Nell’estrema difficoltà di capire cosa accadrà nei prossimi sei mesi di EXPO Milano 2015 abbiamo selezionato quelli che ci aspettiamo dovranno essere gli eventi food più importanti e interessanti della manifestazione.
Italy is Eataly sarà il ristorante più grande del mondo! E’ di Oscar Farinetti l’idea che vale un’esposizione universale. 150 mila sono attesi nel grande viale, ai cui lati ci saranno i padiglioni degli oltre 100 Paesi partecipanti, che ospiterà il mega ristorante.
Ottomila metri quadri per circa un chilometro e mezzo saranno il punto di riferimento per tutti gli affamati, ma non solo a Milano infatti saranno realizzati anche 20 ristoranti, nel concept Eataly, uno per ogni regione di Italia. Ogni mese a Milano 20 ristoranti che esalteranno tipicità e tradizione nostrana, a noi il giudizio!
La più grande operazione di conoscenza del food made in Italy realizzata negli ultimi 50 anni in linea con il pensiero “politico” di Farinetti: puntare su turismo e sul cibo raddoppiando turisti ed esaltando l’agroalimentare in 3 anni.
Identità EXPO
L’evento nell’evento ovvero l’alta cucina d’autore all’interno dell’Esposizione Universale con un formato mai visto prima d’ora. Per ben sei mesi, ogni giorno, dalle ore 10 alle 23, 200 tra i migliori chef d’Italia e del mondo si alterneranno tra lezioni, appuntamenti, conferenze e cooking show animeranno lo spazio, disegnato in collaborazione con grandi firme del mondo del design, che ospiterà un temporary restaurant di assoluta eccellenza.
Seguite il calendario e scegliete il vostro menù!
Italian&International Best Chefs (pranzi e cene da mercoledì a domenica)
1-3 maggio: Massimo Bottura Osteria Francescana a Modena – 3 stelle
6-10 maggio: Ugo Alciati Guido a Serralunga d’Alba – 1 stella
13-17 maggio: Marco Stabile Ora d’Aria a Firenze – 1 stella
20-24 maggio: Emanuele Scarello Agli Amici a Udine, 2 stelle
27-31 maggio: Tomaž Kavčič Pri Lojzetu a Vipava – Slovenia
3-7 giugno: Moreno Cedroni Madonnina del Pescatore a Senigallia – 2 stelle
10-14 giugno: Davide Oldani D’O a Cornaredo – 1 stella
17-21 giugno: Pino Cuttaia La Madia a Licata – 2 stelle
24-28 giugno: Diego Munõz Astrid y Gaston, Lima – Perù
1-5 luglio: Francesco Apreda Imàgo dell’Hotel Hassler a Roma – 1 stella
8-12 luglio: Rodrigo Oliveira Mocotò – San Paolo, Brasile
15-19 luglio: Davide Scabin Combal.Zero a Rivoli – 2 stelle
22-26 luglio: Annie Feolde, Italo Bassi e Riccardo Monco Enoteca Pinchiorri a Firenze – 3 stelle
29 luglio-2 agosto: Tony Mantuano Spiaggia, Chicago – 1 stella
Contemporary Italian Chefs (pranzo di lunedì e martedì)
4-5 maggio: Christian e Manuel Costardi Da Christian e Manuel a Vercelli – 1 stella
11-12 maggio: Norbert Niederkofler St.Hubertus a San Cassiano, Bolzano – 2 stelle
18-19 maggio: Antonia Klugmann L’Argine a Dolegna del Collio, Gorizia
25-26 maggio: Claudio Sadler (Sadler – Milano, 2 stelle) 25-26 maggio
1-2 giugno: Andrea Berton Berton a Milano – 1 stella
8-9 giugno: Fabrizio Ferrari Al Porticciolo 84 a Lecco – 1 stella
15-16 giugno: Angelo Sabatelli Angelo Sabatelli a Monopoli -1 stella
22-23 giugno: Cristina Bowerman Glass Hostaria a Roma – 1 stella
29-30 giugno: Fabio Abbattista L’Albereta a Erbusco
Slow Train tour
Un viaggio su carrozze ristorante d’epoca quale collegamento diretto fra i padiglioni di Expo Milano 2015 e la Valtellina. Naturalmente il servizio di ristorazione sarà affidato a chef di fama internazionale impegnati ad inventare nuove ricette utilizzando i prodotti tipici del territorio. Insomma, un Orient Express dal sapore valtellinese, un’esperienza enogastronomica d’eccellenza del territorio rivisitata dalla migliore cucina internazionale: questo è Slow Train!
