Siamo nell’era dell’edonismo e Milano, al pari delle grandi Capitali internazionali, dopo i bookshop non poteva certo farsi mancare una serie di meravigliosi bistrot all’interno dei musei! Luoghi intrisi di cultura, arte, design da frequentare in concomitanza di una mostra ma non solo, per rendere speciale un aperitivo che qui si eleva regalando un’esperienza immersiva.
Di seguito i nostri indirizzi preferiti:
Caffè Fernanda, Pinacoteca di Brera
Via Brera 28
Di recente inaugurazione la caffetteria nel cuore di Brera prende il nome da Fernanda Wittgens, la visionaria direttrice della Pinacoteca che fu responsabile della sua riapertura nel 1950. Parte integrante del percorso museale salendo la scalinata questo luogo d’incontro elegante e raffinato d’ispirazione anni ’50 rimanda alla Milano di Portaluppi e si inserisce in un progetto più ampio di restyling.
Avvolti dalle pareti in blu ottanio e dai pavimenti in marmo pesca, in armonico contrasto con le finiture in ottone e le opere esposte nel bar della Pinacoteca come: La Conversione del Duca d’Aquitania di Pietro Damini, Le tre Grazie di Bertel Thorvaldsen, il busto di Fernanda Wittgens di Marino Marini e il suo ritratto eseguito da Attilio Rossi.
Al di sotto della pittura seicentesca di Damini risiede il bancone bar e un grande specchio nel quale si riflettono i frammenti delle Tre Grazie, mentre sporgendosi dai tavolini si ha una visuale privilegiata del ben noto bacio di Francesco Hayez, situato nell’ultima sala della galleria. All’esterno sedie e tavolini permettono di apprezzare l’architettura dell’elegante porticato al cui centro è situato il Monumento a Napoleone I ideato da Antonio Canova.
Ideale per un incontro professionale, per un aperitivo domenicale all’aperto.
Voce, Gallerie D’Italia
Piazza della Scala 6
All’interno del polo museale di Intesa San Paolo, tra il tempio mondiale della lirica e Palazzo Marino, risiede la nuova avventura di Aimo e Nadia, il celebre ristorante stellato che dagli anni ’60 celebra l’alta cucina italiana. Un progetto che unisce le eccellenze, approfondisce il binomio tra arte e gastronomia, in un ambiente discreto, elegante e contemporaneo concepito dall’architetto Michele De Lucchi.
Il design, ispirato alle caffetterie francesi e viennesi, sfrutta gli alti soffitti decorati, che a contrasto con il grigio piombo delle pareti crea spazio, il lungo bancone della caffetteria, la cucina a vista e poi marmi e grandi finestre da cui si può ammirare una delle piazze più iconiche della città.
Voce è una caffetteria, tavola fredda all’italiana e anche ristorante gourmet. Perfetto per un cocktail d’autore post lavoro!
Giacomo Caffè, Palazzo Reale
Piazza Duomo
Palazzo Reale nasconde il caffè letterario per eccellenza, Gicomo caffè, un suggestivo ritrovo in cui la cultura si fonde con l’arte del cibo. Tra legni scuri, specchi antichi e lampioni si rivela un ambiente accogliente in stile retrò ma chic tanto quanto i bar parigini, ideale per tutte le ore dal cappuccino allo spritz!
Terrazza Triennale, Triennale Design Museum
Viale Alemagna 6
Il perfetto aperitivo in terrazza quando il cielo immerge di rosa Parco Sempione fino all’Arco della Pace. Tutti i drink, accompagnati per l’aperitivo da finger food, sono studiati dal bartender Luis Hidalgo. Consigliato a tutti quelli che visitano Milano per la prima volta o a quelli che ci vivono da una vita e non l’hanno ancora fatto!
Rotonda Bistrot, Muba
Via Besana 12
Sorta nel 1696 come nuovo cimitero dell’Ospedale Maggiore, divenuta nel corso del Settecento il camposanto di uomini illustri e pantheon del Regno Italico nell’Ottocento, la Rotonda di Via Besana seduce il pubblico per la sua eclettica architettura. Al suo interno, il complesso di San Michele ai Nuovi Sepolcri, chiesa sconsacrata e oggi sede del MUBA, il Museo dei Bambini affiancato dal Rotonda Bistro, romantico spot per un incontro, per un aperitivo sul prato a base di cocktail vintage o sake, focaccia e paninetti, ideale per le coppie con bambini.
Bar Luce, Fondazione Prada
Largo Isarco 2
Ispirato ai bar milanesi anni ’50 e progettato dal regista Wes Anderson è sicuramente uno dei locali più instagrammabili della città! Dopo aver visitato le mostre in corso della Fondazione rilassate la mente e fatevi tentare dalle tonalità pastello e gustare un aperitivo in bottiglietta accompagnato da un panino “T” (gamberetti, caprino al vino bianco, limone),“Gradisca” (salmone, caprino alla cipolla, limone, vodka) o “Mediterraneo” (tonno, acciughe, caprino alla cipolla, limone). Perfetto come punto di incontro specie nelle belle giornate infatti l’esterno del bar diventa una sorta di “piazza” in cui darsi appuntamento!
Torre, Fondazione Prada
Largo Isarco 2
Aperitivo in alta quota sulla terrazza dell’architettura impossibile di Rem Koolhaas edificata sullo scheletro di una distilleria degli anni ’10 e gli arredi originali del Four Seasons di New York. Vi aspetta una bottigliera sospesa con un’ampia scelta di distillati e liquori internazionali tutto intorno opere di note firme ma lo sguardo va oltre verso il sole che sparisce sulla città.
Adatto a chi desidera concedersi un piccolo lusso e un momento per amare ancora una volta Milano!
Il Bistrot di Bartolini, Mudec
Via Tortona 56
La gestione del bistrot del Mudec è affidata a Enrico Bartolini, chef pluristellato. Il bistrot si connota con un’offerta smart, dalla prima colazione alla pausa pranzo gourmet fino agli aperitivi “contemporary classic”, tradizionali con accenti innovativi.
Lù Bar, Gam – Galleria Arte Moderna
Via Palestro 16
LùBar in siciliano significa “il bar” e fino a qualche tempo fa girava la città sulle due ruote e un aroma di arancino da far venire l’acquolina. Ma LùBar vuol dire anche “il bar dei Lu” a ricordare i nomi dei fratelli Lucrezia e Ludovico fondatori di questo progetto di ristorazione all’interno degli spazi della Galleria d’Arte Moderna. Dallo street food i giovani milanesi, ma siciliani di origine, creano un punto di incontro tra socialité e (molti) instagrammer d’assalto che conferiscono alla location una notorietà media più del museo adiacente. Senza dubbio sul podio dei bar più belli di Milano sviluppato all’interno del portico sud di Villa Reale, in una veranda dove alle alte finestre del Settecento si alternano i materiali di riciclo, marmi, pietre e piante che scaldano i toni neutri del meraviglioso locale il tutto guarnito da sinuose piante ornamentali.
Perfetto per sorprendere qualcuno, per godersi gli ultimi raggi di sole durante la bella stagione o per un’uscita romantica.