Chiunque abbia vissuto Milano negli ultimi 5 anni ha potuto avere esperienza di una città che cambia, che ha saputo rinnovarsi e mutare pelle, pur rimanendo fedele a se stessa.
Il cambiamento più evidente è stato sicuramente la comparsa di alcuni grattacieli che hanno modificato per sempre “la geografia” della città, innalzandosi prepotentemente tra i vecchi e storici quartieri di Isola (più popolare) e Brera (più alto borghese). Dopo molte polemiche e revisioni di progetti questa moderna area di Porta Nuova si sta affermando come un nuovo centro di attrazione e vale la pena di farci un giro… E ve lo dice una che ha criticato il progetto urbanistico dal principio!
Ma prima di affrontare le torri di vetro partiamo con calma con una colazione in uno dei quartieri più rilassati e rilassanti della città: Isola.
Colazione da Les Pommes (via Pastrengo, 7) – Aperto ogni giorno dal mattino presto a tarda sera, questo piccolo bistrot serve colazione, pranzo e cena in un’atmosfera delicata e un po’ retrò “dove i pancakes si alternano alla culaccia parmense e dove l’ardesia si abbina all’ottone.” La domenica il brunch viene servito dalle 11 alle 15, e ogni menù è sempre accompagnato da una pannocchia grigliata. Ottima la selezione di riviste.
Porta Nuova – dopo aver passeggiato per le stradine e le case basse di Isola vi sentirete in un’altra città nel vedere la Torre dell’Unicredit che svetta con i suoi 231 metri ( è il grattacielo più alto d’Italia). Il tour parte proprio da qui, da piazza Gae Aulenti, simbolo della nuova Milano , dove si affacciano negozi e ristoranti e che si collega tramite delle passerelle al quartiere Isola , che non è più quindi così “isolato”!
Altre passerelle portano invece ad un altro complesso di grattacieli tra cui si distingue la Torre Diamante che la sera si illumina di mille colori. Interessante anche una visita al Palazzo della Regione Lombardia, molto amato dagli instagrammers per la sua architettura sinuosa di vetro e acciaio. Ultimo ma solo in ordine di menzione il Bosco verticale, uno dei progetti più scenografici e innovativi dell’intera area. Firmato dallo studio Boeri si compone di due edifici gemelli che ospitano più di 1000 esemplari di piante .
Ma non è l’unico progetto “green”: da poco è stato infatti inaugurato, in occasione dell’ Expo 2015, Wheatfield, un campo di grano di 4 ettari opera dell’artista statunitense Agnes Denes. Una distesa dorata tra i grattacieli .
Pranzo da Ratanà (Via de Castilla, 28) Se non ne potete già più di torri di vetro potete rifugiarvi in un piccolo edificio dall’aspetto fiabesco che vi sembrerà un’oasi di pace. Una Palazzina del novecento circondata da un giardino al cui interno si trova il Ratanà, ristorante fedele alla tradizione gastronomica lombarda reinterpretata dal bravissimo chef Cesare Battisti. L’atmosfera è confortevole e familiare, perfetta per il pranzo della domenica.
10 Corso Como – Vi sembrerà di cambiare di nuovo scenario se, dopo aver attraversato lasciato alle spalle la stazione di Garibaldi, vi incamminerete verso Corso Como, tempio dello shopping e dei locali “posh”. Perfetto per prendere un caffè e rilassarsi nel dehor (mangiarci potrebbe costarvi molto caro!) 10 Corso Como è stato il primo concept store di Milano, nato negli anni 90 dalla mente creativa di Carla Sozzani, dapprima nella forma di galleria. Attualmente è una boutique multibrand dove trovare tutti i marchi di lusso e qualche emergente, una sezione dedicata alla profumeria e al design, un bookshop dove perdersi per delle ore, e una galleria che propone mostre temporanee di arte, moda e fotografia. Se uscendo vi rimane addosso una irrefrenabile voglia di shopping dietro l’angolo trovate l’outlet di Corso Como! (Via Tazzoli)
Cimitero Monumentale – Dopo la sosta nel tempio della moda e del futile vi parrà un po’ strana la proposta di andare in un cimitero, ma fidatevi di noi. Il Cimitero monumentale è un vero museo a cielo aperto. Camminando potrete incontrare opere di artisti straordinari come Giò Pomodoro e Lucio Fontana, oltre che le cappelle di grandi famiglie e personaggi illustri. Chiude alle 18.00
Aperitivo a Brera – Nel quartiere più radical chic della città è d’obbligo fare aperitivo come vuole la tradizione della “Milano da bere”.
N’ombra de Vin (Via San Marco, Brera) all’ingresso vi sembrerà di essere capitati in un bar della Vecchia Milano, ma scendendo avrete una sorpresa. Una grande sala che è stata il vecchio refettorio della Chiesa di San Marco, dove poter scegliere in una lunghissima carta dei vini. Durante la bella stagione in molti si affollano nella strada antistante all’ingresso.
A questo punto dovrete fare una scelta di vita! Vi sentite più “isolani” o vi sentite più a vostro agio nell’atmosfera di Brera? Nel primo caso tornate a Isola per una cena da Fiori e Fornelli (Via Pastrengo 8), di cui abbiamo già parlato qui. Vi aspetta una cena vegana salutare e gustosissima.
E per finire in bellezza un drink a Deus ex Machina (via Thaon di Revel 3), tempio degli hipster milanesi. All’interno troverete un negozio per appassionati di motociclismo (Deus ex machina è infatti un marchio nato in Australia specializzato in motociclette, biciclette e tavole da surf) un barber shop, un ristorante e un giardino esterno dove poter sorseggiare ottimi cocktail.
Se avete scelto di restare a Brera invece provate il Fish Bar de Milan (Via Montebello,7), dove, come dice il nome, il pesce è protagonista di tutti i piatti. Un bistrot accogliente dallo stile molto metropolitano.
Da Dry (Via Solferino 33) per terminare la serata con un buon cocktail in un luogo che propone questo abbinamento insolito di pizza e mixologia. Ottimo anche per solo bere un drink post cena.