Stanchi di cucinare solo per amici e parenti? Mettete su un ristorante domestico!
Nato in America Latina, il fenomeno dei “supper clubs” ha ormai conquistato Londra, dove i permessi locali e le licenze mettono a dura prova gli aspiranti ristoratori. Niente di meglio che evitare la trafila di autorizzazioni e allestire il tutto a casa propria. I “closed door restaurant” sono di fatto dei locali a pagamento, ma non hanno ottenuto nessuna concessione legale ad offrire alcun tipo di servizio. Il tam tam via internet li diffonde nelle cerchie dei conoscenti (deve introdurti un amico per avere una prenotazione) per questo sono definiti anche “guestaurant”.
Il più popolare è al momento The Underground Restaurant dell’inglese Kerstin Rodgers, in arte MsMarmiteLover come l’omonimo e cliccatissimo blog; situato a nord di Londra e è capace di ospitare fino a trenta persone. Quello che Kerstin propone alla sua clientela è un menù fresco, vivace e innovativo, spesso accompagnato da performance musicali o teatrali. Il suo libro di ricette è ormai uno dei best seller su Amazon e lei, ex fotografa per NME e punk militante, è diventata una celebrità in materia. Cenare da lei può diventare davvero un esperienza, non necessariamente intorno ad un tavolo visto che Kerstin apparecchia anche in camera da letto.
Sembra un po’ come quando da piccoli mettevamo il grembiule della nonna e giocavamo al ristorante. Tutto dipende dalle capacità organizzative e dalla passione per i fornelli, con un po’ di spirito ribelle anche casa vostra può diventare un anti-ristorante. E se arriva la polizia? Basta cantare tutti insieme “Buon compleanno a te!”



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