TÊTE DE BOIS , letteralmente testa di legno, nasce per caso dalle mani dell’ architetto/designer veneto Andrea Deppieri mentre lavorava ad un mock up. E’ così che nascono le idee nuove, fresche e ironiche che si collocano in modo trasversale tra moda, design, architettura e concetto puro. Un copricapo assolutamente originale, unico, e a dispetto del materiale che può sembrare pesante, i cappeli di Tete de Bois sono leggeri e comodi!
Da dove viene l’idea di utilizzare il legno per costruire dei cappelli?
L’idea nasce col/dal legno. E come tutte le idee nasce un pò per caso e dalla mia professione di architetto e di retail interior designer: lavorando ad un mock up di una furniture per il progetto di uno store, mi sono trovato tra le mani questa “struttura” composta di lamelle e rondelle in legno tenute insieme da un filo. Per gioco ho provato ad adattarmela addosso e scoprendola confortevole ho avuto l’intuizione di poterla utilizzare per creare qualcosa che prima non esisteva, un copricapo in legno assolutamente originale.
L’utilizzo di questo materiale ha a che fare con l’ecosostenibilità ?
All’inizio del progetto onestamente no. Poi però nello sviluppo del prodotto quello dell’ecosostenibilità e del rispetto per l’ambiente è stato un aspetto a cui abbiamo ovviamente guardato, da cui l’utilizzo di legno proveniente da eco foreste per la produzione dei cappelli.
Consideri questo prodotto più moda o più design?
Ciò che mi piace moltissimo di questo progetto e che credo lo contraddistingua e lo renda unico è proprio la sua natura trasversale tra design e fashion. Nasce come oggetto di design, come “piccola architettura”, e poi si declina in fashion. Credo che rifletta bene anche la mia personale visione eclettica delle cose e della vita in generale. Mi piace guardare tutto da più punti di vista, mi piace variare e mescolare ed adoro i contrasti.
Chi è il tuo modello di riferimento?
Rispondo a 360°: sono affascinato dalle menti poliedriche ed eclettiche, da quei personaggi che sondano diversi campi dell’arte. Stimo enormemente persone come Tom Ford, David Lynch e Franco Battiato. Adoro l’eleganza e la classe assolute mai noiose e sempre cool di brand come Saint Laurent (vedi nuova ADV campaign con Marylin Manson per esempio) ed il cinema è in assoluto la mia fonte principale da cui assorbire stili e tendenze.
Chi ti immagini indossare i tuoi cappelli?
Riprendendo il concetto di trasversalità, mi immagino che i cappelli possano essere indossati dall’elegante signora in abito lungo al giovane tatuato ed hip hop.
Ma anche, sognando (ma neanche troppo) da Charlotte Casiraghi in vacanza a Formentera o da Rihanna che fa shopping in Sardegna. E ancora da Kanye West che esce da un locale a LA o da Brad Pitt che arriva col motoscafo alla mostra del cinema al Lido di Venezia.
Progetti futuri?
Il progetto è in divenire per capire come “si muove” e come viene recepito ma stiamo studiando nuove finiture/colorazioni (una in burned wood molto nero e molto rock). Inoltre mi piacerebbe realizzare una capsule di cappelli graficati e/o elaborati da artisti e poi stiamo lavorando a dei prototipi di borse create con lo stesso sistema a lamelle dei cappelli, che, sottolineo, abbiamo brevettato.
Che modalità hai in testa?
Modalità incrociamo le dita/mai mollare!
info@tetedebois.it
Photos by Marco Mucig