Suoneranno questo venerdì 17 Febbraio con il loro sorprendente tour d’esordio a Milano, I Cani, la band vera e propria rivelazione italiana del 2011.
I Pariolini di diciott’anni e Wes Anderson: l’avventura de I Cani è cominciata così, con due canzoni pubblicate su Internet e nessuna informazione per il pubblico. L’attenzione è stata tanta fin da subito, ma con la comparsa sul web di Velleità e l’annuncio di un album in uscita per 42 Records, la giostra ha cominciato a girare e non si è più fermata. Con una critica spietata, disiullusa e pungente hanno sbancato nella top ten di iTunes che li ha visti rivaleggiare con nomi del panorama mainstream come Lady Gaga, Adele o Jovanotti, fino ad arrivare all’incredibile serie di sold out che ha contrassegnato il loro tour del 2011.
I Cani sul palco non si risparmiano, ripropongono i loro brani in una nuova veste. I concerti sono anche l’unica occasione per capirne l’ identità, visto che nelle foto hanno deciso di non svelare mai il loro volto. Un assaggio del tour? Il video Perdona e Dimentica realizzato con Wired.it omaggio all’estetica della videomusica anni 90 con i celebri Pop-Up Video di MTV che associavano (a volte in maniera pretestuosa, folle, curiosa) informazioni di ogni tipo alle clip in onda. Un’ottima scusa per rimandare i compiti da fare ancora per qualche ora!
A proposito del video I Cani hanno commentato: ” Dopo più di trenta concerti ci sembrava giusto dare una minima testimonianza di come fossero i live de I Cani, anche a uso e consumo di chi non avesse avuto l’occasione o la voglia di venirci a sentire. D’altra parte l’idea di fare un video filmando il concerto ci sembrava un po’ retrò: allora ci siamo ricordati dei Pop Up Video della seconda metà degli anni ’90, e ci siamo molto divertiti all’idea di scriverne di nostri. Negli ultimi quindici anni è diventato facilissimo scoprire praticamente ogni cosa riguardo ai gruppi, alle canzoni, o alle cose a cui si riferiscono i testi: allora i nostri pop up non potranno che contenere ovvietà, menzogne o verità scomode, come quella alla fine del video“.