Nel 1933 Francesco fonda la Illy caffè. Nel 1935 inventa la Illetta, la nonna delle macchine per l’espresso, e un metodo di conservazione rivoluzionario, la pressurizzazione, che mantiene intatte le qualità del caffè e permette di esportarlo in Paesi lontani. Negli anni ’40 i barattoli Illy arrivano fino in Svezia e in Olanda.
Ernesto, figlio di Francesco, si laurea in chimica ed entra in azienda a fine anni ’40. Dà impulso alla ricerca scientifica e tecnologica e crea un laboratorio chimico interno. Negli anni ’50 l’azienda si espande e comincia a vendere anche barattoli più piccoli, di caffè macinato, per il consumo a casa. Nel 1965 si trasferisce in via Flavia.
Nel 1974 Illy propone il caffè in cialde, per preparare anche in ufficio o a casa un espresso come al bar. Nel 1988 deposita un brevetto per la selezione digitale dei chicchi, che permette di scegliere, a uno a uno, solo quelli perfetti. Sono degli anni ’90 le tazzine Illy Art Collection, il nuovo marchio, disegnato dall’artista americano James Rosenquist e il Premio Brasile per i coltivatori eccellenti. A guidare Illy al giorno d’oggi vi è Andrea, uno dei figli di Ernesto.
A Milano, in Piazza Gae Aulenti civico 36, sorge il Flagship store Illy Caffè.
A seguito l’intervista.
Chi si nasconde dietro la progettazione del flagship store in zona Porta Nuova?
E’ la stessa Illy Caffè che ha progettato e realizzato il nuovo concept del flagship store, in Piazza Gae Aulenti a Milano, inaugurato a marzo 2015.
Il nuovo flagship store si svela come caffè artistico contemporaneo dove vivere il piacere dell’inconfondibile esperienza illy che è al tempo stesso sensoriale, intellettuale, estetica e gustativa. All’interno dello spazio, dove il caffè è il protagonista assoluto, appare evidente il legame di illy con l’arte contemporanea e la sua passione per l’eccellenza, rivelata dalla raffinatezza e dalla qualità delle preparazioni.
L’Università del caffè nasce a Napoli nel 1999. Nell’anno 2002 si trasferisce a Triste presso la sede di illycaffè. Si tratta di un centro di eccellenza voluto da Illy per promuovere la cultura del caffè nel mondo. Ai professionisti offre i migliori corsi di formazione sul caffè, per gli appassionati organizza sessioni di degustazioni e cene. Potreste parlarci di questa realtà?
Illy si è posta l’obiettivo di diffondere e sviluppare la cultura del caffè di qualità, ed è per questo motivo che all’alba del nuovo millennio decise di creare l’Università del Caffè.
Il centro di eccellenza internazionale con sede a Trieste e 23 filiali nel mondo, ogni giorno diffonde un enorme patrimonio di competenze, offrendo una formazione teorica e pratica a coltivatori di caffè, imprenditori e addetti di bar, ristoranti e alberghi ma anche a consumatori, intenditori ed appassionati. L’offerta formativa proposta è unica, concepita per approfondire ogni aspetto del mondo del caffè. L’obiettivo delle attività formative è quello di contribuire al raggiungimento della massima qualità nella produzione del caffè, in ogni sua fase, e di consentire così la migliore esperienza di degustazione possibile a tutti i consumatori del mondo. In 14 anni ha formato oltre 158mila persone in tutto il mondo.
Il blend Illy è composto da nove diverse Arabica, selezionate dai migliori raccolti. Potreste elencarci le varietà presenti sul mercato?
Illy Caffè produce e vende in tutto il mondo un unico blend di caffè di alta qualità composto da nove tipi di pura Arabica. Per valorizzare i singoli profili della sua miscela e farne conoscere le sfumature di gusto, nel 2010 è stata creata la linea Monoarabica, composta da singole Arabica che compongono il tradizionale blend illy. Attualmente, ne fanno parte nove caffè dalla forte personalità, che raccontano il Paese da cui provengono: Brasile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, India, Etiopia, El Salvador, Nicaragua, Tanzania.
Dal 1992, seguendo un’idea di Francesco Illy, si sono espressi, da Michelangelo Pistoletto a Marina Abramović, numerosi esponenti dell’arte contemporanea sulla superficie della tazzina di porcellana. Cosa ha portato all’unire il mondo dell’arte contemporanea al piacere del caffè?
La filosofia che ha guidato l’azienda all’apertura di un canale di comunicazione privilegiato con il mondo dell’arte contemporanea si basa su un’interpretazione estesa del concetto di “cultura del caffè”. La bevanda che ci sveglia ogni mattina, grazie allo stimolo che dà la caffeina, è la medesima che durante il giorno assume un altro significato: incarna il puro piacere di un rito. Lo stesso caffè che fisiologicamente ridesta i nostri sensi si trasforma in occasione di incontro, di dialogo, di stimolo per l’intelletto. La sua valenza è dunque fisiologica, estetica, sociale e intellettuale. Con le illy Art Collection, la illy ha perseguito questa filosofia fino a realizzare fisicamente un oggetto in grado di riassumere e reinterpretare la cultura del caffè. Così, chi assapora un espresso illy in una tazzina d’artista associa, nel medesimo gesto, l’aroma e il gusto della miscela a un’esperienza estetica completa, visiva e tattile, di contatto con l’arte contemporanea. La bontà si lega alla bellezza, realizzando l’ideale di perfezione che la filosofia greca definiva kalokagathia.