QOTSA – Better Living Through Memory?

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Domenica sono andata a sentire gli idoli dei miei vent’anni.

E come ogni buona nostalgica che si rispetti, mi aspettavo di ritrovare gli idoli dei miei vent’anni.

Le premesse c’erano tutte: il ritorno di Oliveri, i pezzi in collaborazione con Lanegan, Dave -delmiocuore- Grohl, Trent Reznor (e altri che mi lasciano però dubbiosa, tra i quali  Elton John).

Il disco nuovo non l’ho ancora ascoltato a dire il vero, un po’ per paura nonostante le recensioni positive, un po’ per mancanza di tempo.

Che scusa del cazzo.

Diciamolo. Per paura di non ritrovare quello di cui mi ero follemente innamorata.

Ed ecco che mi trovo davanti allo spettacolo che desideravo, con tutta la carica ed energia del 2003.

Ma tutte le grandi passioni prima o poi si esauriscono, e rimane solo il ricordo del sentimento, o la fugace accensione del desiderio ritrovando qualche brivido nei suoni sporchi che tanto mi hanno appassionato.

Infatti i problemi tecnici, l’impianto che all’interno di un palazzetto sportivo suona pur sempre da palazzetto ma soprattutto le troppe ballad sono riusciti a sgonfiare la magia di un concerto che avrebbe sicuramente potuto dare molto di più.

Attorno a me si commentava una svolta più introspettiva volutamente distante dagli esordi e dalle radici stoner dei Kyuss; secondo me invece è tutta colpa di Elton John.

I QOTSA sono stati comunque fantastici, ma no ragazzi, Rated R non tornerà più.