Dal 9 ottobre quattro giorni di proiezioni, oltre cinquanta titoli in programma, incontri, conversazioni e un concorso a tema all’ Anteo spazioCinema.
MDFF è innanzitutto un’occasione per scoprire cosa c’è dietro a un processo creativo e fare conoscere alla città l’importanza e il senso del design e dell’architettura per il quotidiano contemporaneo.
Un appuntamento che punta al dialogo tra giovani filmmaker, autori, designer e imprese che raccontano l’evoluzione dell’architettura e del gusto… E speriamo soprattutto che non siano solo hipster all’ennesima fuffa!
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Il festival inizierà con l’inaugurazione alle ore 21 di giovedì 9 ottobre e, a partire da venerdì 10, le proiezioni cominceranno tutti i giorni dalle 13 e proseguiranno fino a mezzanotte.
In calendario sono previsti film d’autore, racconti biografici, inchieste e inedite scoperte di opere monumentali e fondamentali, ma poco conosciute dal pubblico meno esperto.
Ad aprire il festival il progetto Cathedrals of Culture, curato da Wim Wenders (prossimo Orso d’oro alla carriera 2015) e presentato alla 64esima Berlinale all’inizio di quest’anno. I sei edifici, raccontati e diretti da sei mani diverse, propongono un’esperienza immersiva sia dal punto di vista cinematografico – le pellicole sono girate in 3D – sia per la scelta degli edifici, protagonisti in prima persona narrante delle loro storie e dei loro vissuti.
Ci troveremo a percorrere gli spazi della Berliner Philharmonie, a muoversi tra le stanze e gli archivi della Russische Nationalbibliothek di San Pietroburgo, a oltrepassare i cancelli del carcere modello norvegese Haftanstalt Halden, a camminare tra gli edifici californiani di Salk Institute o a essere spettatori dell’Opernhaus di Oslo. E infine, a seguire, lo svolgimento di una giornata all’interno del Centre Pompidou di Parigi.
Di sperimentazioni e ricerca il festival ha fatto, in parte, la sua bandiera proponendo pellicole dei primi del Novecento, come Neues Wohnen. Haus Gropius di Richard Paulick del 1926 e Les Mystères du Château du Dé girato nel 1929 da Man Ray a Villa Noailles, a Hyères.
Ma il festival è anche veicolo d’inchiesta: il rapporto tra città e architettura, urbanistica e tessuto sociale, inquinamento e ambiente. In rassegna, spaccati di vita organizzata negli edifici occupati: nel centro finanziario a Caracas, oggi Torre David raccontata dai registi Daniel Schwartz e Markus Kneer; nelle metropoli in trasformazione: Istanbul in Ekumenopolis di Ucu Olmayan Sehir; nelle zone più inquinate del pianeta, accompagnati da un inviato speciale: Jeremy Irons messaggero di una vita più consapevole, in Trashed, di Candida Brady.
Inoltre durante i quattro giorni saranno presentate opere di giovani filmmaker che hanno realizzato i loro primi cortometraggi per il festival.
Sarà raccontata la nascita del disegno industriale, delle grandi collaborazioni dei progettisti con le aziende illuminate, la trasformazione delle case e degli ambienti domestici, gli oggetti di nuova generazione e i complementi d’arredo. Da Il fiore di Novembre di Michele Bonechi, che racconta il mondo di Fabio Novembre, a Sette miliardi, su Andrea Branzi e A casa di Carla. Un interno italiano sul lavoro di Giulio Iacchetti, entrambi di Max Rommel; da Design is one. Lella e Massimo Vignelli di Kathy Brew e Roberto Guerra, alla ripresa amatoriale della conferenza tenuta da Achille Castiglioni all’International Design Conference of Aspen nel 1989 e per MDFF recuperata da Flos. Fino all’intervista a Ettore Sottsass, pubblicata nella collana Design Interviews del Museo Alessi, di Anna Pitscheider. In calendario il film documentario di Francesca Molteni e Davide Pizzigoni Dove vivono gli architetti. Otto racconti di altrettanti progettisti internazionali: Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind, Studio Mumbai Bijoy Jain.
La serata conclusiva di domenica 12 ottobre ospiterà Lorenzo Palmeri, designer e musicista, che presenterà il suo ultimo album erbamatta e un set live.
Per partecipare al programma completo sarà necessario registrarsi sul sito di MDFF milanodesignfilmfestival.com o direttamente al desk presente all’Anteo spazioCinema.
La tessera di accredito dell’evento è di 5€, valida per tutta la durata del festival.