In un paese come l’Italia, che purtroppo per quanto riguarda la musica live rimane un passo indietro rispetto agli altri paesi europei che ospitano festival musicali di prim’ordine, è comunque sempre piacevole riuscire a partecipare almeno a festival di nicchia. Piccole realtà che però offrono una line up internazionale di tutto rispetto, ad un prezzo davvero accessibile.
Questa la missione di Un Altro Festival, evento svoltosi lo scorso 9 e 10 luglio al Magnolia di Segrate (Mi).
Matinèe, Willy Mason, Daughter e The Lumineers la line up della prima serata; Hot Gossip, Orange, Melody’s Echo Chamber, Deap Vally, Local Natives e Tame Impala quella della seconda. Anche se sapevamo che la seconda serata avrebbe meritato parecchio, noi abbiamo optato per andare alla prima serata, andata sold out, dato che line up più si avvicinava ai nostri gusti. Voglio dire, ho un adorazione per Willy Mason da quando lo ho scoperto ormai un anno fa, i Daughter spaccano e dopo aver visto su youtube la puntata di A take away show dedicata a The Lumineers ho capito che assolutamente non bisognava perderseli. E avevo ragione.
Ci perdiamo i Matinèe, arrivando giusto in tempo per Willy Mason, cantautore per cui ho un debole. La sua “I got gold” è un contagioso concentrato di spensieratezza (sentire e vedere il videoclip per credere), e live è esattamente come ti aspetti che sia.
Mason suona per 20-30 minuti per poi cedere il palco ai Daughter, che con la loro musica intensa ed evocativa riescono nell’intento di scaldare il pubblico del Magnolia. Human, Candles, Winter, Still e a chiudere Youth, questi alcuni dei brani proposti dalla deliziosa e timida Elena Tonra e la sua band. Ritmi delicati che in un crescendo emotivo si trasformano in ritmiche serrate, e la soffice e speciale voce di Elena che sorprende. Bravissimi, non c’è altro da dire.
I Daughter lasciano il palco e poco dopo arrivano loro, The Lumineers, che regalano al pubblico del Magnolia un’ora di folk pop genuino, fatto con strumenti veri e con una passione cosi forti che si percepisce e ti contagia. Impossibile infatti rimanere immobili. Impossibile non sorridere in continuazione e non cantare a squarciagola con loro. Submarines, Ho Hey, Charlie Boy, Slow It Down, Stubborn Love, Big Parade, Ain’t Nobody problems, Subterranean Homesick di Bob Dylan, e a sorpresa Darlene ed Elouise proposte su un palchetto improvvisato in mezzo alla folla. Insomma, si respira un irresistibile clima di festa.
Un successo. E la conferma che anche in Italia, nonostante la mancanza di festival importanti, è comunque possibile vivere una serata in cui è la musica l’indiscussa protagonista.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=VxyD-0O-Z48[/youtube]
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=VEpMj-tqixs[/youtube]
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=Yp8zoatou2E[/youtube]