In Brianza e non lo diresti: qb#0 | Compilation
Venerdì-tardo-pomeriggio dopo una giornata passata a inventarti lavori, entri in un ex negozio del centro di un paese che nella tua vita non hai mai preso in considerazione, giusto perché una di quelle amiche di amiche l’ha trasformato per più di un mese in uno spazio espositivo che per la provincia è quasi avanguardia. Leggi sullo specchio di quello che prima era un camerino una serie di parole che ti suonano familiari, titoli di canzoni che probabilmente hai ancora nell’iPod o di sicuro nella testa. Alle pareti una trentina di cd, uno in fila all’altro. Ok, corto circuito, devi capire.
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Scopri che i responsabili sono tre: Miss Goffetown, l’artista che ha ideato il progetto ‘qb’ e che per lanciarlo ha invitato nel suo studio Rugge per lavorare, ispirarsi e, come racconta Miss G., anche per non sopportarsi per un po’ di tempo, per l’esattezza duegiornieunanotte, ‘qb’. ‘Quanto basta’ perché da questa simbiosi prenda forma qualcosa di inaspettato, dove l’uno cerca di entrare nel mondo dell’altro e viceversa, finché ce n’è, finché basta. ‘Fino a quel preciso istante in cui percepisci la fine della passione e l’inizio della noia’, ti spiega Filippo, che insieme agli artisti ha realizzato il progetto.
Allora il tempo non lo decide più il Casio, lo fanno loro, mentre disegnano e litigano per la musica da mettere in ‘Compilaton’. Ecco l’idea: i cd vengono incisi, ma non nel senso di una volta: ognuno si trasforma in una matrice da cui viene stampata un’illustrazione che racconta una canzone di quell’improbabile playlist nata mescolando i gusti dei due. Così insieme ai classiconi imprescindibili della musica italiana (De André, Battiato e Conte, ma mettici anche Vinicio), si alternano gli Afterhours, però quelli duri e puri di ‘Lasciami leccare l’adrenalina’ e ‘Ritorno a casa’, e poi le Pornoriviste e i TARM, che ti fan sentire sempre un po’ più giovane di quel che sei.
Poi li vedi disegnare sulle vetrine e capisci che hai fatto bene a uscire prima questo venerdì e dare una chance alla Brianza, che per un attimo quasi quasi voleva assomigliare a Berlino. Vabbé lassù è un’altra storia, ma solo perché non hanno Dente.
Saluti, esci e aspetti la prossima puntata del ‘Quanto Basta’, che ormai è la tua nuova unità di tempo.
Se non hai capito un cazzo guarda qui
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Articolo di: silviaconlaesse