Future food district.
Al supermercato del futuro targato COOP sarà sufficiente un gesto della mano per avere tutte le informazioni sui prodotti, anche quelle che oggi sono poco accessibili e non si trovano in una etichetta tradizionale. Per me, patita del bio, la Coop rappresenta una garanzia infatti la linea viviverde, dal food alla cosmetica, è un’ottima alternativa (soprattutto molto economica) per prodotti certificati e 100% naturali.
Per l’Expo è stato realizzato un vero e proprio supermercato di 2.500 metri quadrati, dove i visitatori potranno acquistare prodotti di 5 filiere, dal latte e derivati fino a orto frutta e vino, circa 1.500 prodotti “intelligenti”, con il coinvolgimento di 90 imprese. “Così vorremmo che fosse il supermercato del futuro: equo, solidale, come una piazza aperta. Un mix tra storia, tradizione e futuro, un ritorno al mercato delle origini, dove la socialità e la cultura diventano tratti del commercio, e la tecnologia è al servizio del consumatore” ha spiegato il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni.
All’esterno del padiglione, una piazza ospiterà l’“aula del futuro” dove le scuole saranno coinvolte in percorsi interattivi. Finalmente una vera incursione nel cibo sostenibile, in uno scenario in cui si potrà passare da larve e insetti alle fattorie del mare, strutture galleggianti in grado di produrre alimenti. Il supermercato del futuro è un prototipo in cui sperimentare i futuri metodi di vendita e comprendere i futuri trend della catena del cibo.
I padiglioni interamente dedicati alle nazioni sono 53, sebbene all’interno degli stessi si trovano quelli di altri Paesi. Ogni nazione ha sviluppato un proprio tema partendo da claim come: “Terra di speranza, cibo per la vita” per la Cina, “Naturalmente sostenibile” per la Colombia.
Cosa molto interessante è che in tutti padiglioni, con formule diverse (dagli chef stellati, street food o take away) è possibile assaggiare i cibi di tutto il mondo in una sorta di babele dei sapori!
Oltre ai padiglioni esistono delle aree comuni, definite cluster, che sviluppano attraverso spazi funzionali (come mercato, mostra, eventi, degustazioni) la filiera alimentare: riso, cacao e cioccolato, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-Mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride.
Il Padiglione Zero, all’ingresso principale dell’esposizione, in 10 mila metri quadrati di spazio introduce al resto della visita, con un percorso tematico sulla storia del cibo, un archivio della memoria gastronomica e un albero secolare che uscirà persino dal tetto.
Visita obbligata al Padiglione Italia definito, Vivaio Italia, uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a “germogliare”, che operano nel Paese. L’’icona è un vero e proprio albero, l’Albero DellaVita, quale espressione della natura madre e simbolo delle forze generatrici.
Il Biodiversity Park, si estende su una superficie di 8.500 metri quadri ed è l’Area Tematica di Expo Milano 2015 dedicata alla biodiversità, al suo interno il parco, comprende un teatro e due Padiglioni, quello del biologico e quello dedicato alla Mostra delle Biodiversità.
Lo scopo del Biodiversity Park è valorizzare le eccellenze italiane ambientali, agricole e agroalimentari attraverso un percorso che racconta l’evoluzione e la salvaguardia della biodiversità agraria, anche grazie a un palinsesto di eventi, incontri, e esperienze multimediali. Il termine agro-biodiversità si riferisce all’insieme delle specie vegetali coltivate e degli animali allevati in agricoltura, degli agroecosistemi e dei paesaggi agrari, alle risorse genetiche di piante e animali, piante commestibili e colture agrarie, varietà tradizionali e antiche ricette, animali da allevamento, pesci, microrganismi del terreno, acque irrigue e terre coltivate, sementi, tipologie di aziende agrarie.