La Galleria Carla Sozzani di Milano opsita la mostra fotografica di Alice Springs, una retrospettiva che raccoglie per la prima volta 40 anni di lavoro: ritratti, nudi, foto pubblicitarie e di moda.
Nel 1970 June Newton, con lo pseudonimo di Alice Sprigs, debutta nel mondo della fotografia. Le sue immagini sono esposte regolarmente presso la Fondazione Helmut Newton di Berlino dal 2005.
Aveva iniziato quasi per caso nel mondo della fotografia, June Browne nella vita era un’attrice di Melbourne, quando nel ’48 sposò Helmut Newton, che all’epoca era un giovane fotografo in fuga dai nazisti e che si guadagnava da vivere scattando ritratti. Lei gli fece anche da modella ma continuò la sua carriera sul palco. Poi, sempre per caso, capitò che nel ’70 sostituì il marito, fermo a letto con l’influenza, scattando, al suo posto, una pubblicità per le sigarette Gitanes.
Il ritratto del modello che fuma è l’inizio di una nuova carriera. Da lì continuò a scattare sotto lo pseudonimo di Alice Springs (nomignolo scelto puntando il dito a caso su una mappa dell’Australia) riprendendo numerose campagne pubblicitarie per l’hair stylist francese Jean Louis David; oggi, una grande retrospettiva raccoglie per la prima volta 40 anni di ritratti, nudi, campagne pubblicitarie, scatti di moda, realizzati per Vogue, Elle, Marie Claire e Vanity Fair, o semplicemente come appunti e ricordi di una vita intensissima, in cui ha incontrato eccezionali compagni di viaggio quali, Yves Saint Laurent, Gore Vidal, Balthus, Robert Mapplethorpe, Brassai, Nicole Kidman e Angelica Houston.
Nel corso degli ultimi 40 anni Alice Springs ha ricevuto innumerevoli commissioni di ritratti alcuni dei quali sono divenuti delle vere e proprie icone. L’elenco di artisti, attori e musicisti immortalati da Alice Springs rappresentano un “chi è chi” della scena culturale internazionale contemporanea sebbene la fotografa non documenta solamente l’aspetto delle celebrità e della gente comune ma riesce a catturare il loro carisma e la loro aura.
Nelle immagini di Alice Springs emerge con delicatezza uno stile fotografico in bilico tra distacco e intimità. Nei suoi ritratti così acuti è possibile cogliere un atteggiamento altezzoso accanto ad una naturale sicurezza di sé e al contempo uno sguardo timido. Le sue immagini sono commenti visivi che interpretano il soggetto fotografato.
Un omaggio ad una donna incredibile: “Alice Springs, people” a Milano alla Galleria Carla Sozzani (corso Como, 10), mostra resa possibile grazie alla collaborazione della Helmut Newton Foundation, di cui Alice è presidente dal 2004, anno della morte del marito. Inoltre il libro “Alice Springs, photographs” edito da Taschen (prezzo 29,99 euro) comprende il vasto repertorio fotografico e fa da catalogo alla mostra.

Starting in 1970, June Newton created own photographic works under the pseudonym Alice Springs. These have been exhibited regularly at the Helmut Newton Foundation since 2005, namely in “June’s Room.” This retrospective provides for the first time a comprehensive look at the four decades that span her work, presenting photographs from advertising and fashion as well as nudes and portraits.
Her own photographic oeuvre began with a bout of influenza suffered by Helmut Newton in Paris, 1970. June Newton had her husband show her how to handle the camera and light meter and in his place photographed an advertisement for the French cigarette brand Gitanes. The portrait of the smoking model would be the jumpstart of a new career. In the early 1970s, Alice Springs shot several campaigns for the French hair stylist Jean Louis David; the photographs appeared under her byline as full-page ads in renowned fashion magazines. 1974 saw the first Alice Springs cover image adorning French Elle.
By this time she had also received innumerable commissions for portraits, some of which have become iconic. The roster of artists, actors and musicians depicted by Alice Springs over the last 40 years reads like a “who’s who” of the international cultural scene on both sides of the Atlantic. Many portraits were magazine assignments from Paris to Los Angeles; others resulted from private initiative.
Alice Springs does more than document the appearance of celebrities and anonymous contemporaries; she captures their charisma, their aura. Her eye for people is mostly concentrated on people’s faces. Occasionally she narrowly frames her subjects in a half- or three-quarters’ length portrait, where the hands receive special attention as well. It might be that her deep knowledge of acting helps, how to simultaneously look at and beyond the human façade. This is particularly evident in her double portraits, in which the protagonists’ interaction is perfectly staged.
There is a certain sense of familiarity in her images; actually they oscillate between distance and intimacy. In her subtle portraits we encounter the haughty stance alongside natural self-confidence as well as the shy glance. Dramatic poses are seldom, and the process occurs without grand gestures on the part of the photographer. Her images are visual commentaries that interpret the photographed.

In mostra dal 19 febbraio al 22 aprile 2012
lunedì ore 15.30 – 19.30
mercoledì e giovedì ore 15.30 – 21.00
martedì, venerdì, sabato e domenica ore 10.30 – 19.30
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – Milano
tel. 02.653531 – fax 02.29004080
press@galleriacarlasozzani.org
www.galleriacarlasozzani.org