Germania. Paesino medioevale incantato, curatissime aiuole e fiammanti porsche decappottabili che si aggirano felpate sotto il tiepido sole primaverile. Un paesino piccolo, molto ricco. Ristoranti di classe, bella gente. Davvero bello per scattare due foto con un caffè creme e una fetta di kasetorte, per il resto la morte della fantasia.
Sapevo che avrei resistito poco ma non è che mi dispiacesse passare qualche mese a Konigfrausen.
Il lavoro nel ristorante “Das Rotschilde” mi impegnava solo la sera e passavo tesissimi pomeriggi con Klaudia, teutonica bionda tutto pepe conosciuta in un villaggio in Grecia dove lavoravo occasionalmente.
Per Klaudia cucinavo uno speciale würstel mentre lei mi offriva volentieri il suo contorno di kartoffel.
La banda nella cucina del “Das Rotschilde” era un’accozzaglia di scappati di casa tra i quali spiccava Klaus, l’aiuto chef. Rubicondo ariano piuttosto bravo con i dolci. Lo intravedevi in una nuvola di zucchero a velo vanigliato mentre sciroppava grandi bavaresi o infornava krapfen ben ripieni. Ma il suo massimo, era senza dubbio il suo profumatissimo Apfelstrudel.
Appena sfornato saturava la cucina di cannella e biscotto, usciva spavaldo dal forno il pornografico Apfelstrudel di Klaus.
I dolci, per venire, vanno desiderati.
Gli ingredienti sono molti, lo strudel è lussuria. Alle in Fülle!
Preparazione
Un uovo, farina bianca, olio per l’impasto.
Per il ripieno una base di: mele, pinoli, uvetta, scorza di limone.
Tieni a portata di mano cannella, burro, zucchero e un po’ di rum. Pangrattato.
Inizia con l’impasto: tutti gli ingredienti insieme con un po’ di acqua e un pizzico di sale, deve rimanere elastico. Se non riesce al primo colpo aggiusta con un po’ di acqua e olio se troppo compatto, farina se troppo liquido. Usa le mani, sporcati fino al gomito. questi sono i preliminari.
L’impasto è pronto quando le mani affondano nella pasta e palpano carne soda.
Lasciala riposare dopo, una mezz’ora.
Per il ripieno taglia le mele, accorpa pinoli e l’uvetta che hai ammorbidito nel rum con la scorza di limone.
Unire la sfoglia con il ripieno è il momento più delicato.
Stendi la sfoglia a rettangolo e spalmala di burro fuso.
Sopra il burro fuso stendi uno strato di pangrattato tostato, dettaglio fondamentale.
Unisci la composta e arrotola lo strudel, aiutati con un panno che hai steso prima sotto la sfoglia.
In forno per 40 minuti a 200 gradi.
Servilo tiepido, gelato alla vaniglia, foglia di menta.