FOXHOUND – ci incontriamo due anni dopo all’arrivo della Primavera

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Li aveva “braccati” ma nel vero senso della parola la nostra talent scouting Elisa al Traffic Festival di Torino, inseguiti al Magnolia l’estate dello stesso anno. E ne aveva parlato con entusiasmo (clicca quì). Quello che mi era sfuggito era la motivazione. Ieri ho incontrato i FOXHOUND, quattro giovani (e con tanti capelli!) poco più che ventenni, da Gattò prima della performance che presenta il loro nuovo disco In Primavera. Svegli, carini, pieni di energia e buone idee ma soprattutto onesti. Non vogliono essere categorizzati dichiarano di fare pop, quel pop non da classifica ma quel genere “popolare” che abbraccia un pubblico ampio che se vuole può ascoltare il loro sound solo per simpatia o scoprirne i lati più sofisticati evidenti nella ricerca attraverso le diverse influenze musicali. Il risultato è a parer mio eccellente! E’ stato sufficiente un primo ascolto del nuovo album per farmi coinvolgere dal ritmo e andare “a rota”. Il mio pezzo è FITNESS!

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Dal vecchio album “Concordia” al nuovo “In Primavera”. Evoluzioni.

Il primo era una sorta di raccolta di circa 30 min dei nostri pezzi più forti, era nato come una sorta di presentazione e appariva meno omogeneo e coerente del secondo. In Primavera è un disco maturo nel quale abbiamo approfondito alcune sonorità mixando generi e proponendo un qualcosa di diverso.

Mi spiegate il pezzo in arabo?

Dejeja rappresenta il collante, una specie di teaser che ha anticipato le sonorità vicine al mondo orientale che sono il perno del nuovo l’ep.

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La partecipazione al Primavera Sound di Barcelona.

La prima esperienza esterofila (per quanto i loro testi siano tutti in inglese ma i nomi degli album restano in italiano, perchè ci tengono!) è stata una bomba! Abbiamo iniziato a suonare e inizialmente non c’era nessuno, ai festival si corre tra un palco e l’altro, ma poi si è accesa l’attenzione su di noi e il pubblico rispondeva bene ci seguiva, voleva conoscerci. Non esiste una situazione analoga in Italia, l’ultimo festival libero è il Traffic di Torino ma c’è sempre quella distanza che invece all’estero è annullata. Abbiamo attivato un ufficio stampa in Inghilterra, Belgio.. prendiamo in seria considerazione nei nostri progetti futuri dei tour internazionali.

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Il vostro posto a Torino.

(Ecco gli brillano gli occhi!) Era, perchè ora non c’è più purtruppo, L’Imbarchino sul Po nel Parco del Valentino. Eravamo sempre lì, nella natura, avevano persino aperto una sala in cui si poteva suonare, bere, era un luogo di aggregazione, era il nostro posto. Adesso resta ad ogni modo il Valentino.

Che modalità avete in testa?

Psichedelia

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Due parole sul nuovo progetto dei Foxhound: In Primavera” è un viaggio attraverso un anno malinconico e sognatore, a tratti folle come un tuffo nel vuoto, a tratti etereo e sognante come una planata in una dimensione parallela senza fine: un’esperienza multiforme che mischia canzoni e schemi a improvvisazioni che viaggiano nella direzione opposta, nate nella confusione.

Ci siamo rinchiusi per dieci giorni in una casa sulla cima di un gigantesco albero isolati dal mondo e anche da noi stessi. Quattro persone che stavano insieme in perfetta solitudine, stufe della quotidianità fatta di chiacchiere, delusi da un mondo in perenne ricerca di nuovi divertimenti. E in mezzo al verde ci siamo interrogati su come si faccia a restare soli al giorno d’oggi, anche solo per un po’. L’assenza di segnale sui nostri telefoni e l’impossibilità di connettersi alla nuvola del web ci hanno permesso di ritracciare i confini della sincerità verso gli altri e verso noi stessi per poter apprezzare, con tanta più leggerezza, quello che ci ha regalato questa nuova era digitale.

Abbiamo scritto e raccontato le sensazioni di un uomo che si trova faccia a faccia con la propria solitudine, anch’egli al di fuori del mondo, così come lo è chi fugge e si nasconde sopra gli alberi delle foreste: quell’uomo esausto, nella natura, riscopre se stesso, stanco di una realtà sempre più frenetica. Semplicemente non vuole più correre (non oggi almeno) per dover apparire in un modo o nell’altro: quell’uomo disprezza la cura ossessiva del proprio corpo e della propria frivola immagine. La sua dolcissima vita e’ talmente bella che vorrebbe essere finalmente cancellato da questo pianeta, una preziosa scatola sferica in rovina per colpa delle sue stesse mani. E sebbene si senta sbagliato e fuori posto, capisce che l’unico posto in cui possa rifugiarsi è il cielo, lo stesso universo dal quale vuole evadere. Questo non lo sconforta: può sempre starsene da solo, per conto suo, volare nei cieli del nord o scavare una buca in fondo al deserto. Ogni volta che vuole può eclissarsi, può trasformarsi in una stella. Sarà la primavera a portare via la malinconia. Sarà la primavera a coccolarlo nella solitudine. Lei è l’unica arma che gli rimane.”

I Foxhound sono

Riccardo Salvini: voce, chitarra

Lorenzo Masoero: voce, basso

Filippo Vindrola: batteria

Luca Morino: chitarra

http://www.foxhoundband.com

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