Photo Credit: Anselme Servain
Ci sono serate che sanno di infinito. Si imprimono nella memoria con la delicatezza di un abbraccio, respirano bouganville, negli occhi hanno il tramonto e alle spalle un’alba di cui è bene non sapere ancora nulla. Sono notti in cui è la luna a farla da padrone. Imperturbabile, sorniona, eburnea: è lei che guida gli animi alla ricerca di un senso. Li tiene svegli, non li fa dormire, promette novità, con quel fare materno che nello sguardo ha sempre un moto d’amore. Intorno la baia è silenziosa, ma dentro al cuore c’è la rivoluzione. È in notti così che vale la pena andare senza una meta precisa, perdendosi e ritrovandosi in riva a un mare silenzioso, in cui onde cantilenanti preparano il terreno a una luna capace di rischiarare i nostri passi futuri.