Nel cuore di Brera nascono ristoranti come Clotilde che rappresentano rifugi perfetti per serate speciali. Ottima selezione di vini, una drink list nata dalla mixologia innovativa del bartender Filippo Sisti e una cucina d’autore firmata dallo Chef Domenico della Salandra.

Ma soprattutto, e questa non è cosa da poco specie nella nostra vita sempre di corsa, questo è un posto che sa conquistarti per l’atmosfera accogliente e rilassata, il personale di sala sa metterti subito a tuo agio con un sorriso e un gesto gentile. Grazie perchè abbiamo per una cena staccato la testa dalla frenetica quotidianità e ci siamo immersi nei sapori e colori di piatti e cocktail invitanti!
Ma la sorpresa non è finita perchè un’incantevole terrazza che si affaccia sulla storica Piazza San Marco e sui vicoli dello storico quartiere, si rivela a noi come vero e proprio giardino botanico urbano, che può essere prenotata anche in inverno perchè è stata pensata una struttura in vetro ad hoc per goderne con qualsiasi temperatura. E’ la location ideale per un’appuntamento o per celebrare un anniversario ma anche per concederti un momento piacevole.

Il menu stagionale è basato su una attenta ricerca e scelta di ingredienti, si rifà, come vuole il nome, al tempo della principessa Clotilde quando i cuochi meneghini celebravano la semplicità e al tempo stesso nobiltà delle materie prime, il loro legame con la natura e il rispetto degli alimenti.
La proposta culinaria comprende sia ricette classiche della tradizione meneghina, come i modeghili, il risotto alla milanese, il bollito e la cotoletta di vitello, che variazioni creative pensate dallo chef che valorizzano la materia prima attraverso giochi di consistenze e l’utilizzo di diverse tecniche.
Noi abbiamo scelto di provare le preparazioni sperimentali dello chef, sebbene un incursione di meraviglioso risotto giallo come da ricetta originale di Gualtiero Marchesi.

Come entrèe la battuta al coltello di fassona, senape, riduzione di Barbera, burrata e la pescatrice, bagna cauda, radicchio tardivo.


A seguire cannelloni al ragù d’anatra glassati al vino rosso e spigola alla plancia, cicorino di campo, nocciole tostate e tartufo nero.


Conclude un bonet degno di nota!

Devo confessare che dal nostro recente viaggio culinario negli States sono tornata con il desiderio di pasteggiare con un buon drink e da Clotilde esiste un’ampia e interessante proposta mixology a cura di Filippo Sisti, faro del bartending italiano, che stuzzica le papille e confonde la scelta. Noi abbiamo assaggiato il Sour della Principessa a base di tequila, centrifuga di carota viola, sexy grenadine, spremuta di lime e albumina e il nuovo Purple Place a base di Mezcal, decotto d’Ibisco, prugne e mais morado, spremuta di lime e sciroppo d’agave.

Lo stile del locale è contemporaneo con un occhio al trend decò, pavimento optical spigato, lampade sputnik, divanetti in velluto in tinta unita e damascati, carta da parati e rifiniture dorate lo rendono lo spazio ideale dalla colazione al cocktail post cena.

