare contemporaneamente al mondo quello che noi giorno dopo giorno conosciamo e che prima ignoravamo, come l’abbigliamento e le sue infinite sfumature. Modelliste, Press, rappresentanti, showroom, personaggi di rilievo come Fiorucci, brevetti, fornitori ecc…
La potenza di internet è fenomenale per veicolare la tua idea a tutti (persone dall’altra parte del mondo che sarebbe impossibile contattare). Noi ci proviamo sempre e comunque. Determinazione ed educazione visto come è andato quest’anno crediamo siano le due cose migliori.
Il futuro è un’incognita per il momento. L’espansione all’estero per quello che può voler dire come esperienza di vita per un ragazzo giovane è una grande tentazione ma ragionando con la testa da piccoli imprenditori lasciare tutto per andar via dall’Italia ora è impensabile e sbagliato.
La vostra giornata tipo e i luoghi preferiti per mangiare, bere, scatenarsi.
La giornata tipo è un po’ difficile da raccontare perchè dipende dai periodi.. In questi precisi giorni le nostre giornate sono cosí:
Giampietro da Bassano del Grappa: commercialista, fatture, ricerca di finanziamenti, incazzature varie (la vecchietta che va piano in macchina, il negozio che non paga, il rappresentante che non risponde…), idee su come sviluppare nuovi mercati anche all’estero e conseguenti chiamare mail.
Raen (da Milano): appuntamenti (showroom, rappresentanti, stampa) mail con richieste di contatti con conseguenti e troppo frequenti non risposte, contatti con fornitori e aziende che ci confezionano i pezzi, ri-sistemazione del sito web …
In tutto ció 10 chiamate e altrettante mail tra di noi per comunicare cose da fare e promemoria.
Sul lato svago siamo simili: per quanto riguarda il pranzo tendiamo se siamo fuori per lavoro a panino caffettino e via, cena diciamo che se siamo a Bassano ci diamo a qualche agriturismo che ci piace definire: poca spesa tanta resa…
Se no a Milano aperitivi in zona Colonne o Arco della pace.
Per il post cena qui a Milano ci buttiamo frequentemente alle serate club haus che d’estate non ci perdiamo quasi mai di lunedí al Bar Bianco.
E adesso vorrei proprio sapere che modalità avete in testa?
Lavoro Guadagno Pago Pretendo…. Taaaaaaac! Come disse qualcuno di nome Zampetti